Alghero: 1655 occupati in meno in 2 mesi, è allarme

ALGHERO – “Subito un piano straordinario per il lavoro con risorse regionali, statali ed europee. Non perdiamo ulteriore tempo. Un patto tra Regione. Imprese, Enti Locali che assicuri l’occupazione subito in cantieri lavoro con occupazione per almeno un anno e opere pubbliche che garantiscano lavoro”. Cosi il consigliere comunale di Centrosinistra Mari Bruno riguardo la profonda crisi occupazionale in Sardegna e in particolare ad Alghero.

“Lo avevo chiesto quindici giorni fa, all’esito dei primi dati del centro per l’impiego di Alghero. Lo ribadisco ora: 26.000 assunzioni in meno, in due mesi di Covid in Sardegna, 1.655 in meno solo ad Alghero, tra le più colpite, 68 persone su 100 che un anno fa avevano iniziato a lavorare non sono state confermate quest’anno“.

“In termini assoluti, ci dice l’Aspal, il settore più colpito è di gran lunga quello degli alberghi e ristoranti, infatti la crisi sanitaria ha determinato la chiusura di questa tipologia di attività commerciali e completamente arrestato i flussi turistici. Segue Istruzione, a testimonianza del fatto che la crisi ha ridotto il numero di contratti per le supplenze. Poi, a distanza: Noleggio e servizi alle imprese e Costruzioni. Servizi domestici è l’unico settore in controtendenza (ovverosia in crescita). Questo potrebbe essere dovuto all’emersione del nero: molti lavoratori in nero potrebbero essere stati regolarizzati per consentir loro di spostarsi liberamente per recarsi al lavoro durante il lockdown. La Regione batta un colpo subito”.