“Record di rinunce alle cure, sanità allo sbando in Sardegna”

ALGHERO – “Alessandra Todde (presidente grillina della Regione Sardegna) non ne parla. Fa dichiarazioni su tutto (da Gaza fino alle elezioni regionali in Puglia e Toscana) ma su questo non dice niente.

Nell’ultimo anno la percentuale di sardi che ha rinunciato alle cure è passata dal 13,7% al 17,2%. Un dato che è circa il doppio della media nazionale.

Lo ha reso noto, ieri, la trasmissione di Rai 3 “Presa Diretta” che, raccontando le eccellenze della sanità nazionale, ha invece parlato della sanità sarda come esempio di inefficienza.

Dopo quasi due anni di governo, Todde e la sua coalizione non possono più prendersela con chi c’era prima. La strategia di comunicazione del Movimento 5 Stelle, però, funziona solo se c’è un nemico da incolpare. Così i responsabili delle lunghe liste d’attesa diventano i sardi. Penalità per chi non si presenta alle visite, ha annunciato la presidente della Regione. Come se la colpa fosse di chi decide di non aspettare mesi per farsi curare.

Dopo quasi due anni di governo Todde, il provvedimento legislativo più importante approvato dal consiglio regionale è una leggina (impugnata di fronte alla Corte costituzionale per vizi di legittimità costituzionale) che è servita a sostituire i vecchi manager con nuovi commissari. Dopo la nomina della giunta, si è scoperto che due di loro non avrebbero oggi i requisiti per guidare le aziende sanitarie di cui sono commissari.

Ecco com’è la sanità oggi in Sardegna. Le promesse e le facili soluzioni proposte in campagna elettorale sono sparite. I sopralluoghi negli ospedali, gli interventi e i video di Desiré Manca hanno lasciato spazio ai balletti. La Todde se la prende con i “disfattisti” ma in questi mesi non è stato fatto quasi nulla e, secondo il rapporto pubblicato dalla Fondazione di Sardegna, quasi il 70%dei sardi considera peggiorato nell’ultimo anno il servizio sanitario regionale”.

Pierluigi Saiu, ex assessore regionale