Bus per Platamona, Consorzio Predda Niedda mette a disposizione parcheggi

SASSARI – Per venire incontro alle esigenze dei sassaresi e dei turisti/camperisti che desiderano usufruire del vasto litorale di Platamona senza dover cercare un parcheggio a pagamento, il Consorzio ZIR Predda Niedda mette a disposizione gratuitamente per tutti le aree di sosta e parcheggio disponibili per auto e camper; da qui è possibile prendere i bus ATP della linea MP diretti per Platamona. È anche possibile dalla stessa postazione risalire verso la città per arrivare al capolinea di via Tavolara e cambiare con la linea BB per andare dall’altra parte del litorale”, cosi dal Consorzio Zir Predda Niedda.

“Con lo stesso biglietto giornaliero si può far rientro in centro Città per l’aperitivo, la pizza o lo Shopping serale. “L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla fattiva collaborazione tra il Consorzio ZIR Predda Niedda, l’ATP di Sassari, la cooperativa D&S Giardini (una cooperativa giovanile con sede a Predda Niedda) che sta curando la pulizia del verde, delle rotatorie e delle aree di sosta ZIR, (in stato di totale abbandono da troppo tempo) grazie all’aggiudicazione di un appalto e all’Associazione Camperisti Turritani”.

“In ascolto del buio”, escursione notturna a Baratz

SASSARI – Dopo il grande successo dello scorso anno, che ha portato il Comune di Sassari a organizzare repliche nel corso dell’estate, ritorna anche per la bella stagione 2025 l’appuntamento naturalistico “In ascolto del buio”. L’escursione, organizzata dall’Amministrazione in collaborazione con il Ceas Lago Baratz, è in programma per sabato 21 giugno dalle 18 alle 22:30. Potranno partecipare massimo 25 partecipanti. È necessario prenotare allo 079533097 (dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:30) oppure alla mail ceas.baratz@comune.sassari.it .

Il tour prevede un percorso di circa 6 chilometri (andata e ritorno), di bassa difficoltà (livello T= “percorso turistico”) lungo un sentiero ben tracciato e piste forestali con dislivello modesto, che porterà dal Ceas Lago Baratz fino alle due torri costiere della spiaggia di Porto Ferro: Torre Bianca e Torre Negra. Inizialmente si passeggerà fra gli arbusti della macchia mediterranea e nella pineta, dove sarà possibile osservare specie floristiche caratteristiche dell’ambiente mediterraneo e, con un po’ di fortuna, sarà possibile vedere alcuni animali che abitano questi luoghi e le tracce da loro lasciate. Nel tratto del percorso che costeggia il lago è prevista una sosta in un punto panoramico dove sarà possibile osservare l’avifauna del lago, fare birdwatching e conoscere la storia del lago di Baratz, unico lago naturale della Sardegna.

Una volta raggiunta la Torre Bianca ci sarà un’altra breve sosta, per consumare la cena al sacco, durante la quale sarà possibile godersi il tramonto nel silenzio che circonda questo luogo. Sulla via del ritorno, con la sola luce delle torce, si ascolteranno i rumori della pineta e i versi caratteristici di anfibi e rapaci, principali abitanti notturni del luogo.

Il punto di ritrovo sarà il centro di Educazione ambientale e alla Sostenibilità (Ceas) Lago Baratz alle 18, partenza alle 18:20, mentre il rientro è previsto per le 22:30.

Per il corretto svolgimento delle attività è richiesto un buon allenamento alla camminata anche per qualche ora, l’utilizzo almeno di scarpe da ginnastica e la dotazione di torce frontali. Si consiglia l’utilizzo di scarpe da trekking, zaino, abbigliamento comodo, un minimo di due litri d’acqua a persona, cena al sacco e per chi lo avesse binocolo.

Chi desidera portare in escursione i propri amici a quattro zampe potrà farlo solo conducendoli al guinzaglio per evitare il disturbo alla fauna selvatica. Inoltre, si richiede che l’animale sia socievole con gli altri cani (maschi e femmine) e che abbia le capacità fisiche per concludere il percorso di 6 chilometri.

Incontro tra Mascia e Psd’Az: confronto costruttivo

SASSARI – Si è svolta ieri sera, una partecipatissima riunione della sezione sassarese Futuro e Indipendenza del Partito Sardo d’Azione, in Via Roma, 77 , alla presenza del Sindaco di Sassari, con il quale si è aperto un confronto franco e costruttivo sulle principali problematiche che interessano la città.

A fare gli onori di casa Il vice segretario Nazionale Vicario Giancarlo Acciaro affiancato da Lello Masia, segretario della sezione Psd’Az di Sassari. I quali, nei loro apprezzati interventi, hanno rimarcato con forza l’importanza del dialogo diretto e continuo tra il Partito Sardo d’Azione e l’Amministrazione comunale come Istituzione.

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi più urgenti per i cittadini sassaresi: i rapporti con la società Saba in merito alla gestione dei parcheggi, la TARI e la raccolta dei rifiuti solidi urbani, le criticità nel centro storico e nella zona industriale di Predda Niedda, fino alle prospettive future, legate all’istituzione della Città Metropolitana di Sassari. Sono intervenuti Tore Piana dirigente della sezione Psd’Az , rimarcando il problema dei parcheggi in città, la situazione di Predda Niedda e del futuro della città, interventi di Gavino Gaspa della sezione di Porto Torres sul tema della città metropolitana e il coinvolgimento di Porto Torres, Carla Puligheddu che ha posto l attenzione di una maggiore attenzione alle fasce deboli di cittadini Sassaresi.

Molto apprezzato il collegamento telefonico in viva voce con il Segretario Nazionale Christian Solinas, che ha voluto salutare personalmente il Sindaco e tutti i presenti, esprimendo il proprio sostegno e l’attenzione della segreteria nazionale per il lavoro svolto a livello territoriale.

Punto centrale della serata è stata la consegna ufficiale al Sindaco del documento approvato dalla sezione del Psd’Az, contenente 11 proposte concrete elaborate dal partito su temi strategici per il futuro della città. Un segnale chiaro della volontà del Partito Sardo d’Azione di contribuire attivamente alla costruzione di soluzioni condivise, nell’interesse della comunità sassarese, ha affermato Giancarlo Acciaro, dove il partito ha avviato una fase di rilancio e rinnovamento concreto. Lello Masia nel suo intervento ha evidenziato come a Sassari il Psd’Az ,pur non essendo rappresentato in consiglio comunale , porterà all’attenzione problematiche e soluzioni ed ha ringraziato il Sindaco Mascia m, per la disponibilità di ascolto e collaborazione , a dimostrazione la sua presenza stasera , qui nella nostra sezione .

La serata si è conclusa con un momento di grande valore simbolico: la consegna delle targhe di riconoscimento a cinque iscritti storici della sezione per oltre 20 anni di militanza e fedeltà al partito. I riconoscimenti sono andati a:

Roberto Erre, Giancarlo Acciaro, Carla Puligheddu, Efisio Planetta e Giuseppe Uleri.

Una serata intensa, all’insegna della buona politica, dell’identità sardista e del confronto leale e costruttivo con le istituzioni locali. Il Psd’Az si conferma forza politica radicata, propositiva e presente nei territori, pronta a dare il proprio contributo per il bene di Sassari e della Sardegna

Regione, approvato il “Salva Casa”

CAGLIARI – Il Consiglio regionale ha approvato il Disegno di legge n. 83/A, passaggio necessario per un recepimento ragionato del decreto-legge nazionale denominato “Salva Casa”. Un importante passo verso il riordino della normativa regionale in materia edilizia, sviluppato nel pieno rispetto dell’autonomia legislativa della Sardegna e delle peculiarità dell’isola.

“Secondo l’Eurostat – dichiara l’assessore dell’Urbanistica Francesco Spanedda – oltre il 60% del patrimonio immobiliare della Sardegna è stato costruito prima del 1980, un periodo in cui le tecniche costruttive e gli strumenti adoperati non sempre consentivano una costruzione perfettamente aderente ai progetti presentati. Queste piccole difformità hanno, nel tempo, congelato parte del mercato edilizio. Oggi dotiamo i cittadini sardi di uno strumento normativo adeguato a ottenere la conformità dei loro immobili in presenza di difformità non sostanziali, dando quindi la possibilità di disporre pienamente del proprio patrimonio”.

Elementi centrali del testo regionale riguardano un riallineamento generale della normativa regionale in materia di edilizia, con particolare riferimento alla Legge Regionale n. 23/1985 (Testo unico edilizia della Regione Sardegna).

“Stiamo recependo le modifiche relative allo stato legittimo degli immobili, così come quelle relative alle tolleranze costruttive, alle difformità di vario tipo e alle eventuali modalità di regolarizzazione. Non recepiamo le parti relative ai cambi di destinazione d’uso, perché la normativa adottata dalla Regione Sardegna è più avanzata di quella nazionale. Non è necessario recepire l’intero testo della legge nazionale. Del resto – chiarisce l’assessore – lo stesso “Salva Casa” permette di introdurre miglioramenti da parte delle Regioni”.

Il percorso di approvazione del ddl è stato caratterizzato da una collaborazione costruttiva tra maggioranza e opposizione e da un confronto responsabile in aula consiliare. “Questo metodo collaborativo rafforza la qualità dell’azione legislativa in favore dei cittadini”, aggiunge.

Obiettivo prioritario: semplificazione normativa, chiarezza di interpretazione e certezza per cittadini, imprese e Comuni, in un quadro che valorizza le specificità territoriali della Sardegna.

“Un’operazione che guarda al futuro: stiamo procedendo con altre azioni di riordino normativo per accompagnare le nostre comunità verso un rapporto con l’ambiente costruito in un’ottica di qualità, dignità e sostenibilità”, conclude l’assessore Spanedda.

Cagliari, Zedda incontra le “famiglie arcobaleno”

CAGLIARI – Un momento di confronto e un’occasione per celebrare insieme “una mezza rivoluzione”, la sentenza 68 della Corte Costituzionale depositata il 22 maggio 2025 che ha riconosciuto il diritto alla genitorialità anche per la madre intenzionale. Si è svolto in un clima costruttivo e con qualche commozione l’incontro a Palazzo civico, in sala consiliare, tra il sindaco Massimo Zedda, la vicesindaca Cristina Mancini, esponenti della Giunta e del Consiglio comunale di Cagliari, i rappresentanti dei Comuni della Città metropolitana e le associazioni Lgbtqia+. L’associazione Famiglie Arcobaleno, promotrice dell’iniziativa, è stata affiancata dalle referenti e dai referenti della Rete Lenford, di Agedo Cagliari, Arc, Unica LGBT, Baa Bà APS e Asqu.

A rappresentare le amministrazioni dei Comuni della Città metropolitana Jessica Mostallino (assessora alle Politiche culturali e di genere, Lgbtq+ di Assemini), Paola Cucca (assessora ai Servizi sociali, benessere sociale e pari opportunità di Elmas), Pietro Pisu (sindaco di Quartucciu), Cinzia Carta (assessora alla Pubblica istruzione, politiche di genere e Lgbt di Quartu Sant’Elena), Gabriella Mameli (vicesindaca di Selargius), Gian Luigi Puddu (sindaco di Settimo San Pietro), Barbara Pusceddu (sindaca di Sinnai), Eleonora Meloni (assessora alle Politiche sociali di Uta), Gabriela Contini (consigliera del Comune di Villa San Pietro).

Massimo Zedda ha aperto i lavori, dichiarando che “la Corte Costituzionale ha colmato il vuoto della politica nel riconoscere i diritti a chi non li ha. Il Comune di Cagliari ha dato immediata applicazione alla sentenza, consentendo in questo caso a una bambina di avere due mamme finalmente riconosciute come tali. Proprio dalle amministrazioni locali è partita una primavera dei diritti: è stato fatto, negli anni, un grande lavoro, dal registro delle coppie di fatto nei Comuni che hanno costretto il Parlamento a dare una risposta, seppure ancora deficitaria. Bisogna continuare su questa strada e la Città metropolitana si offre a supporto nell’applicazione pratica nei registri civili”.

Per Silvia De Simone, referente esterna di Famiglie Arcobaleno Sardegna, “la sentenza della Corte ha reso possibile quello che abbiamo desiderato per un tempo molto lungo. Dopo 15 anni di attivismo, questa vittoria è una mezza rivoluzione perché le donne che hanno avuto bambini tramite la Procreazione medicalmente assistita (PMA) sono state di fatto riconosciute. Per gli uomini è diverso, nei loro confronti questo riconoscimento è invece ancora un reato. La buona notizia è che adesso abbiamo la legittimazione per fare questi riconoscimenti e ci batteremo per tutti. Cosa possiamo fare? Riconoscere i bambini che stanno per nascere e nasceranno, ma la legge è anche retroattiva quindi riconoscerli tutti”. Gli uffici competenti possono infatti procedere anche alla correzione degli atti di nascita già emessi negli anni passati, in conformità con la nuova normativa.

Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu, ha tenuto a rimarcare “quella che è stata la gioia più grande: riconoscere un diritto inviolabile dell’essere umano quale l’amore”. Per Barbara Pusceddu, sindaca di Sinnai, “la Città metropolitana farà rete anche da questo punto di vista. Faremo di tutto per mettere le amministrazioni nelle condizioni di applicare questi diritti e queste tutele”. Da Filippo Viola (Rete Lenford) è arrivato l’invito a fare formazione negli enti locali, anche sul tema della gestazione per altri e nei procedimenti di rettifica del genere negli uffici comunali. Francesca Loi, referente interna di Famiglie Arcobaleno, ha concluso dicendo che “la sentenza è importante anche per le nonne e per i nonni. E di questo villaggio dei diritti fate parte anche voi amministrazioni”.

https://www.youtube.com/watch?v=x8fpDJipByM

Cagliari, al via grande campagna di comunicazione sulla Differenziata

CAGLIARI – Domani, mercoledì 11 giugno 2025, alle ore 10, si terrà una conferenza stampa nella Sala del Consiglio comunale di Cagliari, al secondo piano di Palazzo Bacaredda, in via Roma n. 145.

L’incontro con i giornalisti ha l’obiettivo di presentare ufficialmente la nuova Campagna di comunicazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti, un’iniziativa strategica per promuovere comportamenti sostenibili e sensibilizzare la cittadinanza al rispetto dell’ambiente.

Interverranno: il sindaco Massimo Zedda, l’assessora all’Ecologia urbana, ambiente e verde pubblico, Luisa Giua Marassi, il dirigente del Servizio Igiene urbana, Paolo Pan

Regione, 30milioni per il Reis

CAGLIARI – “Quest’anno, con uno sforzo straordinario da parte dell’esecutivo, il capitolo del REIS sarà interamente destinato al sostegno contro la povertà e l’esclusione sociale, per un importo pari a 30 milioni di euro. La componente progettuale, che vincola l’erogazione del sussidio allo svolgimento di un progetto personalizzato di inclusione attiva, sarà invece finanziata dai residui di precedenti economie individuate in bilancio”.

L’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, illustra tutte le novità della delibera che modifica le linee guida triennali sull’attuazione del Reddito di inclusione sociale, la misura che promuove azioni integrate di lotta alla povertà e di contrasto all’esclusione garantendo l’accesso ai beni essenziali e la partecipazione dignitosa alla vita sociale.

“Il Reis, introdotto in Sardegna nel 2016 con la legge nota come “Aggiudu Torrau”, è uno strumento estremamente avanzato di politica sociale della nostra regione e rappresenta a tutt’oggi un unicum a livello nazionale. Per questo abbiamo deciso di investire con decisione in questa misura rafforzando la componente reddituale a vantaggio delle famiglie, anche mononucleari, in condizione di disagio e soprattutto rendendo stabile l’incremento di risorse per il prossimo triennio: lo stanziamento di 30 milioni a sostegno del reddito sarà confermato anche nel 2026 e nel 2027, rendendo sostanzialmente strutturale l’aumento della misura che vale 14 milioni in più per anno rispetto alle previsioni originarie della giunta Solinas. In più” -prosegue Bartolazzi- “dal capitolo dei cosiddetti residui, dove confluiscono risorse REIS maturate a decorrere dal 2020 e restituite dai comuni e dai Plus, verrà recuperato un ulteriore importo di circa 7 milioni di euro, di cui 4 milioni e 500 mila saranno messi a disposizione per la parte progettuale”, spiega ancora l’assessore.

“Quindi, solo per il 2025, stiamo destinando ben 21 milioni di euro in aggiunta -14 più 7- a favore del REIS, rispetto alla previsione per l’analogo periodo fatta dalla Giunta precedente”.

Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, Bellu nuovo direttore generale

OZIERI – Importante passaggio di consegne il 30 maggio scorso al Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna. Il Consiglio dei delegati riunitosi su convocazione del Presidente Toni Stangoni oltre a votare sui punti all’ordine del giorno su questioni finanziarie dell’ente, ha preso atto della nomina del nuovo direttore generale Giuseppe Bellu, che prende le redini di Giosuè Brundu, in forza al Consorzio di Bonifica della Gallura dove ora torna a tempo pieno. Giuseppe Bellu, ingegnere e già direttore tecnico del Consorzio si è presentato nel suo nuovo ruolo al Consiglio dei delegati e al gruppo dei dipendenti presenti al passaggio di consegne.

“L’impegno – ha spiegato il neo direttore generale – è a lavorare al meglio con l’aiuto di tutti gli uffici e del gruppo che si muove quotidianamente sul territorio. Sull’esempio di quanto portato avanti in maniera egregia dal direttore Brundu, auspico di poter continuare su quella strada e di perseguire gli obiettivi che si era imposto all’avvio del suo incarico in questo Consorzio”.

Il consiglio dei delegati, durante l’incontro nella grande sala riunioni del Consorzio a Chilivani, ha anche votato una variazione al bilancio di previsione, e in materia di anticipazioni di tesoreria dell’ente. “La gestione idrica è delicata e si regge in un equilibrio labile – ha spiegato Toni Stangoni -. Dobbiamo essere tutti consapevoli di questo e dobbiamo avere il supporto dei sindaci. Ho inviato nei giorni scorsi una lettere alla presidente dell’Anci Sardegna per chiedere un incontro e un momento di confronto con i primi cittadini del nostro consorzio sulle difficoltà che affrontiamo e sulla necessità di vederci assegnate maggiori risorse finanziarie. Cosi come dobbiamo continuare ad avere un rapporto stretto con gli assessorati regionali di competenza e sfruttare tutti gli strumenti che offre la regione, come la Sfirs, che con una buona progettazione può offrire ottime opportunità di crescita. Abbiamo chiesto alla Regione un’anticipazione di tesoreria e proprio per questo abbiamo iniziato con l’emissione del ruolo. Altro passo importantissimo è quello di costituire un ufficio di presidenza con un rappresentante per ogni associazione di categoria presente all’interno del consiglio dei delegati, e di far funzionare le commissioni istituite nel 2020 (una per le utenze consortili, per la responsabilizzazione ai pagamenti e per il contrasto all’abusivismo e una per le opere pubbliche), con l’apertura a costituirne altre a seconda dei bisogni. C’è necessità di fare sintesi e proposte dal territorio e le commissioni servono per questo”. Le proposte del presidente, accolte positivamente dal consiglio dei delegati, hanno riguardato anche il miglioramento della comunicazione sul territorio. Al direttore uscente Giosuè Brundu il compito di presentare il quadro degli investimenti in corso, con quasi venticinque milioni di euro impegnati a favore del risolvimento del risolvimento delle problematiche che interessano i tre territori amministrati.

Nelle foto:
– il presidente Toni Stangoni che consegna una targa ricordo al direttore uscente Giosuè Brundu.
– Il neo direttore generale Giuseppe Bellu

Cagliari, alleanza tra Cisl e Caritas per sostenere le fasce più deboli

CAGLIARI – La Cisl di Cagliari e la Caritas diocesana del capoluogo stringono un’alleanza a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. È stato, infatti, firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa che vede coinvolto il sindacato, la Federazione dei pensionati e l’Inas Cisl con il suo Caf, e la Caritas diocesana di Cagliari, in base al quale verranno forniti supporto e assistenza alle persone segnalate dall’ente ecclesiastico.

“Siamo partiti dalla premessa – spiegano il segretario generale della Ust di Cagliari, Giuseppe Atzori, e il direttore della Caritas don Marco Lai – che la povertà, nel territorio dell’area metropolitana di Cagliari, è da considerare purtroppo come un fenomeno strutturale, che riguarda le fasce più deboli della popolazione. Le persone che vivono in stato di povertà non sempre accedono ai servizi e alle prestazioni sociali di cui avrebbero diritto, per molteplici cause: la mancanza di informazioni adeguate, le barriere tecnologiche e linguistiche, lo stigma e situazioni di emarginazione sociale, l’assenza di un adeguato accompagnamento. Chi vive in precarietà economica – spiegano ancora i firmatari del protocollo – non sempre sono consapevoli dei requisiti necessari per accedere a sussidi statali e spesso rischiano la percezione indebita e sanzioni ne aggravano la condizione. Sotto questo aspetto, la Cisl di Cagliari e la Fnp, che hanno sempre posto al centro del loro agire nel territorio l’attenzione verso le fasce più deboli, si è resa disponibile a svolgere una concreta azione di supporto grazie alla sua rete di sedi, servizi e associazioni”. Sarà la Caritas, direttamente o attraverso i suoi Centri di ascolto, a segnalare le persone che necessitano di consulenza e aiuto nella compilazione delle pratiche. L’accordo avrà una durata di due anni.

Mare Sicuro in Sardegna, attivazione del sistema regionale

CAGLIARI – L’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente, con delega alla Protezione Civile, Rosanna Laconi, ha proceduto all’attivazione del Sistema integrato di salvamento a mare per la stagione balneare 2025 e alla definizione dei criteri per l’assegnazione dei contributi ai Comuni costieri della Sardegna.

Per garantire la sicurezza dei bagnanti e potenziare la capacità di prevenzione e di intervento lungo le coste, è stato approvato un piano triennale di finanziamento con una dotazione annua complessiva pari a 2 milioni e 406 mila euro, di cui 2 milioni provenienti da risorse regionali stanziate con la Legge di stabilità 2025 e 406.211 euro da fondi statali destinati alla Protezione Civile.

«Siamo intervenuti con una misura concreta e strutturata per la tutela della vita umana e la sicurezza delle nostre coste – ha dichiarato l’assessora Rosanna Laconi – contribuendo così a rafforzare l’immagine di una Sardegna accogliente e attrezzata, anche sul piano della protezione civile».

La misura prevede l’erogazione di contributi a favore di tutti i Comuni costieri, con una quota fissa di 6.600 euro per ciascun Comune e una quota variabile determinata in base alla lunghezza della costa balneabile. È previsto un minimo di 30 giornate di servizio attivo di salvamento, da garantire nel periodo 1° giugno – 30 settembre, anche non continuative.
Il piano si basa su un’accurata mappatura informatizzata delle postazioni di salvamento, eseguita nel 2024, e sull’attività programmatoria condivisa con i Comuni costieri e il tavolo tecnico interistituzionale.

«Abbiamo lavorato in sinergia con le amministrazioni locali per costruire un sistema di protezione integrato e operativo – ha aggiunto ancora l’assessora Laconi – che tiene conto delle peculiarità geografiche delle nostre coste e della crescente pressione turistica, anche attraverso percorsi formativi sul rischio balneare e l’impiego di strumenti digitali avanzati di monitoraggio».

La Direzione generale della Protezione Civile curerà la gestione dell’intero programma, inclusa l’erogazione anticipata del 70% del contributo spettante e le verifiche in loco sul corretto svolgimento del servizio. Il provvedimento rappresenta un modello di pianificazione pluriennale al servizio della sicurezza e del territorio, in coerenza con gli obiettivi del Piano regionale di protezione civile multirischio e con la strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

Intanto arrivano anche i dati aggiornati del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e dell’ARPAS, che confermano l’eccellenza ambientale del mare della Sardegna.

La nostra Regione si colloca al primo posto in Italia per estensione di costa balneabile classificata come «eccellente»: 1.391 chilometri su 1.412 monitorati, pari al 98,7%, superando Puglia e Calabria. Le analisi dell’ARPAS, effettuate nel 2024 con oltre 4.328 campionamenti e 8.656 analisi microbiologiche, hanno evidenziato che oltre il 98% dei campioni è conforme ai limiti di legge.

«Questo straordinario risultato – ha dichiarato l’assessora Laconi – dimostra il valore ambientale inestimabile del nostro mare e conferma l’impegno della Regione per la tutela e la valorizzazione sostenibile del patrimonio costiero. Se alla qualità delle acque balneabili si affianca un sistema di sicurezza ben organizzato e operativo, come quello appena approvato con la delibera sul salvamento a mare, possiamo davvero parlare di una Sardegna che sa coniugare bellezza e responsabilità. L’eccellenza delle nostre acque impone un impegno costante per una fruizione consapevole e sicura, all’altezza del patrimonio naturale che abbiamo il dovere di custodire».

l monitoraggio, che interessa 663 stazioni distribuite lungo il 65% delle coste accessibili, ha rilevato solo 0,08 chilometri di costa classificata come «scarsa» e 0,09 «sufficiente». Un ulteriore segnale dell’efficacia delle politiche ambientali regionali, anche in termini di prevenzione.