Pesca professionale in Area Marina Protetta, la delibera del Consiglio Direttivo

ALGHERO – Il Consiglio Direttivo del Parco delibera in merito alle attività di pesca professionale a seguito della Risoluzione approvata dall’Assemblea del Parco. Approvato dalla direzione della AMP l’Avviso pubblico per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio della pesca professionale all’interno della Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana.

Per opportuna informazione si trasmette in allegato la delibera n. 19 dell’08.02.2024 del Consiglio direttivo dell’Azienda Speciale, Ente gestore dell’ Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana, avente ad oggetto: Risoluzione ex art. 63 Di Nolfo e più. Assemblea del Parco del 07.03.2024. Determinazioni conseguenti.

La Delibera del Consiglio direttivo prende atto degli indirizzi contenuti nella Risoluzione approvata dall’Assemblea del Parco e stabilisce che, ai sensi della legge istitutiva e della Convenzione di affidamento della gestione alla Azienda Speciale della AMP Capo Caccia-Isola Piana, il Consiglio direttivo non è organo competente ad assumere le decisioni richieste con la Risoluzione in argomento, che per competenza sono in capo ai competenti uffici ministeriali preposti ad esprime il nulla osta per l’approvazione dei disciplinari attuativi di tutte le AMP d’Italia. Nel contempo la delibera afferma che la direzione responsabile della AMP è tenuta al pieno rispetto delle disposizioni precisamente indicate nella legge istitutiva e nella Convenzione di affidamento della gestione della stessa AMP che non consentono, come richiesto dalla Risoluzione, di aprire immediatamente la possibilità di pesca artigianale all’interno dell’Area marina protetta di Capo Caccia–Isola Piana in quanto, pur essendo la pesca professionale consentita all’interno della AMP, la stessa è riservata soltanto ai pescatori aventi titolo compatibilmente con le esigenze di tutela dell’area marina protetta sulla base delle specifiche disposizioni disciplinari contenute, nel caso in argomento, nel Disciplinare attuativo 2024, oggi alla attenzione dei competenti uffici del Ministero dell’Ambiente (MASE) per il rilascio del nulla osta finale.

Sulla base di quanto stabilito dal Consiglio direttivo, la direzione della AMP, nelle more della approvazione del Disciplinare attuativo 2024 da parte dei competenti uffici ministeriali, ha già provveduto alla pubblicazione dell’Avviso pubblico rivolto ai pescatori professionale della marineria algherese che consentirà, nei tempi più stretti consentiti, il rilascio delle 22 autorizzazione all’esercizio della pesca professionale all’interno della AMP, come stabilito dallo stesso Disciplinare attuativo.

La scadenza per la presentazione delle domande di rilascio delle autorizzazioni è fissata al 18 marzo entro le ore 13.00. Le autorizzazioni, previa approvazione finale del Disciplinare 2024 da parte dei competenti uffici ministeriali, saranno rilasciate entro tre giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande.

L’Avviso pubblico ed il relativo fac-simile del modulo per l’inoltro delle domande possono essere scaricati dal sito istituzionale dell’Azienda Speciale www.algheroparks.it nella sezione NEWS oppure possono essere ritirati presso l’Ufficio Pesca della AMP – Località Tramariglio S.P. 55 – 07041 Alghero negli orari di apertura al pubblico degli uffici.

Delibera n.19 del 08.03.2024.Risoluzione.AMP_signed_signed (1)

A Cagliari 35 nuove ecoisole automatiche: più agevole il conferimento dei rifiuti

CAGLIARI – Cagliari si prepara a un’evoluzione significativa nel suo sistema di gestione dei rifiuti urbani con l’introduzione delle nuove ecoisole automatiche. Queste moderne infrastrutture progettate per complementare il sistema di raccolta “porta a porta” del Comune e che “resta il principale sistema di conferimento”, mirano a “rendere il processo di differenziazione più efficiente, accessibile e semplice per i cittadini”, ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu.

Già 10 delle 35 ecoisole automatiche, che nel corso del 2024 saranno posizionate strategicamente in diverse aree della città, saranno operative entro questo mese di marzo, offrendo una soluzione pratica per chi non può aderire completamente al sistema porta a porta. E grazie a tecnologie avanzate consentiranno una raccolta differenziata automatizzata, agevolando i residenti nel corretto smaltimento di carta e cartone, plastica, vetro, latta e lattine, e rifiuti organici. Durante questa prima fase è invece escluso il conferimento del rifiuto indifferenziato.

L’introduzione di questo nuovo e aggiuntivo servizio pubblico sottolinea la necessità di promuovere la sostenibilità ambientale, offrendo al contempo opzioni flessibili per i cittadini.

Attenzione, però: anche se ognuna di esse metterà a disposizione tra 5 e 10 contenitori, le nuove ecosisole automatiche sono dimensionate per essere usate saltuariamente e in via straordinaria, quando non è possibile rispettare i giorni e gli orari previsti dal calendario di raccolta “porta a porta”. Perciò, a ciascuna di esse sarà assegnato un gruppo di utenti predefinito autorizzato al suo accesso, ha spiegato l’assessore Alessandro Guarracino, ribadendo quanto anticipato dal primo cittadino.

“Ciascun utente – ha anticipato il titolare dell’Innovazione tecnologica e Ambiente – riceverà quindi una comunicazione con l’indicazione della specifica ecoisola di suo riferimento”, l’unica presso la quale potrà conferire i rifiuti, che sarà dotata di un sistema di riconoscimento dell’utente tramite la “ecocard”, la stessa utilizzata per l’accesso agli altri servizi offerti dal sistema comunale di raccolta dei rifiuti, e una limitazione automatica degli accessi per trimestre solare (dall’1 gennaio al 31 marzo, dall’1 aprile al 30 giugno, sall’1 luglio al 30 settembre, dall’1 ottobre al 31 dicembre). “L’accesso alle ecoisole automatiche è comunque consentito tutti i giorni, per tutte le 24 ore”.

All’incontro con i giornalisti di questa mattina di giovedì 7 marzo a Palazzo Bacaredda, sia il sindaco Paolo Truzzu, che l’assessore Alessandro Guarracino hanno inoltre sottolineato come “questa iniziativa potrà contribuire a far superare la quota del 76% di raccolta differenziata, che già ha premiato Cagliari posizionandola al secondo posto fra le città capoluogo italiane più virtuose”.

Con il sistema “porta a porta”, i due ecocentri in viale Sant’Elia e in via San Paolo, le ”corriere ecologiche”, il “centro del riuso”, il “tributo puntuale”, l’intensificazione dei controlli con l’impiego di fototrappole per combattere l’abbandono dei rifiuti e ora l’introduzione delle ecoisole automatiche, Cagliari sta dimostrando il suo impegno nel “rimanere all’avanguardia nella gestione sostenibile dei rifiuti”, proiettando il capoluogo sardo verso un futuro più ecofriendly e coinvolgendo attivamente la comunità in questa importante transizione. Prossimo obiettivo: “Interventi per la riduzione dei rifiuti indifferenziati delle gradi utenze”.

Al link https://cagliariportaaporta.it/ informazioni ulteriori e contatti.

Con preghiera di pubblicazione:. ————————– VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA SU: https://www.youtube.com/watch?v=KcKZToCBbTI

“Donne nell’ombra: figure di eccellenze nella storia e nella scienza”, evento all’UTE del Parco di Porto Conte

ALGHERO – “Donne nell’ombra: figure di eccellenze nella storia e nella scienza”, evento all’UTE organizzato dall’associazione Centro Guide Sardegna in collaborazione con ExplorAlghero col sostegno dell’Area Marina Protetta e Parco naturale regionale di Porto Conte.

“Donne nell’ombra: figure di eccellenze nella storia e nella scienza”, nuovo importante appuntamento per l’Azienda speciale Parco di Porto Conte. Venerdì 8 di Marzo l’UTE Alghero – Università delle Tre Età ospiterà un evento organizzato dall’associazione Centro Guide Sardegna in collaborazione con Exploralghero, patrocinato dal Parco naturale regionale di Porto Conte e dall’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Una conferenza in ambito archeologico, geologico e letterario il cui focus è la figura femminile: sarà dunque un prezioso momento di riflessione, che vedrà la donna protagonista dalla storia più antica ai tempi più recenti. Interverranno le archeologhe Valentina Leonelli e Gabriella Gasperetti, la scrittrice Alessandra Derriu e il geologo Luigi Sanciu. L’appuntamento è alle ore 16,30, presso la sede UTE in via Sassari 179. L’ingresso è libero.

Franca Valsecchi, ad Alghero il ricordo dell’illustre botanica

Sabato 9 marzo ad Alghero, dalle 16.30 nella sala conferenze del Quarter, sarà ricordata la Prof.ssa Franca Valsecchi (1931-2020), illustre botanica algherese scomparsa nel 2020. La sezione Sarda della Società Botanica Italiana, il Comune di Alghero, la Delegació de l’Alguer de l’Institut d’Estudis Catalans, l’Università di Sassari, l’Istituto Sardo di Scienze Lettere e Arti, con la Fondazione Alghero e insieme a numerose altre istituzioni, propongono una riflessione sulla Donna e la Scienziata, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche di livello nazionale e internazionale. Il Comune di Alghero, in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, nell’ottica di voler promuovere iniziative atte a mantenere alto il ricordo delle conquiste sociali per i diritti delle donne e della loro emancipazione, vuole coinvolgere la cittadinanza nel ricordo di una donna esemplare quale è stata la Prof.ssa Franca Valsecchi, concittadina algherese e già Ordinaria di Botanica presso l’Università di Sassari.

E’ stata una grande donna dall’indiscusso valore scientifico, autrice di numerosissimi lavori in ambito botanico seguiti da riconoscimenti a livello accademico, sia locale che internazionale. La comunità scientifica riconosce da sempre l’alto valore delle sue ricerche, condotte sin dagli anni ’50 in modo indipendente e innovativo, tali da lasciare un corpus di pubblicazioni ancora attuale.
Numerosi i lavori dedicati alla flora e alla vegetazione del territorio di Alghero, soprattutto nella porzione settentrionale: Laguna del Calich, litorale di Maria Pia, area di Porto Conte, Punta Giglio e Capo Caccia, veri e propri territori d’elezione della Professoressa. Ma di assoluto valore internazionale sono anche e soprattutto le numerose monografie dedicate a generi e gruppi critici della flora italiana e mediterranea, che l’hanno portata a descrivere ben 17 specie vegetali nuove per la scienza, ancora valide, dei generi Anchusa, Astragalus, Dianthus, Genista, Scrophularia e Silene.

A due interventi introduttivi sulla vicenda biografica e sul percorso scientifico, proposti rispettivamente da Antonio Torre dell’Institut d’Estudis Catalans e Ignazio Camarda dell’Istituto Sardo di Scienze Lettere e Arti, seguiranno ampi spazi per contributi personali di alcuni minuti, per cui chi volesse intervenire è invitata/o a partecipare. Con la moderazione di Emmanuele Farris, botanico algherese dell’università di Sassari e coordinatore della sezione Sarda della Società Botanica Italiana, l’incontro vedrà l’intervento di diverse autorità che vorranno ricordare e omaggiare questa illustre cittadina algherese. Sarà presente il sindaco Mario Conoci e il presidente della commissione Ambiente Christian Mulas, che oltre a rimarcare l’alto valore del suo sconfinato studio, prezioso lascito per le future generazioni, ne sottolinea l’impegno ed il rigore che ha contraddistinto in vita la Prof.ssa Franca Valsecchi.

Abbandono selvaggio di rifiuti a Valvere, caccia al responsabile

ALGHERO – Nella giornata di sabato una cittadina algherese ha segnalato sul proprio profilo social un grosso abbandono di rifiuti ingombranti nella bretella stradale che da Valverde conduce a Sa Londra. L’Assessorato all’Ambiente ha raccolto subito la segnalazione, chiedendo l’intervento della Compagnia barracellare che, una volta recatasi subito sul posto con proprio personale, è risalita ad alcuni indizi che fanno ben sperare per l’individuazione del responsabile. Terminate le attività di verifica, l’amministrazione comunale provvederà a far rimuovere i rifiuti abbandonati.

L’abbandono di rifiuti è stato recentemente oggetto di un importante intervento normativo che lo ha reso un illecito penale. Il responsabile che verrà individuato quale autore dell’abbandono in questione verrà denunciato e dovrà corrispondere una cifra di 2.500 euro non rateizzabile (aumentata fino al doppio se si tratta di rifiuti pericolosi come frigoriferi, motori, tubi al neon, rifiuti contenenti amianto, etc.), se vorrà estinguere il reato senza subire un processo.

La Compagnia Barracellare di Alghero è impegnata quotidianamente su questo fronte, in stretta collaborazione con altri organi deputati al controllo. Anche quest’ultimo abbandono di rifiuti ha provocato sdegno e stupore sui social, soprattutto per il fatto che l’Ecocentro è aperto quasi giornalmente e considerando che gli ingombranti vengono ritirati anche sotto casa. Senza dimenticare le innumerevoli giornate “Desbarassa – ne tot” organizzate dall’amministrazione comunale.

Nella giornata di sabato una cittadina algherese ha segnalato sul proprio profilo social un grosso abbandono di rifiuti ingombranti nella bretella stradale che da Valverde conduce a Sa Londra. L’Assessorato all’Ambiente ha raccolto subito la segnalazione, chiedendo l’intervento della Compagnia barracellare che, una volta recatasi subito sul posto con proprio personale, è risalita ad alcuni indizi che fanno ben sperare per l’individuazione del responsabile. Terminate le attività di verifica, l’amministrazione comunale provvederà a far rimuovere i rifiuti abbandonati.

L’abbandono di rifiuti è stato recentemente oggetto di un importante intervento normativo che lo ha reso un illecito penale. Il responsabile che verrà individuato quale autore dell’abbandono in questione verrà denunciato e dovrà corrispondere una cifra di 2.500 euro non rateizzabile (aumentata fino al doppio se si tratta di rifiuti pericolosi come frigoriferi, motori, tubi al neon, rifiuti contenenti amianto, etc.), se vorrà estinguere il reato senza subire un processo.
La Compagnia Barracellare di Alghero è impegnata quotidianamente su questo fronte, in stretta collaborazione con altri organi deputati al controllo. Anche quest’ultimo abbandono di rifiuti ha provocato sdegno e stupore sui social, soprattutto per il fatto che l’Ecocentro è aperto quasi giornalmente e considerando che gli ingombranti vengono ritirati anche sotto casa. Senza dimenticare le innumerevoli giornate “Desbarassa – ne tot” organizzate dall’amministrazione comunale

Capovaccai nelle falesie di Capo Caccia, ecco perchè le scelgono

SASSARI – Sono la presenza della stazione di alimentazione supplementare e le condizioni climatiche favorevoli, soprattutto quando i venti provengono da Sud Ovest, Ovest o addirittura Nord Ovest, le principali ragioni che hanno favorito la colonizzazione spontanea di una coppia di Capovaccai nelle falesie di Capo Caccia, all’interno del Parco di Porto Conte. Tale colonizzazione è molto significativa, tanto più se si considera la stanzialità della coppia, che nel tempo ha dimostrato una certa sedentarietà tra le falesie del Nord Ovest Sardegna, e il fatto che non esista traccia documentale circa la presenza stabile in passato del Capovaccaio in Sardegna. Lo sostiene un articolo pubblicato di recente sulla rivista Ethology Ecology & Evolution. Il lavoro degli studiosi Davide De Rosa, Jacopo Cerri, Ilaria Fozzi, Marco Muzzeddu, Dionigi Secci e Fiammetta Berlinguer, autori dell’articolo, conferma ancora una volta l’importanza delle azioni attuate nell’ambito del progetto LIFE Safe for Vultures e destinate ad assicurare la sopravvivenza e il benessere a lungo termine del Grifone in Sardegna. In questo caso, il Grifone funge da specie ombrello visto che le azioni realizzate per la sua conservazione portano indirettamente benefici anche ad altre specie presenti nel suo areale.

Lo studio si basa sulle attività di monitoraggio condotte sul campo a partire dal 2019, quando si è registrato il primo insediamento e la prima nidificazione in Sardegna del Capovaccaio, alla quale in questi anni ne sono seguite altre. Il Capovaccaio è un avvoltoio di medie dimensioni, ritenuta la specie di uccello nidificante più minacciata in Italia, con solo 8-13 coppie nidificanti nel 2023 distribuite in tre Regioni del Sud Italia. Il carnaio centralizzato era stato realizzato dall’Agenzia Forestas in collaborazione con l’Università di Sassari e il Parco naturale regionale di Porto Conte nell’ambito del progetto LIFE Under Griffon Wings, di cui LIFE Safe for Vultures e i suoi partner – il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, che è il capofila, l’Agenzia Forestas, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, E-Distribuzione e la Vulture Conservation Foundation – si ripropone di estendere al resto dell’isola i risultati ottenuti nel Nord Ovest Sardegna. L’obiettivo era quello assicurare l’aumentato fabbisogno alimentare, generato dal ripopolamento del Grifone attraverso l’introduzione di individui provenienti dalla Spagna e da alcuni zoo europei.

L’analisi in loco, che è stata illustrata per la prima volta in occasione di un’importante conferenza internazionale che si è tenuta lo scorso novembre a Cáceres, in Spagna, ha permesso di monitorare il nido attraverso osservazioni dirette e l’utilizzo delle foto-trappole di cui è dotata la stazione di alimentazione. È stato così possibile datare intorno al 5 luglio 2019 la schiusa dell’uovo e verso il 21 settembre dello stesso anno il primo volo del giovane. Ne dà la conferma il fatto che i due Capovaccai adulti abbiano aumentato la frequentazione della stazione di alimentazione a ridosso di quelle date. «Questo studio segna un passo importante nella conservazione del Capovaccaio in Italia e fornisce elementi interessanti rispetto a questo caso di colonizzazione spontanea», osservano gli studiosi. «È importante soprattutto il fatto che l’attrattività dell’habitat per gli uccelli necrofagi è legata alle attività del progetto LIFE, oltre che allo stato di protezione assicurato dal Parco di Porto Conte per ridurre il disturbo – proseguono – questo consentirà di indirizzare al meglio i futuri sforzi di conservazione, che saranno accompagnati dal monitoraggio continuo e dalle analisi genetiche per valutare l’origine degli individui».

Parco di Porto Conte e Amp Capo Caccia Isola Piana promuovono “M’Illumino di meno”: iniziative

ALGHERO – Giunta alla sua XX edizione, la campagna è ormai un appuntamento fisso nei nostri calendari: il Parlamento italiano, infatti, ha istituito la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili per venerdì 16 Febbraio. “No borders” è lo slogan di quest’anno: senza confini, guarda lontano. Un invito non soltanto a spegnere simbolicamente le luci non indispensabili, ma anche a cercare alleanze internazionali nella propria adesione.

Il Parco di Porto Conte e l’Amp Capo Caccia Isola Piana aderiscono spegnendo le luci e riducendo il consumo energetico, ma soprattutto coinvolgendo i visitatori del nostro EcoMuseo, perché aria, mari, montagne e foreste non hanno confini e vanno difesi con un cambiamento che deve essere globale. In particolare, nella giornata di Venerdì, presso il Mase, e di Sabato 17 e Domenica 18 presso Casa Gioiosa, Prigionette, Mase e Maps verranno sensibilizzati sulle buone pratiche per il risparmio energetico con un’iniziativa in collaborazione con Beghelli ed Elcom, che omaggeranno di una lampadina a Led i primi 15 visitatori di ogni giornata.

Intanto ecco gli orari per visitare, durante tutto il mese di febbraio, gli attrattori dell’EcoMuseo di Porto Conte, Oasi Faunistica Le Prigionette: sabato e domenica, dalle 9 alle 16; Aree Museali di Casa Gioiosa: sabato e domenica, dalle 10 alle 16; Villa Romana di Sant’Imbenia: sabato e domenica, dalle ore 9.30 alle 16; Mase – Museo Antoine De Saint-Exupéry dal Venerdì alla Domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 17.30 e inoltre il Maps Museo Ambientale di Punta Giglio – Sardegna è visitabile tutti giorni, infine si ricorda che per la visita al Maps, compresi i sentieri naturalistici, e per usufruire dei servizi del punto ristoro “Rifugio di mare” è sempre necessario essere muniti del ticket dell’Ecomuseo (esclusi i residenti Alghero che usufruiscono dell’ingresso libero) o dell’Alghero Ticket. La biglietteria all’ingresso del sito è aperta il sabato e la domenica dalle ore 9.30 alle 17.30, quando la biglietteria è chiusa è possibile acquistare il biglietto presso la cassa del punto ristoro Rifugio di Mare.

Tutela ambientale, nuovo impianto di fitodepurazione del Parco di Porto Conte: parla Grossi |video

ALGHERO – Un moderno impianto di fitodepurazione sta per essere ultimato a bocca del depuratore di Santa Maria la Palma. Servirà a migliorare la qualità delle acque in uscita dall’impianto. Costo dell’intervento 500mila euro. L’opera una volta conclusa sarà consegnata al gestore Abbanoa.

Migliorare le acque in uscita dal depuratore di Santa Maria la Palma contribuendo ad abbassare i livelli di nitrati e fosfati e di conseguenza ridurre tali apporti di nutrienti nella laguna del Calich. Questo l’obbiettivo primario alla base della realizzazione di un moderno impianto di fitodepurazione in corso d’opera e messo a punto dal Parco naturale regionale di Porto Conte. L’opera pubblica del costo di poco più di 500mila euro è stata finanziata dal fondo di sviluppo e coesione nell’ambito della programmazione territoriale della rete metropolitana del Nord Sardegna. Nei giorni scorsi sopralluogo in cantiere del consigliere Adriano Grossi che ha avuto modo di parlare con il direttore dei lavori e progettista ing. Alessandro Idda della Ip Ingegneria srl di Sassari sullo stato di avanzamento dei lavori appaltati alla S.P.E.A. Srl di Roma.

L’opera prevede appunto la realizzazione di un impianto di fitodepurazione che si sostanzia in una vasca dotata di un letto di zoolite (silicati cristallini ) materiale altamente filtrante sulla quale vengono piantumate piante acquatiche del genere Phragmites che presentano anch’esse particolari caratteristiche filtranti grazie alla simbiosi che si crea tra queste piante e i batteri aerobi che vivono nelle loro radici. Il progetto rientra tra quelli inseriti nel contratto di laguna predisposto dal Comune di Alghero e nel quale ogni amministrazione aveva assunto degli impegni precisi in ordine al miglioramento delle acque della laguna del Calich.

“Siamo tra i pochi enti che stiamo mantenendo fede agli impegni assunti all’interno del contratto di laguna – spiega il consigliere del direttivo e vice-presidente del Parco di Porto Conte Adriano Grossi – i tre interventi che avevamo a suo tempo inserito sono in fase di ultimazione e l’impianto di fitodepurazione è uno dei questi. Gli altri due ossia la realizzazione di percorsi di fruizione ciclabili verso la laguna è in fase di ultimazione mentre il sistema di monitoraggio dei parametri chimico –fisici delle acque della laguna è già attivo. E a breve procederemo anche con la prima sperimentazione di ossigenazione del primo strato del fondo della laguna con l’utilizzo di particolari attrezzature montate a bordo di un barchino acquistato proprio per questa attività”.

Piano contenimento cinghiali, incontro: attività fino a maggio. Richiesta fondi a Regione e Comune

ALGHERO – Andranno avanti fino a maggio come previsto dal nuovo piano di contenimento provinciale 2023-2025 gli abbattimenti di cinghiali nell’area Parco e nella zona contigua. Le operazioni che prevedono il coinvolgimento di una quarantina di coadiutori sono iniziate nel mese di dicembre scorso e sono coordinate dal Parco di Porto Conte e dall’ispettorato ripartimentale di Sassari del Corpo Forestale e V.a. della Sardegna. Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione alla presenza dei rappresentanti delle due associazioni coadiutori, della Provincia di Sassari coordinata dal consigliere del Direttivo del Parco di Porto Conte Adriano Grossi nella quale si è ragionato sulla novità di introdurre sperimentalmente nelle aree più critiche alcune giornate di abbattimenti con la classica “battuta”. Modalità questa attuabile in deroga se adeguatamente motivata. Pertanto sarà ora il Parco di Porto Conte a formulare istanza per ottenere la possibilità di introdurre questa ulteriore modalità di intervento allo scopo di aumentare i numeri di capi abbattuti e ridurre sensibilmente gli impatti sui terreni agricoli di prossimità e sulle arterie stradali.

Rimane sullo sfondo la questione, mai del tutto risolta, sui rimborsi spese per il servizio svolto dai coadiutori che anche se portano a casa i capi abbattuti recriminano i costi legati al carburante per le attività di foraggiamento, i costi aumentati del munizionamento e le attrezzature utilizzate, nonché il tempo messo a disposizione. Urge dunque il reperimento di fondi adeguati per un’attività che al di là dei risultati si può considerare “apripista” in Sardegna.

“Il Parco di Porto Conte infatti, insieme alla Provincia di Sassari operano nel territorio di competenza con piani di contenimento dal 2008- spiega il vice-presidente del Parco Grossi – e sebbene i numeri possano deludere gli agricoltori o gli automobilisti che impattano sui cinghiali a cui sembrano sempre tantissimi i cinghiali, le recenti statistiche sugli incidenti stradali e sulla base anche delle testimonianze dei coadiutori direttamente impegnati la densità degli animali non è più quella di un decennio fa. Certo è che l’attività va comunque svolta e in maniera intensiva per contenere la specie che ovviamente non potrà mai essere eradicata. Ed è altrettanto vero che la Regione, e contestualmente anche il Comune di Alghero, deve comprendere che la piaga dei danni alle persone e alle colture causata dai cinghiali deve essere affrontata anche sul fronte degli investimenti finanziari. Non può essere gestita solo affidandosi alla buona volontà dei coadiutori volontari”.

Riciclo rifiuti, anche Alghero avrà gli “eco lego”

ALGHERO – Saranno collocate in alcuni parchi urbani della città di Alghero le prime panchine, fioriere e blocchi dissuasori “tipo-lego”, realizzati grazie al riciclo delle terre di spazzamento raccolte dal servizio di igiene urbana nel territorio comunale. Si tratta di un primo esempio di riutilizzo di materiali che fino a poco tempo fa erano destinati in discarica e che invece, grazie al trattamento in impianti specializzati, oggi possono diventare materia prima per la realizzazione di oggetti, come le panchine per l’arredo urbano. Ogni mese ad Alghero, l’attività di spazzamento porta alla raccolta di circa 60 tonnellate di materiale: polvere, terriccio, fango, ghiaietto, sabbia, frammenti di carta e plastica, fogliame e ramaglie.

Il settore Ambiente ha sottratto questi materiali dal conferimento in discarica inviandoli, attraverso la società di gestione del servizio, all’impianto Ecocentro Sardegna, specializzato nel recupero e nel trattamento di scarti. Le terre di spazzamento della città di Alghero sono così entrate a pieno titolo nel computo in positivo della raccolta differenziata: Una scelta determinante per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dettati dall’Unione Europea. Oggi Alghero ha superato stabilmente la percentuale del 70 per cento di raccolta differenziata con un 72,3% nel solo primo mese di gennaio 2024.

Il trattamento delle terre avviene in diverse fasi, dal lavaggio per l’eliminazione degli inquinanti, al setaccio, alla separazione delle diverse frazioni recuperabili (pietre, sabbia, metalli, rifiuti organici). Una scelta ancor più lungimirante se si pensa che l’impianto in fase di realizzazione ad Alghero presso l’area Industriale di San Marco, che arriva dopo un accordo di programma del 2020 tra Comune di Alghero, Provincia di Sassari e Consorzio Industriale e un bando PNRR centrato per un valore di oltre 5 milioni di euro, oltre ad essere in grado di trattare le foglie di posidonia spiaggiata, sarà anche in grado di trattare le terre di spazzamento e quindi di porsi quale sicuro punto di riferimento per l’economia circolare di tutto il territorio del Nord Sardegna. Un risultato straordinario che ha visto protagonista negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale di Alghero col settore Ambiente in prima linea.