Agua e altri aperti: vietato mollare, ma urge scossa

ALGHERO – In un momento già di diffusa difficoltà, visti i problemi generali, la crisi latente, sempre presente, il taglio dei voli e il caos con la Continuità Territoriale, eccoci qui con l’ulteriore batosta del “Coronavirus” che però non ferma e non può fermare la vita sociale ed economica di un Paese. Questo anche se per alcuni, soprattutto nelle periferie, già ad “andamento lento”, tale periodo non può divenire un nuovo momento di pausa, riflessione con quasi un’immediata resa e alzata di mani davanti all’emergenza. Subito remi in barca e scusa pronta per il nuovo “colpevole” a cui attribuire la generale empasse.

Non è cosi. E alcuni esempi lo dimostrano bene in linea con quanto anche ripetono le Istituzioni come anche a livello locale ha ribadito il Sindaco Conoci ricordando la massima attenzione, ma la decisa volontà di andare avanti e non arrendersi a questo grave inatteso evento. Ed è così, ad esempio, che il locale Agua, come molti altri locali del Territorio, “per tutti i suoi eventi in calendario, per tutelare al massimo la salute dei propri clienti attuerà misure straordinarie di disinfezione del locale garantendo le riaperture. I clienti sono tenuti a rispettare i dieci comportamenti da seguire secondo il Decreto del Governo che troveranno esposto nel locale: buon divertimento responsabile”.

Insomma le attività, imprese, famiglie e cittadini, dunque, ancora una volta, non si arrendono e anzi, nonostante questa nuova pesante mazzata, non mollano e vanno avanti. Lo stesso, obbligatoriamente e anche con misure urgenti utili a superare i momento, devono fare le Istituzioni a partire, a livello locale, da importanti asset locali come l’Amministrazione Comunale e dunque Fondazione Alghero e il Parco di Porto Conte, così come la Provincia e Regione. E’ il momento di “giocarsi le carte” giuste per impedire un disastrosa e definitiva desertificazione sociale ed economica.

Nella foto l’Agua di Alghero