Sanità, l’assessore Desiree Manca: “Non dirottiamo fondi ai privati”

CAGLIARI – “L’obiettivo della misura deve essere chiaro: incidere concretamente sul piano sociale, garantendo alle persone economicamente più fragili la possibilità di curarsi. Per raggiungere questo risultato abbiamo deciso, in quanto strettamente necessario, di coinvolgere tutte le strutture sanitarie disponibili, per assicurare servizi accessibili, diffusi sul territorio e vicini ai cittadini. Basta strumentalizzazioni: non stiamo in alcun modo dirottando fondi verso il privato, ma mettendo l’intero sistema sanitario nelle condizioni di contribuire all’erogazione di servizi essenziali per chi oggi non può permetterseli.
Le affermazioni secondo cui le strutture sanitarie accreditate con la Regione sarebbero escluse dall’avviso sui “Buoni Servizi Sanitari” – prosegue l’assessora del Lavoro – sono semplicemente false. Le strutture sanitarie autorizzate, cui fa esplicito riferimento l’Avviso pubblicato da ASPAL, includono senza alcuna ambiguità, anche le strutture sanitarie accreditate con il Servizio sanitario regionale.
Nessuna patologia è esclusa. L’avviso sui “Buoni Servizi Sanitari” è un intervento serio e concreto, cofinanziato dal PR FSE+ 2021–2027 – Priorità Inclusione e lotta alla povertà, pensato per consentire a tante persone che oggi rinunciano alle prestazioni specialistiche di potervi finalmente accedere. Si tratta di una misura di welfare sanitario che, per sua natura, prevede requisiti di reddito e ha come obiettivo il contrasto alle disuguaglianze sociali e sanitarie. Sostenere il contrario significa inventare un problema che non esiste”.
“La stessa deliberazione della Giunta regionale n. 47/16 del 4 dicembre 2024 chiarisce in modo inequivocabile che “il buono dovrà essere utilizzato dal soggetto destinatario dell’intervento per accedere a prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale in ambito regionale presso strutture sanitarie pubbliche e private, accreditate e/o autorizzate all’esercizio”. I testi sono pubblici e parlano da soli. È grave che si continui a diffondere informazioni non veritiere su un intervento pubblico pensato a sostegno delle fasce della popolazione economicamente più fragili, dimostrando o una profonda ignoranza delle norme oppure la volontà deliberata di mistificare la realtà, senza alcuna considerazione per le ricadute sociali che attacchi politici privi di fondamento possono generare”.
Così l’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale di Alleanza Sardegna, Stefano Schirru.
“Siamo di fronte all’ennesima polemica costruita su affermazioni infondate, per certi versi persino gravi, che rischiano di creare un allarmismo ingiustificato. Questo modo di fare opposizione non contribuisce in alcun modo al miglioramento del sistema sanitario né alla tutela dei cittadini, ma risponde esclusivamente a logiche di propaganda politica”.
“Non serve inquinare il dibattito pubblico, creare confusione o alimentare tensioni tra chi già vive condizioni di difficoltà. È ora di smetterla di utilizzare le fragilità per il proprio tornaconto politico”.
Nel corso della mattinata la misura dei Buoni Servizi Sanitari è stata presentata durante un incontro tecnico rivolto ai medici e alle strutture sanitarie interessate. L’incontro si è svolto in un clima altamente propositivo, collaborativo e fiducioso, caratterizzato da un confronto costruttivo e da una piena disponibilità.
Medici e operatori hanno manifestato interesse ed entusiasmo rispetto all’avvio della misura, condividendo l’obiettivo di procedere con spirito di collaborazione per garantire un’attuazione efficace e tempestiva dell’intervento, a beneficio dei cittadini e delle fasce più fragili della popolazione”

“Emergenza Casa, spese pazze e nessuna soluzione: nuova incompiuta di Cacciotto”

ALGHERO – In campagna elettorale il campo largo ha sbandierato il tema della crisi abitativa. Dopo un anno e mezzo e dopo aver speso 44 mila euro per l’elaborazione di un report, l’Amministrazione Cacciotto non ha adottato nessun provvedimento concreto sul tema.

A dirlo non siamo solo noi, ma anche autorevoli esponenti della maggioranza, che ora criticano apertamente l’immobilismo dell’Amministrazione Cacciotto. Anche perché proprio questo era l’anno in cui intervenire, visto l’importante avanzo di 12 milioni di euro, che invece è stato dilapidato in spese inutili.

La scelta politica dell’Amministrazione è stata quella di provare a scaricare la responsabilità sul Governo, invocando un Piano Casa nazionale e rinviando ogni decisione. Nel frattempo Alghero resta senza PUC, con IMU al massimo e con una crisi abitativa aggravata da anni di scelte ideologiche contro nuovi investimenti in ambito alberghiero, che hanno costretto il settore extra-alberghiero a dover supplire alla carenza di posti letto, con le conseguenze che ora le giovani coppie e le famiglie provano sulla loro pelle. Senza contare il problema dell’assegnazione delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica: anche su questo, da tempo, attendiamo risposte, per capire quante unità sono disponibili e quante sono indebitamente occupate senza titolo.

Parlare di diritto all’abitare e poi non decidere è la solita ipocrisia della sinistra. Come Fratelli d’Italia chiediamo atti immediati”

Fratelli d’Italia Alghero

“Non c’è il numero, salta il Consiglio: Maggioranza Cacciotto in piena crisi”

ALGHERO – Questa mattina il Consiglio comunale di Alghero non ha potuto svolgersi per assenza del numero legale, certificando ancora una volta la profonda difficoltà politica della maggioranza che governa la città.

Alla seduta erano presenti esclusivamente i consiglieri di opposizione. Per la maggioranza, solo il consigliere Moro e il presidente del Consiglio Pirisi. Una presenza insufficiente che ha reso impossibile l’avvio dei lavori.

«È un fatto grave – denunciano i consiglieri comunali di centrodestra – che dimostra il totale venir meno del senso di responsabilità da parte di chi dovrebbe garantire il funzionamento delle istituzioni cittadine. Il Consiglio comunale non è un optional né uno spazio da frequentare a convenienza».

Secondo l’opposizione, l’assenza compatta della maggioranza non può essere liquidata come una semplice disattenzione. «Siamo di fronte all’ennesima conferma di contrasti interni sempre più profondi, che si stanno rivelando ormai inconciliabili e che paralizzano l’azione amministrativa, scaricandone le conseguenze sulla città».

«Mentre l’opposizione garantisce presenza e rispetto delle regole democratiche, la maggioranza dimostra di non riuscire nemmeno a essere presente in Aula – proseguono –. Alghero merita un’amministrazione capace di assumersi responsabilità e di affrontare i problemi, non una coalizione bloccata dalle proprie divisioni».

Il centrodestra annuncia che continuerà a svolgere il proprio ruolo con serietà e coerenza, «ma non può essere l’opposizione a supplire alle mancanze di chi governa. O la maggioranza ritrova compattezza e rispetto per le istituzioni, oppure si assuma fino in fondo la responsabilità politica di questa evidente crisi».

 

Di Nolfo annuncia l’ampliamento del Civile, plauso di Bamonti

ALGHERO – “Apprendiamo del progetto di ampliamento dell’Ospedale Civile di Alghero che prevede la realizzazione di una sopraelevazione destinata a ospitare una piastra tecnologica con un nuovo blocco operatorio di ultima generazione.
Un intervento che, qualora portato a compimento, sarebbe finalizzato al potenziamento strutturale dell’attività chirurgica e al miglioramento dell’efficienza complessiva dei servizi sanitari.
Dalle informazioni disponibili, l’iniziativa, sviluppata dall’équipe tecnica dell’ASL di Sassari, risulterebbe in una fase avanzata di definizione e già all’attenzione dell’Assessorato regionale alla Sanità. Se fosse davvero così, si tratta di un passaggio rilevante che richiede ora un percorso chiaro e trasparente sul piano delle risorse, dei tempi e delle modalità di realizzazione.
L’ampliamento dell’Ospedale Civile di Alghero rappresenta un investimento strategico per il rafforzamento della sanità pubblica nel nord-ovest della Sardegna, con ricadute positive sulla qualità delle cure, sulla sicurezza dei pazienti e sulle condizioni di lavoro del personale sanitario. Su un tema di tale importanza non deve  mancare un confronto istituzionale responsabile da parte di tuttta la classe politica e orientato esclusivamente all’interesse generale della comunità”.
Alberto Bamonti
Consigliere comunale – Gruppo Noi Riformiamo Alghero

“La Todde nega il nuovo ospedale per Alghero”

ALGHERO – «La Giunta Todde ha ormai imboccato con chiarezza una strada pericolosa: quella dell’affossamento definitivo della sanità algherese e del Nord Ovest della Sardegna». È un atto d’accusa durissimo quello dell’onorevole Michele Pais, che denuncia due decisioni gravissime e convergenti assunte dall’amministrazione regionale.
«Da un lato – spiega Pais – l’immotivata e improvvisata scelta di trasferire la gestione dell’ospedale Marino dall’AOU alla ASL di Sassari. Un passaggio deciso senza alcuna trasparenza, senza un progetto chiaro, senza garanzie per pazienti e personale, che oggi non sanno quale sarà il loro destino a cavallo tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. Un salto nel buio che mette a rischio servizi, professionalità e continuità assistenziale».
Ma non è tutto. «Dall’altro lato – prosegue – arriva oggi l’ammissione clamorosa dell’onorevole Di Nolfo, che di fatto svela i veri piani della Giunta Todde: niente più nuovo ospedale per Alghero. Non è più intenzione della Regione costruire una nuova struttura, ma solo ampliare quella esistente».
Una prospettiva che Pais giudica inaccettabile. «Stiamo parlando di un ospedale vecchio, strutturalmente e funzionalmente inidoneo a rispondere alle esigenze sanitarie dei prossimi trent’anni. Un ospedale sul quale si stanno spendendo milioni di euro per lavori di adeguamento strutturale e tecnologico programmati e finanziati dalla legislatura precedente, sui quali Di Nolfo non ha alcun merito, interventi pensati esclusivamente per rendere la struttura adeguata nelle more della costruzione del nuovo ospedale, già programmato e finanziato».
Un progetto, ricorda Pais, «che la Giunta Todde ha cancellato con un atto gravissimo: la delibera n. 10/75 del 23 aprile 2024, con cui è stata annullata la delibera n. 6/17 del 23 febbraio 2024 che prevedeva la realizzazione e il finanziamento dei nuovi ospedali di Alghero e Sassari».
«È cominciata l’era del “NO” – attacca Pais –: no al nuovo ospedale di Alghero, no al nuovo ospedale di Sassari, no alla visione, no alla programmazione. Solo improvvisazione e arretramento».
Pais chiama ora in causa anche il livello istituzionale locale. «Rivolgo un appello chiaro e diretto al sindaco di Alghero e alla maggioranza di sinistra che governa la città, oggi colposamente appiattita sui diktat delle segreterie politiche regionali anziché impegnata nella difesa del territorio. Sulla sanità non possono esistere obbedienze di partito».
«Occorre avere il coraggio di sganciarsi dalle appartenenze politiche – incalza – e di dire con chiarezza da che parte si sta: intendono difendere il diritto di Alghero ad avere un nuovo ospedale moderno e adeguato oppure si accontentano anche loro della soluzione rabberciata proposta da Di Nolfo e avallata dalla Giunta Todde?».
Da qui l’appello finale. «Serve una mobilitazione generale di tutti i cittadini del Nord Ovest, senza distinzioni di appartenenza politica, senza bandiere e senza colori. È il momento di rivendicare a gran voce una conquista attesa da decenni dal nostro territorio. Un nuovo ospedale non è una bandiera di partito, è un diritto. E su questo non faremo alcun passo indietro».

Di Nolfo (Uniti per la Todde): “Ampliamento del Civile”

ALGHERO – L’ospedale Civile di Alghero necessita da tempo di un ampliamento importante. La soluzione è un progetto che prevede la realizzazione della sopraelevazione alla sinistra dell’ingresso odierno con la realizzazione di una “piastra tecnologica”, un vero e proprio blocco operatorio di altissima tecnologia.

«È una scelta che guarda al futuro della comunità e rafforza il ruolo strategico dell’ospedale della Riviera del Corallo come presidio pubblico fondamentale per tutto il nord-ovest dell’Isola» dichiara il consigliere regionale Valdo Di Nolfo del Gruppo consiliare civico “Uniti”, commentando la volontà dell’ampliamento e il potenziamento dell’Ospedale Civile di Alghero e confermando di aver già discusso nell’Assessorato regionale di competenza l’ipotesi progettuale che rappresenta un passaggio fondamentale per la sanità algherese e per l’intero territorio.

«Da tempo sostengo che la sanità algherese abbia bisogno di investimenti strutturali, che guardino al futuro con certezza -commenta l’onorevole Di Nolfo-. Un progetto così ambizioso richiede necessariamente un importante investimento e per questo, come unico consigliere regionale algherese, ho chiesto alla Presidente Alessandra Todde di sostenere la necessità del rafforzamento dell’ospedale di Alghero, come investimento stabile sulla salute delle persone e sulla qualità dei servizi».

Si tratta di un progetto in fase molto avanzata realizzato dall’equipe tecnica dell’ASL di Sassari, la cui formalizzazione è in corso. Il plico è già sul tavolo dell’Assessorato Regionale alla Sanità. Anche perché, dal punto di vista delle risorse, questo è il momento propizio: i fondi potrebbero arrivare dalla vertenza entrate, recentemente ottenute dalla Regione Sardegna, o da altri canali finanziari. «Il mio ringraziamento va al geom. Luciano Sechi per la professionalità e la dedizione con cui segue il progetto voluto dall’ASL a guida dell’Ing. Paolo Tauro, mentre sulle risorse – racconta Di Nolfo – proprio ad Alghero, negli spazi di Porto Conte Ricerche, già due mesi fa, ho avuto il primo confronto costruttivo con l’Assessore al bilancio e vicepresidente della Giunta Giuseppe Meloni»

Di Nolfo auspica di trovare il sostegno politico generalizzato: «Spero che la mia richiesta diventi una posizione condivisa da tutta la classe politica algherese e sarda. La sanità pubblica deve essere un terreno di unità e di visione condivisa, perché riguarda tutti, senza distinzioni. Su questo tema non devono esistere divisioni, primogeniture e posizioni campanilistiche: questo intervento sosterrà la sanità ospedaliera di tutto il nord-ovest dell’Isola».

Secondo Di Nolfo, l’ampliamento dell’Ospedale Civile non è solo un intervento edilizio, ma una scelta politica che incide direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini: «Offrire un ospedale più moderno, più funzionale e adeguato ai bisogni attuali significa garantire cure migliori, condizioni di lavoro più dignitose per il personale sanitario e maggiore sicurezza per pazienti e famiglie. È un investimento che parla di diritti, coesione sociale e futuro, tutto ciò che sta al principio del nostro agire politico. Alghero e il suo territorio meritano una sanità pubblica all’altezza delle sfide presenti e future» conclude

“L’Amministrazione valuti l’acquisto dell’immobile ex-Banco di Sardegna”

ALGHERO – “L’Amministrazione comunale, è impegnata da tempo in un articolato percorso di valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città, investendo ingenti risorse nella riqualificazione di diversi immobili di rilevante importanza. Tra questi si segnalano, in particolare, la sede del Consiglio comunale di Via Columbano e l’ex caserma dei Carabinieri di Via Simon.
In adiacenza a quest’ultimo immobile è presente l’ormai ex filiale del Banco di Sardegna di Largo San Francesco, recentemente dismessa a seguito del trasferimento degli uffici presso altre sedi cittadine e che, secondo notizie di pubblico dominio, risulterebbe attualmente posta in vendita dall’istituto di credito.
Considerata la posizione strategica e la contiguità con l’ex caserma dei Carabinieri, l’eventuale acquisizione dell’ex filiale consentirebbe la creazione di un unico e significativo complesso edilizio, capace di rafforzare ulteriormente il processo di valorizzazione del patrimonio storico e urbano della città.
Alla luce della cronica carenza di uffici e spazi comunali, nonché della necessità di ridurre il ricorso a immobili di terzi in locazione, si ritiene opportuno che l’Amministrazione comunale valuti attentamente il potenziale acquisto della suddetta struttura, che potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità per la realizzazione di progetti e iniziative di interesse pubblico, a beneficio della collettività.
Tale operazione, oltre a migliorare la qualità dei servizi e della vita dei cittadini, potrebbe generare, nel medio-lungo periodo, un concreto beneficio economico per le casse comunali”.

 

Noi Riformiamo Alghero

“Maggioranza Cacciotto in crisi profonda: oltre le spese pazze, niente”

ALGHERO – “I capi gruppo consiliari di Forza Italia, Udc, Lega, , Fratelli d’Italia e Prima Alghero Tedde, Salvatore, Pais, Cocco e Fadda prendono atto di un fatto politico ormai incontestabile: la maggioranza che governa Alghero è entrata in una crisi profonda, pubblica e strutturale, certificata non dall’opposizione ma da due suoi stessi consiglieri comunali, appartenenti a gruppi diversi.

Da un lato Marco Colledanchise (Orizzonte Comune), che con un intervento pubblico sui social dai toni amari e inequivocabili denuncia una gestione delle risorse comunali sbilanciata, incapace di dare risposte concrete alla drammatica emergenza abitativa, nonostante un avanzo di bilancio di 12 milioni di euro. Colledanchise mette nero su bianco cifre, priorità mancate, rinvii continui, evidenziando come si trovino centinaia di migliaia di euro per eventi e iniziative futili, ma non si riesca a decidere su una misura semplice e praticabile come un fondo di garanzia per gli affitti a lungo termine.

 

Dall’altro Emiliano Piras (Noi Riformiamo Alghero), che in Consiglio comunale utilizza parole durissime contro la Giunta, parlando apertamente di gestione “allegra”, di spese discutibili, di utilizzo disinvolto dell’avanzo di amministrazione e di una stagione “sfavillante” destinata a finire, invitando sindaco e assessori a “tornare sul pianeta Alghero”. Un atto d’accusa che colpisce al cuore il metodo e la credibilità dell’azione amministrativa.

Non si tratta di sfumature, né di divergenze marginali. Si tratta di due atti politici di sfiducia, diversi per stile ma identici nella sostanza, che smascherano una maggioranza senza visione comune, senza priorità condivise, senza capacità decisionale.

È ormai evidente che questa coalizione è tenuta insieme solo da equilibri numerici, ma è divisa su tutto ciò che conta: valori, obiettivi, politiche pubbliche, gestione delle risorse. Una maggioranza composita che non governa, ma si logora dall’interno, delegittimando se stessa giorno dopo giorno.

Quando sono i consiglieri di maggioranza a denunciare sprechi, immobilismo, mancanza di scelte e assenza di risposte sui temi sociali più urgenti, significa che l’esperienza amministrativa è politicamente esaurita.

Alghero non può permettersi una Giunta che viene smentita pubblicamente dai suoi stessi sostenitori, che rinvia le decisioni rifugiandosi in studi e analisi già superati dai fatti, mentre i problemi reali della città – casa, lavoro, servizi – restano irrisolti. La crisi non è più latente, né gestibile con operazioni di facciata: è palese, grave e ormai irreversibile.

Questa maggioranza non è più in grado di svolgere il compito che i cittadini le hanno affidato. Il capolinea politico è sempre più vicino. E la responsabilità di questo fallimento è tutta interna alla maggioranza stessa”, lo hanno dichiarato i capi gruppo consiliari di Forza Italia, Udc, Lega, Fratelli d’Italia e Prima Alghero Tedde, Salvatore, Pais, Cocco e Fadda

Città Metropolitana, le parole del vice-sindaco Marinaro

ALGHERO – “Purtroppo i forzisti algheresi persistono nella loro principale attività mistificatoria della realtà e costruiscono artatamente, questa volta, una strumentale interpretazione di quanto accaduto nel corso del Consiglio della Città Metropolitana nella giornata di avantieri.

Invero gli interventi svolti dai Sindaci Sennori, Santa Maria Coghinas, Padria e Ossi, erano slegati dalle dinamiche della Città Metropolitana -oggetto dell’incontro- e hanno riguardato profili strettamente correlati alla gestione e all’organizzazione dei rispettivi Comuni.

Dal canto suo, il Sindaco di Sassari, in qualità di Sindaco del nuovo ente metropolitano, nell’intervento di apertura della riunione, ha rappresentato l’importanza, largamente condivisa, che attende l’area vasta per avviare un innovativo processo di sviluppo basato sulla valorizzazione di inedite sinergie tra i Comuni che lo compongono, mettendo a sistema e integrando le singole specificità.

La Presidente Todde, in chiusura dell’incontro, ha illustrato il contenuto dell’azione messa in campo, sino ad ora, dalla Giunta regionale, spiegandone le ragioni, e ha condiviso e ribadito la necessità di costruire dal basso, attraverso un confronto continuo, con tutti i soggetti coinvolti, le iniziative politiche da intraprendere nel prosieguo della legislatura.

Nel contesto così delineato, squarciato il Velo di Maja intessuto dai forzisti algheresi, vale sottolineare come riportare all’attenzione della Presidente Todde temi relativi a “porto, aeroporto, nuovo ospedale, politiche abitative, sanità mobilità e viabilità”  sarebbe stato superfluo e ripetitivo. Forse avrebbe potuto soddisfare la vanità dello speaker, ma nulla di più.

È noto a tutti coloro che osservano le vicende politiche cittadine, con onestà intellettuale e atteggiamento costruttivo, con passione per il bene pubblico e non per sé stessi, come l’amministrazione guidata dal Sindaco Cacciotto abbia intrapreso, sin dal suo insediamento, avvenuto diciotto mesi orsono, una proficua e costante interlocuzione, sia direttamente con la Presidente Todde che con gli assessori di riferimento.

In particolare, per quanto concerne lo sviluppo del Porto di Alghero il rapporto con gli Assessorati ai Lavori Pubblici e Urbanistica della RAS, ha prodotto, in primis, l’assegnazione di ingenti risorse per la sistemazione definitiva delle banchine Visconti e Lo Frasso. Il completamento dell’impianto di illuminazione pubblica e il rifacimento della pavimentazione della banchina Millelire. E, in secundis, intense interlocuzioni per giungere all’approvazione del tanto agognato Piano Particolareggiato del Porto: strumento pianificatorio di fondamentale importanza per la città di Alghero, dopo anni di assoluto silenzio e inconcludenza da parte di chi ha rivestito, in Consiglio regionale e in quello comunale, ruoli di preminente responsabilità politico/amministrativa. L’adozione del PRG del Porto costituisce attività propedeutica all’esecuzione dell’improrogabile intervento di ristrutturazione del molo di sopraflutto, che apre a nuovi e auspicabili scenari di incremento dei flussi nautici altospendenti nella struttura portuale.

Anche per quanto riguarda l’aeroporto Riviera del Corallo vanno sviluppate analoghe considerazioni, atteso che l’amministrazione comunale in carica ha stimolato la società di gestione a incrementare il numero dei collegamenti da e per Alghero, non solo nella stagione estiva, ma anche per quella invernale; e ha sollecitato la RAS a incrementare le risorse per la continuità territoriale con particolare riferimento alla rotta Alghero – Linate.

Con riguardo al tema delle politiche abitative, è bene ricordare come l’Assessore Roberto Corbia, in rappresentanza della giunta comunale, abbia partecipato all’iniziativa svoltasi  presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati per avanzare una proposta concreta per un Piano Casa Nazionale che sappia dare risposte all’emergenza abitativa che colpisce gran parte del Paese. Inoltre, il prossimo 22 dicembre, il Sindaco Cacciotto, alla presenza dei rappresentati della RAS interessati, presenterà la proposta di Legge concernente lo sviluppo di un sistema integrato di politiche familiari, in grado di coordinare interventi sociali, educativi, abitativi, lavorativi e sanitari.

Anche con riferimento alle tematiche concernenti l’ammodernamento delle strutture ospedaliere presenti in città, la riorganizzazione della sanità territoriale, del passaggio dell’Ospedale Marino dall’AOU all’ASL, è ricorrente un costante confronto della giunta comunale con i vertici della sanità regionale e dell’Azienda Sanitaria Locale. Peraltro sono argomenti trattati anche recentemente nel corso di un Consiglio comunale aperto al contributo delle associazioni interessate, che ha consentito di definire una linea d’azione comune sottoposta alla giunta regionale.

Infine, anche gli aspetti più strettamente connessi al profilo della viabilità e mobilità sostenibile, è sufficiente ricordare come l’amministrazione comunale sia impegnata a completare gli interventi sulla tanto attesa circonvallazione, in stretta collaborazione con l’assessorato Lavori Pubblici della RAS, e del PEBA  approvato nei primi mesi della consiliatura.

Pretendere di riproporre argomenti e questioni che hanno già raggiunto un elevato grado di sviluppo nel continuo confronto con la RAS, soltanto per appagare l’ego di chi parla, in una riunione dedicata alla programmazione dell’attività della Città Metropolitana, costituisce un atteggiamento censurabile, che vale a relegare, questo sì, chi lo assume, come parametro  indefettibile della propria esperienza politica, all’interno di una opposizione inconcludente e dannosa per la città.

In chiusura, sia consentito domandare come mai la consigliera forzista Ansini, che ha partecipato ai lavori, non sia intervenuta per illustrare le idee del gruppo di appartenenza, ove divergenti da quelle sino ad ora sostenute coerentemente dalla giunta municipale guidata dal Sindaco Cacciotto”.

Francesco Marinaro, vice-sindaco di Alghero

Orizzonte Comune: “Mercato al Porto, struttura da valorizzare”

ALGHERO – «Il mercato del primo pescato di Alghero non è semplicemente un luogo di vendita, ma uno spazio carico di storia, memoria e relazioni umane. Rappresenta un punto di incontro quotidiano tra i pescatori, i cittadini e chi vive la città, un luogo dove si rafforza il senso di comunità e si racconta, in modo autentico, il rapporto profondo che Alghero ha con il mare».
Lo dichiara Marco Colledanchise, consigliere comunale di maggioranza del gruppo Orizzonte Comune.

«In un’epoca in cui tutto rischia di diventare anonimo – prosegue Colledanchise – il mercato del primo pescato resta uno dei pochi spazi in cui l’identità algherese è ancora tangibile. Per questo è fondamentale che venga riconosciuto e valorizzato anche dal punto di vista comunicativo. Servirebbe un’insegna chiara, visibile e dignitosa. Non è un semplice elemento estetico, ma uno strumento per raccontare, anche ai turisti, che lì si vende il primo pescato, il frutto diretto del lavoro dei nostri pescatori, un prodotto che parla di qualità, stagionalità e rispetto del mare».

Secondo il consigliere, la valorizzazione del mercato passa anche e soprattutto dalle condizioni in cui si lavora: «È necessario portare a termine, senza ulteriori ritardi, i lavori ancora in corso, restituendo al mercato del pesce spazi funzionali, sicuri e all’altezza del ruolo che svolge. Non possiamo permetterci che un luogo così simbolico continui a vivere in una condizione di provvisorietà».

Particolare attenzione viene poi posta su una criticità concreta e quotidiana: «Il problema del ghiaccio è ormai insostenibile. Partire ogni giorno con un costo fisso di 15 euro solo per il ghiaccio rappresenta un peso ingiusto e, permettetemi di dirlo, un vero e proprio insulto per chi lavora in mare. Lo è ancora di più durante l’inverno, quando il mare non è sempre generoso e le uscite sono più difficili».

«Parliamo di lavoratori – sottolinea Colledanchise – che ogni giorno si alzano, affrontano il mare con responsabilità e sacrificio, e contribuiscono in maniera determinante alla qualità della nostra filiera alimentare e alla reputazione gastronomica di Alghero. A loro dobbiamo rispetto, servizi adeguati e condizioni di lavoro dignitose».

Il tema assume anche una dimensione sociale e culturale più ampia: «Queste difficoltà ricadono inevitabilmente sulle nuove generazioni. Sempre più giovani si allontanano dalla pesca e anche dall’artigianato (che vive un momento difficile) perché, pur riconoscendone la nobiltà e il valore culturale, li percepiscono come settori privi di certezze, tutele e servizi adeguati. È un segnale che non possiamo ignorare».

«Lo dobbiamo ad Alghero, agli algheresi e alla nostra storia – conclude Colledanchise – ma lo dobbiamo soprattutto al futuro della città. Difendere il mercato del primo pescato significa difendere la nostra identità, sostenere chi lavora ogni giorno con il mare e creare le condizioni affinché anche i giovani possano tornare a vedere nella pesca non solo una tradizione da rispettare, ma un’opportunità concreta e dignitosa su cui costruire il proprio domani».