ALGHERO – C’è poco da fare, e da sperare, le mutazioni climatiche stanno sempre più incidendo sulla vita delle persone e ancora di più su attività e imprese. Inutile, come puerilmente ancora avviene, fare la “danza della pioggia”, bisogna fare i conti con una gravissima problematica che andrebbe posta tra i primi punti delle agende pubbliche e private.
Sanità, trasporti, lavoro, infrastrutture e sempre di più anche emergenza idrica. Nelle ultime ore è rimasto a secco tutto il Nord Ovest Sardegna: Alghero, Ittiri, Uri, Ossi, Tissi, Muros, Osilo, Sennori, Usini, Sorso, Olmedo. Ovviamente in alcune zone di questi centri, ma, ovviamente, a pagare maggiormente tali criticità sono le fasce più deboli della popolazione, anche ad Alghero, e soprattutto le aziende agricole.
Una vera e propria emergenza che deve provare a trovare soluzioni a breve, medio e lungo termine con una programmazione utile ad arginare i devastanti effetti della crescente siccità. E ciò anche in considerazione del fatto (che merita una ritrovata attenzione) della moltitudine di residenze dell’agro e campagne del territorio comunale di Alghero. Questione che, al netto di altri temi apparentemente più social e sfavillanti, devo ritornare ad essere affrontata con urgenza.