Città medie? Psicodramma di Erriu

ALGHERO – “I continui cambiamenti in corsa del disegno di legge di riforma del sistema degli enti locali costituiscono tasselli di uno psicodramma politico le cui improvvisazioni sceniche sono i cinque diversi testi proposti da Pigliaru e Erriu”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

“Uno psicodramma condito dalle improvvide minacce di dimissioni di Pigliaru ed Erriu che ha lo scopo di convincere il nord Sardegna “riottoso” che l’unica città metropolitana dell’isola deve essere Cagliari. Dopo la proposta “creativa” delle Unioni dei comuni di area metropolitana, oggi assistiamo all’ennesima rappresentazione scenica della proposta del Presidente Pigliaru di una Rete delle cosiddette città medie. Ad essa si accompagna la permanenza nel disegno di legge di evidenti violazioni della legge Delrio e del referendum sardo del maggio del 2012 che ha soppresso le provincie. Una formula, quella della Rete delle città medie, della quale non si comprendono i contorni ed i contenuti ma che chiarisce che tutte le aree della Sardegna sono uguali, ma secondo le teorie “orwelliane” di Pigliaru e di Erriu Cagliari è più uguale”.

“Ma è anche una categoria che possiede criteri di qualificazione che vedono l’esclusione di centri importanti quali Nuoro, Oristano, Alghero, Porto Torres, Ozieri, Castelsardo e molti altri. Peraltro, secondo i criteri di qualificazione delle città medie anche Cagliari dovrebbe essere annoverata all’interno di questo paradigma. Credo che non si possa assolutamente deflettere dalla richiesta della istituzione delle due aree metropolitane del sud e del nord. Non è possibile rischiare un accentramento di risorse e strumenti per la crescita e lo sviluppo solo nel capo di sotto. Si indebolirebbe tutto il tessuto economico e sociale del resto della Sardegna. Auspichiamo che questa ennesima trovata scenica non faccia presa sulla politica sarda. Sarebbe veramente l’eclissi politica ed economica del nord Sardegna”.

Nella foto Marco Tedde

S.I.