Chiude il carcere. Allarme migranti

ALGHERO – “Finita ora visita ispettiva carcere Alghero – lo stanno velocemente chiudendo”. Così ieri il deputato di Unidos Mauro Pili che, ancora una volta, è uno dei pochi che si occupa veramente delle questioni della popolazione sarda e in questo caso algherese. “Basti un solo dato: nel 2013 c’erano 170 detenuti oggi quelli presenti erano 44, più 9 che stanno fuori per lavorare e 5 in semilibertà. Un piano chiaro quello del Dap che a dicembre ha smontato la tipografia laboratorio per mandarla a Potenza. Pronta per essere smontata anche la falegnameria, già compiuto apposito sopralluogo.

“Da dicembre non entra nessun nuovo detenuto. E continuano a uscirne. Nei prossimi due tre anni ne usciranno 18. Il risultato è eloquente: un carcere con 158 posti ne ospiterà 26. A questo si aggiunge che il Dap nel 2013 fece realizzare le docce in ogni stanza, peccato che contestualmente decideva di svuotare il carcere. La decisione di non mandare nessun detenuto si commenta da sola. Solo un cretino non capisce il piano di chiusura del carcere”.

“E da tutte le fonti interne è totalmente confermata la decisione di trasformarlo in un centro di accoglienza per migranti. Chiudere il carcere e trasformarlo in centro per migranti è pura follia. Un piano da bloccare in ogni modo”, chiude Pili. Un’ipotesi, quella di mettere i profughi nella struttura di via Vittorio Emanuele, scandalosa e assurda vista la posizione baricentrica del carcere e soprattutto la funzionalità che quello spazio potrebbe avere per Alghero come ad esempio diventare un vero centro museale, culturale e commerciale destinato a tradizioni, enogastronomia e arte. Altro che “gabbia” per gli immigrati che, com’è noto, non vogliono stare in Sardegna.

Nella foto Mauro Pili

S.I.