“5 Stelle e Sinistra, sanità nel caos: è lotta per poltrone e posti al sole”

CAGLIARI– “Le durissime parole dell’Assessore regionale della Sanità, sfiduciato ormai anche dalla presidente Todde, certificano quello che da un anno denunciamo costantemente: questa maggioranza pensa solo alle poltrone. La lotta, fatta di veti incrociati e senza esclusione di colpi, adesso riguarda quelle particolarmente ambite dei futuri direttori generali delle Asl, obiettivo vero della riformina sanitaria partorita l’anno scorso e che è costata ai sardi ben quattro mesi di esercizio provvisorio e una palude politico-amministrativa in cui è precipitato il Servizio sanitario regionale”. Così Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato alcune dichiarazioni di Armando Bartolazzi che si avvia a concludere la sua esperienza come assessore nella Giunta Todde.

“Speriamo che le dimissioni annunciate mettano la parola fine a questa dolorosa, per i pazienti isolani, e grottesca sceneggiata recitata dagli attori del Campo largo – ha aggiunto Meloni – Era prevedibile che un assessore, privo di qualsiasi conoscenza della complessa realtà dell’Isola, non sarebbe riuscito a risolvere neanche uno dei tanti problemi del sistema sanitario sardo. Soprattutto, alla luce della volontà, emersa subito da parte dei partiti della coalizione di centrosinistra, di mettere al primo posto della loro azione politica la cacciata dei manager della sanità nominati dalla precedente Giunta, senza alcuno straccio di idea vera e concreta di governo e programmazione sanitaria”.

“Dal medico romano molte battute infelici e poche idee che si sono infrante contro la dura realtà dell’appetito famelico della maggioranza che sostiene la presidente Todde. In quasi due anni di governo regionale non solo non si è risolta alcuna delle emergenze della sanità isolana (liste d’attesa infinite, ospedali al collasso, medicina territoriale in disarmo, perenne carenza di medici e infermieri, personale male organizzato e con stipendi inadeguati, mobilità passiva), ma, addirittura, le cose sono precitate terribilmente. La sfiducia e la rassegnazione dei pazienti isolani nei confronti del Servizio sanitario regionale non sono mai state così evidenti e allarmanti. Lo stesso discorso vale per gli operatori, medici o lavoratori del comparto, sempre più in fuga verso il settore privato”, ha concluso l’esponente di FdI.