Aeroporto: protesta fuori tempo

CAGLIARI – “Bene la manifestazione organizzata ad Alghero per il 7 ottobre, ma occorreva pensarci prima. Ora si rischia di chiudere la porta della stalla quando i buoi sono già scappati. Nei primi 8 mesi dell’anno l’aeroporto di Alghero ha perso 230 mila passeggeri: 48 mila solo ad agosto. Nel frattempo in Puglia, che di recente ha chiuso accordi con Rynair, Bari fa un + 12% e Brindisi + 9,98%, con i collegamenti internazionali che sono cresciuti in modo straordinario. Chi pagherà questi danni?” Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna in Consiglio regionale, commenta la decisione del comitato sul trasporto aereo che ha deciso di organizzare un incontro ad Alghero per il 7 ottobre per discutere le azioni da mettere in campo per salvare lo scalo algherese dopo l’ennesimo esito negativo sul bando per la privatizzazione dell’aeroporto di Alghero.

“Occorreva mobilitarsi a Cagliari, così come abbiamo più volte chiesto in questi mesi, in modo da far capire ai Consiglieri regionali di centrosinistra espressi nel territorio del sassarese che la misura è ormai colma. Occorreva manifestare quantomeno sotto il Consiglio regionale il 1° di settembre, -attacca l’ex sindaco di Alghero- allorché il centrosinistra ha approvato una legge scalcagnata che prevede una fumosa ricapitalizzazione condizionata ad una privatizzazione che pare interessare solo a Deiana ma non a imprenditori del settore. Privatizzazione che ha segnato il record di 11 flop! Invece il 31 di agosto Pigliaru e Deiana, con la connivenza di alcuni rappresentanti istituzionali, hanno cosparso di cloroformio la protesta che andava delineandosi a Cagliari in via Roma, raccontando la frottola del bivio del 7 settembre: privatizzazione o fallimento. Nessuna privatizzazione e nessun fallimento, invece, dopo l’ennesima gara deserta, ma il dodicesimo rinvio. Ribadiamo l’istanza di annullare l’avviso pubblico per la cessione del pacchetto di maggioranza e di tornare immediatamente in aula – propone Tedde- per approvare una leggina che preveda la ricapitalizzazione senza passare attraverso la privatizzazione. Se già la giurisprudenza delle sezioni di controllo della Corte dei Conti ammetteva il soccorso finanziario e la ricapitalizzazione senza dover ricorrere alla privatizzazione in presenza di una piano di risanamento, oggi è espressamente previsto dall’articolo 14 del nuovo testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, i cui principi possono essere immediatamente recepiti nella medesima leggina di ricapitalizzazione”.

“Tali norme in primo luogo confermano che la ricapitalizzazione della Sogeaal è consentita senza la contestuale privatizzazione in presenza di un piano di risanamento “comunicato” alla Corte dei Conti, che preveda il raggiungimento dell’equilibrio finanziario in tre anni. Comunicato, e non approvato dalla Corte dei Conti come sostiene furbescamente Deiana. Un piano che a noi risulta essere già predisposto. Ma le nuove norme -sottolinea il consigliere regionale algherese- ribadiscono anche il principio normativo e giurisprudenziale secondo il quale l’individuazione del privato deve avvenire con procedura di evidenza pubblica e deve avere il contemporaneo oggetto della sottoscrizione o acquisto di alienazioni di partecipazioni sociali e l’affidamento del contratto di concessione aeroportuale”.

“Il bando deve anche prevedere criteri di aggiudicazione che garantiscano una concorrenza effettiva fra i privati offerenti in modo da individuare un “vantaggio economico complessivo per l’amministrazione pubblica. Tutti elementi che l’avviso della Sogeaal oggi non contiene. Ribadiamo con forza che noi non faremo mancare il nostro sostegno, -ha concluso Tedde- ma attendiamo che la Pigliaru e Deiana ammettano il fallimento delle politiche dei trasporti, già dichiarato solennemente dai cittadini sardi, e riqualifichino le loro posizioni incomprensibili che stanno gettando nello sconforto una parte importante della nostra isola.”

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.