Alghero, emergenza casa: “La Todde sblocchi i fondi per le aree 167”

ALGHERO – “”Appello alla Presidente Todde: istituire subito finanziamenti a fondo perduto per le cooperative edilizie, per affrontare con urgenza il problema della casa ad Alghero ed in Sardegna, per far utilizzare le aree disponibili alla legge 167”, così il consigliere comunale di Noi Riformiamo Alghero Alberto Bamonti che ritorna su uno dei più gravi problemi di Alghero e del suo territorio. Sono anni che non si costruiscono più casa a prezzi agevolati e, nonostante il recente avvio dell’iter per nuovi 20, più altri 20, appartamenti, stiamo parlando di “svuotare l’oceano con un secchiello” a fronte delle oltre 400 richieste di famiglie e due o singole persone (visto che orami i nuclei ad Alghero raramente hanno figli) che ne hanno urgente necessità.

“Inutile rimarcare che l’acquisto di una casa si è trasformato in una vera e propria sfida per molte famiglie e giovani. I costi delle abitazioni sono aumentati in modo esponenziale e proibitivo, rendendo l’accesso alla proprietà un obiettivo sempre più difficile da raggiungere. La crisi economica, la stagnazione del mercato del lavoro e l’aumento dei prezzi delle aree edificabili (soprattutto dovute alla mancanza del Puc), hanno contribuito a creare un divario importante tra domanda e offerta, lasciando molte persone senza la possibilità di realizzare il sogno di una casa propria. Per questo, la Regione Sardegna ha l’occasione di istituire in legge di bilancio, finanziamenti a fondo perduto destinate alle cooperative edilizie”.

“Solo attraverso anche questo strumento si potrà rilanciare veramente l’utilizzo della legge 167, nata proprio per favorire l’acquisizione da parte del Comune, di aree fabbricabili destinate all’edilizia economica e popolare. Questa legge prevede che i terreni possano essere ceduti dal Comune in diritto di superficie o in diritto di proprietà, per la costruzione di abitazioni complete di servizi urbani e sociali, a prezzi contenuti. L’obiettivo è garantire un diritto fondamentale come quello alla casa, soprattutto ai ceti meno abbienti, che oggi si trovano spesso esclusi dal mercato immobiliare, senza peraltro poter trovare una casa in affitto. Implementare questa misura significherebbe non solo facilitare l’accesso alla casa per molte famiglie, ma anche creare nuove opportunità di lavoro e stimolare l’indotto economico locale. La costruzione di nuove abitazioni da parte delle cooperative edilizie rappresenta una risposta concreta alla crisi abitativa, contribuendo a ridurre le liste di attesa e a promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. È il momento di agire con decisione, adottando politiche che mettano al centro il diritto alla casa come elemento fondamentale di dignità e benessere sociale. Solo così potremo affrontare efficacemente le difficoltà di oggi e costruire un futuro più equo e solidale”.