Il Centro Studi Agricoli “affonda” il Campo boe dell’Amp

SASSARI – Nuova bordata contro il campo boe. Dopo l’azione portata avanti dalla Lega, con a capo il suo leader regionale Michele Pais, adesso anche il Centro Studi Agricoli, presieduto da Tore Piana del Psd’Az, esprime forti critiche tramite un report qui di seguito riportato.

Premessa. Il Centro Studi Agricoli, in qualità di associazione indipendente impegnata nella tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile anche in ambito costiero e marino, esprime la propria netta contrarietà alla predisposizione di nuovi campi boe nelle baie comprese tra Capo Caccia e Alghero.

Tale intervento, portato avanti in assenza di un vero coinvolgimento delle comunità locali, presenta criticità rilevanti sotto il profilo ambientale, economico e dell’accessibilità pubblica del mare.

2. Contesto territoriale e ambientale. Le baie interessate – tra cui Porto Conte, Cala Dragunara, Cala Tramariglio, Punta Giglio – si trovano all’interno o nelle immediate vicinanze dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, e rappresentano da sempre: Zone di altissimo pregio naturalistico e attrattività turistica; Aree strategiche per la nautica da diporto, per la balneazione libera e per l’accesso pubblico al mare; Spazi vissuti e fruiti dalla comunità locale e dai turisti in modo sostenibile da decenni.

Criticità principali dei campi boe. Impatto sulla nautica da diporto. I nuovi campi boe andranno a limitare fortemente l’accesso libero alle baie più iconiche del territorio. L’imposizione di ormeggi a pagamento ridurrà in maniera drastica la presenza della nautica da diporto non commerciale, penalizzando centinaia di diportisti che ogni estate scelgono Alghero per la bellezza e la libertà della sua costa. Si prevede una riduzione significativa dei transiti nautici giornalieri, con una conseguente perdita economica stimata in almeno 5 milioni di euro all’anno per il sistema locale (ristorazione, portualità, servizi, escursioni, commercio, trasporti).

3.2 Rischi ambientali e gestionale. installazioni dei corpi morti, se non progettate correttamente, possono danneggiare le praterie di Posidonia oceanica, habitat prioritario tutelato a livello europeo. Il concentramento di unità in specifici punti fissi può generare sovraffollamento, scarichi inquinanti e impatti negativi sull’equilibrio ecosistemico locale. La gestione affidata a privati rischia di generare un modello elitario e privatizzato di fruizione del mare, in contrasto con il principio costituzionale di accesso pubblico ai beni comuni.

3.3 Mancanza di trasparenza e concertazione. Non risultano esserci stati processi reali di consultazione pubblica o informazione preventiva. L’intervento appare calato dall’alto, senza valutazioni socio-economiche serie e senza analisi comparative su alternative meno impattanti. Quali azioni ha e sta programmando l amministrazione comunale di Alghero , perché il Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi non convoca una riunione di consiglio comunale aperta sull’argomento ?

Posizione del Centro Studi Agricoli. Il Centro Studi Agricoli richiede con urgenza la sospensione immediata dei lavori di realizzazione dei campi boe e l’avvio di un processo decisionale trasparente, partecipato e basato su dati tecnici aggiornati.

In particolare, si chiede: Un tavolo di confronto pubblico tra amministrazioni, imprese turistiche, operatori locali, associazioni e cittadini; Una valutazione ambientale e socio-economica indipendentesull’impatto reale dei campi boe; La garanzia di libero accesso al mare per la nautica da diporto non commerciale; L’esclusione delle baie più iconiche da logiche di monetizzazione dello spazio marino.

Conclusione. La costa di Capo Caccia e Alghero non può essere trasformata in un parcheggio galleggiante a pagamento. Il mare è un bene comune e deve restare tale, senza barriere, gabbie o pedaggi nascosti. Il Centro Studi Agricoli si opporrà con ogni mezzo democratico alla realizzazione di un progetto che mette a rischio ambiente, economia locale e diritto alla libera fruizione del mare.

Avvio installazione boe, precisazione delll’AMP

ALGHERO – E’ in attuazione del progetto Pnrr e dell’accordo della AMP Capo Caccia-Isola Piana con l’ISPRA ed il Ministero dell’Ambiente sono iniziate oggi, 16 giugno, le prime 10 installazioni delle boe di ormeggio nell’area di intervento del “Rosso”. A breve il piano di gestione, “sperimentale” per questo primo anno di esercizio, con la gratuità per i diportisti residenti ad Alghero.

Nel puntuale rispetto delle previsioni progettuali esecutive e delle autorizzazioni ottenute dai diversi enti coinvolti, sono iniziate stamattina al “Rosso” le operazioni di installazione delle prime 10 boe di ormeggio in attuazione del progetto PNRR denominato “Ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini – Attività di protezione di habitat sensibili”.
Il progetto, in questa prima fase, prevede la installazione di 41 boe in corrispondenza delle zavorre di ancoraggio ad elevata compatibilità ambientale (di terza generazione) già installate nel mese di aprile al “Lazzaretto”, “Rosso”, “Olandese” e Porto Conte/Baia delle Ninfe.
Di queste 41 boe, 5 saranno installate all’interno della AMP nell’area di “Porto Conte/Baia delle Ninfe”, mentre le ulteriori 36 saranno installate all’interno della ZSC Capo Caccia e Punta Giglio ed in particolare 16 al “Lazzaretto”, 10 al “Rosso” e 10 all’”Olandese”. Queste operazioni della prima fase saranno completate entro questa settimana.
Completeranno il progetto PNRR le installazioni delle ulteriori 20 boe, per un totale di boe installate pari a 61, che saranno posizionate, entro la fine del corrente mese di giugno, in corrispondenza dei sistemi di ritenuta con vite ad infissione (sistemi di seconda generazione).
Le boe di ormeggio, sono di tre differenti tipologie dimensionali: per piccole imbarcazioni sino a 10 metri, e poi per imbarcazioni fino a 15 e 24 metri; saranno in grado di resistere anche in condizioni meteo marine molto gravose.
Come deciso a seguito degli indirizzi impartiti dal Consiglio Comunale di Alghero e dall’Assemblea del Parco, alla installazione seguirà la definizione e attuazione del piano di utilizzo e di gestione delle boe attualmente in fase di installazione.
Il piano di gestione, come deciso dall’Assemblea del Parco, dovrà essere discusso presso la V Commissione Ambiente del Consiglio Comunale e successivamente approvato dal Consiglio direttivo del Parco.
Gli indirizzi impartiti dal Consiglio Comunale e dall’Assemblea del Parco stanno consentendo alla direzione della AMP di dare attuazione al progetto PNRR nel rispetto del percorso amministrativo, dei cronoprogrammi realizzativi approvati e delle obbligazioni giuridicamente vincolanti già sottoscritte dall’Ente Parco.
Completate le operazioni di installazione, con il piano di gestione ci si propone di dare un concreto segnale in risposta alle preoccupazioni manifestate dagli operatori del diporto, ma nel pieno rispetto delle esigenze di tutela degli habitat di posidonia.
Il piano di gestione delle boe che saranno installate al Lazzaretto, all’Olandese ed al Rosso, da perfezionare d’intesa con la locale Capitaneria di Porto per gli aspetti legati alla sicurezza della navigazione e della balneazione, consentirà la “co-esistenza” dell’ormeggio su boa con l’ancoraggio autorizzato in aree di “prossimità” agli stessi campi ormeggio.
Nelle more della definizione del piano di gestione, che sarà comunque un piano di gestione sperimentale per questo primo anno di esercizio, le boe di ormeggio installate all’interno della ZSC (Rosso, Lazzaretto, Olandese) saranno messe a disposizione dei diportisti residenti ad Alghero a titolo gratuito.
Con riferimento alle regole per la balneazione per le imbarcazioni ormeggiate nei tre areali della ZSC, la stessa sarà consentita entro un raggio di 10 metri dalla propria imbarcazione.

Sosta selvaggio in area Parco, interventi dei Barracelli: sanzioni

ALGHERO – Prosegue in modo fruttuoso la collaborazione fra l’Ente Parco di Porto Conte e la Compagnia
Barracellare.
La collaborazione ha come obiettivo la tutela dell’ambiente naturale, la prevenzione e repressione
dei comportamenti dannosi per l’ecosistema del Parco Regionale di Porto Conte e dell’Area Marina
Protetta Capo Caccia – Isola Piana.
L’attività di polizia rurale svolta dai Barracelli di Alghero è di fondamentale importanza per la
conservazione della biodiversità del territorio del Parco e dell’Area Marina Protetta, a cui si aggiunge la tutela e salvaguardia del suolo e dell’assetto idrogeologico.
Con l’inizio della stagione estiva sono state intensificate le attività di prevenzione e repressione degli illeciti con la predisposizione di operazioni mirate a contrastare tutti quelle azioni in violazione alle disposizioni dell’Ente Parco. Nel mese di giugno vi sono state due attività particolarmente delicate e complesse che hanno portato all’accertamento di numerosi comportamenti illeciti.

Nel corso di una queste, svolta nella giornata di domenica scorsa 8 giugno, che ha interessato tutte le
zone, anche le più impervie, del Parco Regionale di Porto Conte allo scopo di contrastare le forme di
bivacco e campeggio, nonché il passaggio e il parcheggio di auto e moto in zone precluse, sono state
contestate 188 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 9.400 euro.

“Ancora una volta si dimostra quanto sia rilevante la collaborazione del Parco con la Compagnia dei
Barracelli di Alghero, una collaborazione di fondamentale importanza per la conservazione delle aree
naturali protette del nostro territorio” è il commento della Direzione del Parco.
“Le operazioni di controllo del territorio del Parco Regionale e dell’Area Marina e di contrasto a
comportamenti illeciti saranno sempre più frequenti”, precisa il Comandante dei Barracelli Cap.
Riccardo Paddeu, che sottolinea l’importanza di rispettare le normative vigenti allo scopo di garantire
una maggiore protezione dell’ambiente e di prevenire eventuali incendi da parte di comportamenti e
condotte colpose

“Impianto posidonia, nuovo scivolone della Giunta Cacciotto”

ALGHERO -Ennesimo scivolone del Campo largo algherese a trazione AVS – PD. Tre mesi fa il solito annuncio che certificava che i lavori di realizzazione dell’impianto per il trattamento della Posidonia spiaggiata si avviavano verso la conclusione. Cosa che illudeva gli algheresi sull’entrata in funzione dell’impianto per l’imminente stagione estiva e li spingeva ad essere indulgenti verso l’indecorosa barriera di posidonia spiaggiata che deturpa il panorama a Sangiovanni e e nei pressi del Canalone. Oggi il progettista dell’opera confessa che l’impianto sarà pronto -forse- alla fine dell’anno e di fatto certifica che l’annuncio era il solito esercizio affabulatorio della Giunta Cacciotto. Un’opera molto attesa dagli algheresi, che deriva da una iniziativa del Consorzio Industriale provinciale di Sassari per trattare la posidonia in esubero, assunta assieme al Comune di Alghero e alla Provincia di Sassari con lavori avviati nel 2023. Un’opera fortemente voluta dall’allora assessore dell’Ambiente Montis che avrebbe dovuto trattare 110 tonnellate al giorno di posidonia e salvare la sabbia contenuta nelle masse organiche, pari al 60%. Nel frattempo il panorama di Capo Caccia è influenzato negativamente da vere e proprie barriere di Posidonia. Con buona pace degli Algheresi e dei turisti. Auspichiamo una rapida conclusione degli annunci propagandistici, e auspichiamo sussulti di responsabilità da parte della giunta a trazione AVS e PD. L’hanno dichiarato i consiglieri Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo Consiliare di Forza Italia

Sassari attiva le aree cani di Porto Ferro e Fiume Santo

SASSARI – Anche per l’estate 2025, con ulteriore anticipo rispetto alle scorse stagioni, sono confermati i due spazi del litorale pensati per i bagnanti che portano in spiaggia gli amici a quattro zampe: a Fiume Santo, con un’area lunga circa 250 metri lineari e a Porto Ferro, per 60 metri. Entrambe sono fruibili dal 3 giugno. Come gli anni precedenti, inoltre, le aree saranno vicine all’ingresso al litorale e saranno ben indicate dalla cartellonistica. I proprietari dei cani avranno a disposizione anche distributori di buste e guanti e dovranno rispettare le solite regole tra cui ripulire appena il cane sporca. Gli animali devono essere iscritti all’anagrafe canina, sani e microchippati; le femmine non devono essere in calore; i cani problematici dovranno tenere sempre museruola e guinzaglio.

“Rimosso il cartellone: grazie alla direzione del Parco di Porto Conte”

ALGHERO – “A seguito della mia segnalazione, in qualità di Presidente della Commissione consiliare Ambiente, Area Marina Protetta e Parco di Porto Conte, è stato rimosso un grande cartello informativo che, da tempo, giaceva in una cunetta lungo la strada panoramica di Capo Caccia.

Oltre a rappresentare un evidente problema dal punto di vista ambientale, la presenza del cartello in stato di abbandono deturpava uno dei tratti più suggestivi e importanti del nostro territorio, frequentato da cittadini e turisti, offrendo un’immagine poco decorosa del paesaggio.

Desidero rivolgere un sentito ringraziamento alla Direzione del Parco di Porto Conte per la prontezza dell’intervento e per l’attenzione dimostrata verso la tutela dell’ambiente e del decoro del nostro territorio. Questo piccolo gesto testimonia quanto sia importante la collaborazione tra istituzioni e enti gestori per garantire la cura e la valorizzazione del nostro patrimonio naturalistico”.

Christian Mulas
Presidente Commissione Ambiente, Area Marina Protetta e Parco di Porto Conte
Comune di Alghero

Olbia va avanti, “60 stalli per camper e 5 grandi isole ecologiche itineranti”

OLBIA – Mentre ad Alghero la questione dei camper pare, da anni, una questione difficilmente definibile, e nei contorni più critici, irrisolvibile, a Olbia nella giornata di ieri sono state presentate le soluzioni. Il tema, in questi giorni, è stato al centro del dibattito locale in seno all’Amministrazione Cacciotto, in particolare in commissione e consiglio. Nel capoluogo della Gallura le parole hanno lasciato spazio ai fatti. E, all’interno di un piano di maggiore attenzione a decoro, pulizia e igiene urbana, sono stati inaugurati 60 stalli per i camper.

Più grandi 4 volte quelli delle auto, con sosta libera e a pagamento, con parcometri di ultima generazione e tariffe da 1,50 euro per sosta oraria, fino alle 10 ore, dopo le quali si pagheranno 15 euro per l’intera giornata. “L’area è pulita e le verrà data adeguata pubblicità, ma è un’area di sosta e non per scaricare i rifiuti – spiega il sindaco -. Saremo severissimi e sanzioneremo i camper che sosteranno in altre aree della città. Non è un’area di servizio e qui non si fa il conferimento dei rifiuti solidi urbani, e per i reflui ci sono tante altre zone del territorio che fanno questi servizi. Qui siamo in una zona viva della città, con centri commerciali. Abbiamo inaugurato una nuova linea degli autobus dell’Aspo che consentirà a chi scende dal camper in sosta di potersi spostare in tutta la città. Ma noi vigileremo sul rispetto delle regole, e non tollereremo che si scarichi spazzatura o si sosti in altre zone di Olbia”.

Non solo. Riguardo la raccolta dei rifiuti, Olbia punta, senza troppi giri, sui centri mobili di raccolta dei rifiuti. “Stiamo realizzando e vedranno la luce entro il mese di giugno cinque sistemi di raccolta con centri ambientali mobili, sul modello di quello utilizzato l’estate scorsa a Olbia Mare, solo che il servizio si interrompe a mezzanotte e riprenderà alle 6 del mattino – rivela Settimo Nizzi –. Abbiamo appurato che durante la notte si conferiscono pochissimi rifiuti, ma il servizio andrà avanti anche oltre l’estate fino a fine anno. Tutto sarà videosorvegliato e vigileremo con cura. Saranno cinque zone e stiamo verificando l’utilizzo dei sistemi, in più ci saranno degli scarrabili previsti dalla De Vizia. Copriremo Porto Rotondo, San Pantaleo e Sa Marinedda e in altre aree periferiche della città in modo da poter dare a tutti la possibilità di conferire”.

Rifiuti, avvio della stagione “calda”: istanze dell’agro e immediati interventi

ALGHERO – Come sempre l’avvio della stagione “calda” comporta difficoltà nel servizio di igiene urbana. Ciò si acuisce quando, come sta accadendo ora, si vive un periodo di transizione tra una gestione e l’altra. Il nuovo capitolato è, di fatto, pronto, ma fino a fine anno il servizio sarà, da contratto, garantito da Ciclat.

Le criticità di queste settimane hanno riguardato maggiormente l’agro, ma dopo alcune segnalazioni dei comitati e consorzi delle strade vicinali, le proposte sono state raccolte dall’assessorato guidato da Raniero Selva e questo anche grazie ad un percorso di ascolto attuato dallo stesso delegato all’Ambiente insieme al presidente del Consiglio Pirisi e il presidente della commissione competente Mulas.

In particolare è stata accolta la proposta di rendere possibile il conferimento di tutte le frazioni tre volte a settimana, almeno a Sant’Anna, dove, così come in altre zone, vedi Valverde e Sa Segada, il personale dell’azienda è intervenuto nell’immediato per sistemare alcuni disservizi e nello specifico ritirare l’immondizia e ripulire l’area.

Certo, come detto dagli amministratori, occorre più collaborazione tra cittadini e impresa incaricata, ma è altrettanto vero che nella gestione del servizio pesano diverse migliaia di utenze non regolari in particolare nell’ambito della ricettività, un problema che deve essere affrontato e, si spera risolto, da anni.

Rifiuti, Mulas e Pirisi alla Lega: “Affermazioni non vere e inutili allarmismi”

ALGHERO – “In merito all’articolo pubblicato oggi da AlgheroNews (nota stampa diffusa dalla Lega ndr), relativo alla gestione dei rifiuti solidi urbani nelle borgate e alle critiche sollevate da esponenti della Lega, intervengono il Presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas e il Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi, per fare chiarezza e rassicurare la cittadinanza.

«Ci dispiace constatare che le claudicanti affermazioni della Lega non sono veritiere e rischiano solo di creare confusione e allarme ingiustificato tra i cittadini», afferma Christian Mulas.
«Le isole ecologiche temporanee attivate nelle borgate rappresentano una soluzione transitoria, autorizzata e controllata, che consente di garantire un servizio dignitoso anche nelle zone più periferiche, in attesa dell’attivazione del nuovo appalto per il porta a porta. Non si tratta di discariche improvvisate, ma di aree presidiate, regolarmente sanificate (come dimostrano anche le immagini odierne) e monitorate da operatori qualificati».

Anche il Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi sottolinea l’importanza del contesto:
«Queste isole ecologiche hanno carattere itinerante e temporaneo e saranno progressivamente rimosse non appena entrerà in funzione il nuovo sistema di raccolta porta a porta, esteso anche alle borgate. È un passaggio fondamentale per raggiungere – e superare – l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata sull’intero territorio comunale, un traguardo prioritario per questa amministrazione».

Il percorso verso una gestione più virtuosa dei rifiuti sarà affiancato da un’intensificazione dei controlli:
«A breve – annunciano Mulas e Pirisi – sarà potenziato il sistema di vigilanza grazie al supporto della Polizia Barracellare, della Polizia Locale e del personale della ditta Ciclat, non solo per far rispettare le regole, ma anche per affiancare i cittadini, fornendo supporto e orientamento verso una raccolta differenziata corretta e consapevole».

I due rappresentanti istituzionali concludono con un appello al senso di responsabilità collettiva:
«Evitiamo allarmismi inutili basati su immagini non aggiornate e polemiche sterili. In questa fase delicata è fondamentale il contributo di tutti: cittadini, operatori, amministratori e forze dell’ordine. Solo con il lavoro condiviso possiamo costruire un’Alghero più pulita, sostenibile e rispettosa dell’ambiente”

Christian Mulas – Presidente Commissione Ambiente
Mimmo Pirisi – Presidente del Consiglio Comunale

Sviluppo Sostenibile, Alghero col Ceas del Parco di Porto Conte in prima linea

ALGHERO – Alghero, con il CEAS Porto Conte, attiva per lo “Sviluppo Sostenibile Sardegna 2030”. Grazie all’adesione al Festival che prende forma ogni anno attraverso un ricco calendario di eventi e appuntamenti. Prosegue, con grande interesse e partecipazione, il “Festival per lo Sviluppo Sostenibile Sardegna 2030”. Anche quest’anno il CEAS Porto Conte aderisce al format con un fitto programma di attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale, già avviato lo scorso 8 Maggio.

Il Festival inserito, nell’ambito della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, ha dato il via, dal 1 maggio, ad un ricco calendario di laboratori, percorsi esperienziali ed eventi che coinvolgono moltissimi attori impegnati a costruire “Sardegna2030”. Sono 3 le iniziative che il CEAS del Parco di Porto Conte sta portando avanti, coinvolgendo gli studenti delle Scuole, dai più grandi ai più piccoli:

“Sardegna 2030 – È tutto molto vicino!”: rivolto alle Scuole dell’infanzia, è finalizzato a scoprire, attraverso attività ludiche, il territorio protetto, i suoi abitanti, gli ospiti indesiderati, gli intrusi pericolosi e i “fili invisibili” che collegano tutti.

“Convergenze adattive”: un percorso, inserito nel progetto “Effetto domino” finanziato dal Servizio Svasi dell’Assessorato ambiente della Regione Sardegna, rivolto alle Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado, all’Università delle Tre Età, dedicato alle trasformazioni indotte dai cambiamenti climatici sulle attività dell’uomo, sulla struttura degli ecosistemi e su specie, habitat e sulle possibili misure di adattamento individuali e collettive.

“Ben-essere con le api”: un percorso di educazione ambientale per le Scuole Primarie e Secondarie, incentrato sul ruolo delle api, quale indicatore ecologico della sostenibilità ambientale e della nostra salute, ma anche sulle piante e i fiori tanto amati dalle api.

Il “Festival per lo Sviluppo Sostenibile Sardegna2030”, che si concluderà a fine maggio, si svolge nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 promosso dall’ASVIS a livello nazionale e internazionale: una forte azione collettiva per diffondere una nuova cultura.