“Alguer Rugby attende da mesi una risposta da Cacciotto”

ALGHERO – “Sono trascorsi oltre due mesi dal nostro primo appello pubblico del 15 aprile. Non si trattava di una protesta, ma di una richiesta semplice e legittima: avere la possibilità di allenare i nostri ragazzi in sicurezza e dignità nel campo da rugby di Maria Pia. In questi mesi, purtroppo, nulla è cambiato e nessuna risposta formale è mai arrivata. Solo silenzi, rinvii e promesse disattese. Una situazione che lascia sconcertati, soprattutto considerando la semplicità della nostra richiesta: un campo dove poter svolgere con dignità e sicurezza l’attività sportiva con i nostri ragazzi.

Abbiamo visto l’Amministrazione rispondere con comunicazioni generiche, senza mai entrare nel merito del problema reale: ad Alghero oggi esistono due società di rugby, ma solo una ha accesso al campo di Maria Pia. L’altra, la nostra, è costretta ad allenare i propri atleti in condizioni non adeguate. Ci è stato detto che tutto deve avvenire secondo le regole. Lo condividiamo, anche perché il nostro sport – come tutti gli altri – si gioca rispettando le regole. Ed è proprio per questo che chiediamo trasparenza, rispetto e regole chiare per tutti.

Infatti, se è vero che per l’uso delle strutture comunali serve sia tutto in regola, siamo sicuri che oggi chi utilizza il campo di Maria Pia lo stia facendo con una concessione regolare, pagando il canone previsto e attenendosi alle direttive sull’uso di tutte le strutture presenti? E ancora: che fine ha fatto l’impegno assunto dall’Amministrazione di fare chiarezza e rimettere ordine nella gestione delle strutture sportive comunali?

Nel frattempo, anche alcuni gruppi politici hanno iniziato a occuparsi dell’argomento, sia con richieste pubbliche affidate agli organi di stampa, sia attraverso un’interrogazione specifica presentata e protocollata da un consigliere comunale il 6 maggio scorso, che è ancora senza risposta nonostante siano abbondantemente decorsi i termini previsti dal regolamento. A tutto questo si aggiunge una segnalazione, rimasta anch’essa inevasa, durante lo scorso consiglio comunale del 30 giugno. Possiamo davvero parlare di rispetto delle norme? Anche questo silenzio pesa.

Sia chiaro, non è una battaglia politica e non vogliamo che lo diventi. E sebbene non intendiamo cadere nella polemica né alimentare tensioni, non possiamo fare a meno di chiederci se dietro il perdurare di questa situazione non vi siano anche valutazioni di natura diversa. Noi ci auguriamo sinceramente che non ci siano interessi o volontà – anche solo implicite – che mirano a far trascorrere altro tempo, lasciando l’Alguer Rugby ancora una volta ai margini. Perché lo sport deve unire, non dividere. Tanto che abbiamo più volte cercato un’intesa condivisa, purtroppo senza risultato. Qualcuno se ne vorrà assumere le responsabilità?

Concludo con la richiesta di una risposta chiara, trasparente e in tempi brevi da parte del Sindaco. L’Amministrazione ha il dovere di rispondere alle esigenze delle famiglie, dei giovani, degli atleti e dei cittadini che chiedono solo di poter fare sport in modo sano, sicuro e alla pari, nel campo da Rugby di Maria Pia”.

Alessandro Pesapane, Presidente ASD Alguer Rugby 2024

Alghero, Grand Prix Corallo 2025 da applausi

ALGHERO – Si è conclusa con un bilancio decisamente positivo l’edizione 2025 del Grand Prix Corallo, che anche quest’anno si è confermato uno degli appuntamenti più attesi e rappresentativi dell’estate algherese. La suggestiva Piazza San Marco di Fertilia ha fatto da cornice a una serata memorabile, impreziosita da un parterre di ospiti di rilievo e da una partecipazione entusiasta: platea al completo e grande eco mediatica, con una forte presenza di stampa locale e nazionale. Sotto la conduzione del volto storico della TV italiana Claudio Lippi e dell’ideatore del premio Nicola Nieddu, il palco ha ospitato alcune tra le personalità più significative del mondo del cinema, della musica, della scienza, del giornalismo e dello sport, in una serata che ha saputo coniugare eleganza, emozione e spettacolarità. Simbolo della manifestazione è stato la scultura raffigurante la Dea Mater con un ramo di corallo, opera dell’artista Mario Nieddu, emblema della connessione tra cultura, identità e territorio.
Tra i protagonisti premiati di questa edizione:
• Gavino Sanna, creativo pubblicitario di fama internazionale, insignito per il suo straordinario contributo alla comunicazione;
• Tommaso Ghidini, alto dirigente dell’Agenzia Spaziale Europea, premiato per i suoi traguardi nei programmi aerospaziali più prestigiosi al mondo;
• Anna Mazzamauro, attrice tra le più amate del panorama italiano, celebrata anche per i 50 anni del primo film della saga di Fantozzi;
• Alice Maselli, giovane talento emergente del cinema;
• Silvia Mezzanotte, straordinaria interprete musicale, accolta da una meritata standing ovation;
• Veronica Voto, volto noto di Sky Tg24;
• Sabina Stilo, conduttrice di Rai Isoradio;
• Lorenzo Santamaria, celebre cantautore spagnolo, molto amato nei Paesi latinoamericani.
Il premio speciale “Vanni Sanna” è stato assegnato alla FC Alghero per il progetto “Special”, dedicato all’inclusione sportiva. Grande emozione anche per i premi speciali consegnati al presidente della FASI, Bastianino Mossa, accompagnato da rappresentanti dei circoli sardi nel mondo, e ai coniugi catalani Joan Mayoral e Rosalia Jané, affezionati visitatori di Alghero da quasi 50 anni.
Non sono mancati i momenti musicali: il palco ha vibrato grazie alle esibizioni del cantante statunitense Ronnie Jones e dell’artista algherese Aurora Bassu, che ha aperto la serata con un sentito omaggio alla città.
L’evento è stato organizzato, come di consueto, dalla ASD Valverde del presidente Costantino Marcias, quest’anno in collaborazione con il CCN di Fertilia, presieduto da Anna Sigurani. «Ringrazio l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Cacciotto, la Fondazione Alghero con il presidente Porcu e tutto il suo staff per il prezioso supporto – ha dichiarato Marcias – così come il Parco di Porto Conte, Coldiretti, e gli sponsor che hanno reso possibile questa edizione: Agenzia Valverde, Sella e Mosca, Accademia Olearia, Supermercati Coop, Ristorante Rafel, Nemea Sistemi, Gin Soero, Special Car e Vivaio Floreluna».
Il Grand Prix Corallo si conferma quindi non solo un riconoscimento di prestigio per le eccellenze nazionali e internazionali, ma anche un momento di valorizzazione identitaria e promozione culturale per il territorio algherese

Un battesimo dal sapore catalano ad Alghero: Il piccolo Alguer Miquel

ALGHERO – Questa domenica la città di Alghero è stata testimone di un evento che sottolinea i profondi legami storici e culturali che la uniscono alla Catalogna. Gerard e Mireia, una giovane coppia catalana, ha scelto questa gemma mediterranea per battezzare il loro terzo figlio, a cui hanno dato il significativo nome di “Alguer Miquel”. Il piccolo Alguer si unisce così ai suoi fratelli maggiori, Guillem di 7 anni e Mariona di 3.
La cerimonia si è svolta nella maestosa Cattedrale di Santa Maria, officiata dal parroco Don Angelo, in un’atmosfera intima ed emozionante. A rafforzare ulteriormente il legame con la terra sarda, la madrina del piccolo Alguer è stata una amica isolana, Maria Grazia. Durante il rito, la coppia ha voluto esprimere la propria devozione anche con una preghiera speciale alla Vergine di Montserrat, patrona della Catalogna, dato che nella stessa Cattedrale di Alghero è presente una Cappella dedicata alla famosa Madonna Nera “la Moreneta”.
La decisione di chiamare il bambino “Alguer” è un chiaro omaggio alla città che, nonostante la distanza geografica, mantiene viva la variante algherese del catalano e una forte identità catalana. Questa scelta è particolarmente sentita da Gerard e Mireia, che hanno visitato Alghero e la Sardegna frequentemente per le loro vacanze. L’elezione del nome Alguer è dunque legata ai numerosi bei momenti trascorsi qui, rafforzando un legame affettivo profondo con l’isola. Il nome Miquel è stato scelto non a caso: è infatti il patrono della città di Alghero, ma anche di Vic, la città di provenienza della madre.
La famiglia, residente a Vilanova i la Geltrú, una città della costa catalana vicina a Barcellona, ha così creato un ponte vivo tra la loro terra d’origine e la “piccola Barcellona” in Sardegna. Senza dubbio, il piccolo Alguer Miquel porta già nel suo nome la storia e la cultura di due luoghi, unendo tradizione, cultura condivisa e un profondo senso di appartenenza.

Curiosamente, la scelta del nome Alguer per un neonato catalano risuona con una tendenza emergente in Catalogna, spesso poco conosciuta in Sardegna. Il nome Alguer ha guadagnato una notevole sucesso negli ultimi anni, venendo eletto da un numero crescente di famiglie. Secondo i dati dell’Idescat (Istituto di Statistica della Catalogna), nel 2023 sono stati registrati 28 neonati con il nome Alguer in Catalogna. Questa cifra si inserisce in una tendenza in crescita: tra il 2020 e il 2023, un totale di 146 neonati sono stati chiamati Alguer, il che indica un aumento significativo nella popolarità recente del nome.

“Classifica Sole 24 Ore, la Todde tra gli ultimi”

CAGLIARI -La Todde quart’ultima nella classifica dei governatori delle regioni italiane è un risultato in linea con una attività di governo che s’è rivelata sciatta, priva di visione e tesa solo a rimpinguare il poltronificio. I 4 mesi di ritardo nell’approvazione della legge di stabilità, con la paralisi dei conti pubblici che ha prostrato l’economia regionale, i 178 milioni di mancette “ad personam”, le leggi sgangherate smantellate dalla Corte costituzionale, il pressapochismo nella produzione normativa relativa alle energie rinnovabili e l’abnormità delle poltrone distribuite sono solo alcuni dei motivi dello scarso gradimento dei sardi. A ciò deve sommarsi il pronunciamento del Tribunale di Cagliari, che ha certificato la violazione delle norme elettorali, che dovrebbe comportare la decadenza della Todde da Presidente. La classifica premia i governatori del centrodestra del Friuli Venezia Giulia Fedriga, del Veneto Zaia e del Piemonte Cirio che occupano le prime tre posizioni e certifica il buon governo delle regioni di centro destra. E relega la Todde al fianco del podio dei peggiori, come ampiamente previsto. L’ha dichiarato Tedde di Forza Italia

“Bene il potenziamento del Pronto Soccorso, male le passerelle”

ALGHERO – “Non bastano passerelle negli ospedali, servono risposte concrete. Accolgo con favore l’annuncio, diffuso a mezzo stampa, della Direzione ASL Sassari in merito al potenziamento del Pronto Soccorso di Alghero. È un primo segnale positivo, ma del tutto insufficiente rispetto alla complessità e alla gravità delle criticità che investono la sanità algherese.
In qualità di Presidente della Commissione Consiliare Sanità, ho ricevuto in queste ore una segnalazione diretta da parte di un operatore sanitario che descrive una situazione preoccupante all’interno del nostro presidio ospedaliero. In particolare, desta allarme la perdurante interdizione del tunnel che collega il reparto di dialisi al presidio centrale, con conseguente necessità di trasportare i pazienti spesso in condizioni fragili tramite ambulanze, o peggio, accompagnandoli a piedi lungo percorsi esterni non idonei e potenzialmente pericolosi, anche davanti alla camera mortuaria.
Mi chiedo, e chiedo alla Direzione dell’asl di Sassari: era davvero indispensabile chiudere un collegamento così strategico per realizzare spogliatoi del personale? Non era possibile individuare un’altra soluzione, meno impattante sulla sicurezza e dignità dei pazienti?
A questo si aggiunge l’ennesima denuncia di condizioni lavorative estreme, con personale ridotto al minimo tre OSS per tutto il turno e infermieri in numero sottostimato a fronte di reparti sovraccarichi. Una situazione ormai insostenibile, che mette a dura prova sia i lavoratori che la qualità dell’assistenza erogata.
Rinnovo pertanto la richiesta di un intervento urgente alla Direzione ASL di Sassari, affinché vengano adottate misure immediate per ripristinare il collegamento interno tra i reparti e potenziare in modo reale e duraturo le risorse umane in servizio.
Contestualmente, informo che convocherò a breve la Commissione Consiliare Sanità per approfondire la questione e ascoltare direttamente gli operatori coinvolti”.

Il Presidente della Commissione Consiliare Sanità
Christian Mulas

Nasce FertiliArt, grande sostegno dall’onorevole Di Nolfo

ALGHERO – Il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, ha incontrato a Fertilia i comitati, le associazioni e gli enti che hanno dato vita al progetto di valorizzazione culturale FertiliArt dedicato alla città di fondazione. Il progetto FertiliArt 2025–2050 nasce da un importante finanziamento della Regione Sardegna, fortemente voluto e dall’onorevole Di Nolfo, destinato al comune di Alghero, con l’iniziativa del Centro Commerciale Naturale Fertilia, in qualità di soggetto proponente e coordinatore, e la direzione artistica affidata all’architetto Stefano Govoni.

Alla base del progetto vi è l’intento di promuovere un percorso pluriennale di rigenerazione della borgata di Fertilia, fondato sulla creatività artistica e sulla partecipazione civica. L’obiettivo principale è attivare un processo trasformativo che renda Fertilia un laboratorio vivente di arte pubblica e un esempio replicabile di rigenerazione culturale. In quest’ottica FertiliArt si propone come progetto pilota, capace di stimolare una visione condivisa e duratura del futuro urbano e sociale del territorio.

L’incontro di mercoledì scorso, molto partecipato, ha fatto confrontare insieme all’onorevole Di Nolfo e l’amministrazione comunale, associazioni, comitati ed enti coinvolti: oltre al Centro Commerciale Naturale Fertilia, il Comitato di Quartiere “Città di Fondazione di Fertilia-Arenosu”, il Museo EGEA, il Comitato Festeggiamenti San Marco, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), l’Ente Giuliano di Sardegna (EGIS), la Fondazione Cittadellarte e l’Università di Architettura di Alghero. L’obiettivo unico è quello di lavorare insieme mettendo al servizio competenze e risorse per dare vita a qualcosa di unico.

Il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, che ha deciso di indirizzare il suo agire politico verso Fertilia, dice: «Sono estremamente orgoglioso di questo progetto che coinvolge attivamente Fertilia e i suoi vivissimi comitati: la città di fondazione deve guardare al futuro, come un albero saldo sulle proprie radici ma con le fronde che tendono al cielo per crescere sano e vigoroso. La visione condivisa è quella di una Fertilia città dell’arte, della cultura e dell’inclusione: tre capisaldi intorno ai quali si svilupperanno le azioni del progetto».

«Le radici identitarie di Fertilia sono salde e vive – spiega Di Nolfo- e c’è grande fermento culturale e artistico. Fertilia è una città di inclusione: gli algheresi, i sardi, fanno dell’accoglienza un principio saldo della propria cultura. Sono felice che FertiliArt abbia avuto il via libera da parte di tutti gli enti e comitati coinvolti».

«Ancora una volta la mia attività politica è al fianco della comunità di Fertilia, sono sicuro che lavoreremo benissimo tutti insieme per il bene di Fertilia, della comunità e tutto il territorio per crescere tutti insieme» conclude.

Tra le azioni previste vi è la realizzazione di un’installazione artistica ispirata all’opera “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, che rappresenterà un gesto simbolico fondativo per l’intero progetto. A questa si affiancano numerosi interventi in fase di definizione: opere site-specific realizzate da artisti locali, videomapping su edifici abbandonati, performance multidisciplinari, eventi artistici e culturali, esposizioni legate alla memoria della comunità, installazioni temporanee e strumenti digitali per la narrazione storica del quartiere

Grotta Verde, FDI ricorda il grande lavoro del precedente Cda del Parco

ALGHERO – “L’apertura al pubblico della Grotta Verde rappresenta una giornata storica per Alghero e per il Parco di Porto Conte. Un traguardo importante, frutto di un lungo lavoro che ha coinvolto, nel tempo, diverse amministrazioni e tanti protagonisti istituzionali.

In particolare, durante l’ultima consiliatura di centrodestra, il Consiglio di Amministrazione del Parco guidato dal presidente Raimondo Tillocca, affiancato dai consiglieri Adriano Grossi (FdI) e Lina Bardino, e sotto la direzione del direttore Mariano Mariani, ha seguito con determinazione l’iter necessario per il recupero e la futura fruizione della Grotta Verde. Un impegno condiviso e sostenuto anche dalla giunta guidata dal sindaco Mario Conoci, con il coinvolgimento degli assessori Marco Di Gangi e Alessandro Cocco, che ha accompagnato le fasi decisive del progetto, nell’ambito di una più ampia visione di valorizzazione dei beni archeologici e ambientali in funzione del riconoscimento Unesco.

Oggi, con l’apertura al pubblico, consegniamo alla comunità e ai visitatori un sito unico nel suo genere, che arricchisce la rete degli attrattori culturali e ambientali del territorio, consolidando l’identità storica e naturalistica di Alghero.

Ora sarà compito del nuovo presidente del Parco, Emiliano Orrù, al quale auguriamo buon lavoro, e dell’amministrazione comunale, di valorizzare e promuovere adeguatamente questa perla, integrandolo in modo coerente con l’offerta turistica e culturale del Parco e della città. Ora occorre rafforzare le politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, sostenendo progettualità capaci di generare sviluppo, ricerca, identità e lavoro”.

Fratelli d’Italia – Alghero

“Strade intasate e insicure, la Sardegna attende una rete ferroviaria moderna”

CAGLIARI – “Ogni estate si ripete lo stesso copione: strade intasate, ore in coda, camion e auto ovunque. E nel frattempo, i treni restano pochi, lenti, scollegati. Siamo un’isola, ma questo non può significare isolamento, non nel 2025”. A dirlo è Pier Luigi Ledda, segretario generale della Cisl sarda, che, ancora una volta, chiede con forza un cambio di passo sulla mobilità interna dell’isola. “Non è più il tempo delle analisi, dei rinvii, delle promesse. Serve un progetto concreto, serio, strutturale – afferma Ledda -, serve una ferrovia moderna, veloce, connessa. Perché senza mobilità non c’è sviluppo, senza collegamenti non c’è lavoro e senza trasporti efficienti la Sardegna resta indietro”. Uno dei nodi più critici, secondo la Cisl, riguarda l’assenza totale del trasporto merci su rotaia, che costringe tutta la logistica sarda su gomma, con pesanti ricadute sui costi per le imprese e, a cascata, per le famiglie. “Ma gli effetti – sottolinea il leader della Cisl sarda – non sono solo economici. Il traffico crescente nei centri urbani ha conseguenze dirette anche sulla salute e sulla sicurezza delle persone. Aumentano i livelli di inquinamento atmosferico e acustico, si aggravano le patologie respiratorie, peggiora la qualità della vita. E c’è un altro dato che non può più essere ignorato: il costo in termini di sicurezza.”

Una mobilità sbilanciata sul trasporto stradale comporta, per il sindacato, un numero più elevato di incidenti, più esposizione al rischio per i cittadini, per i lavoratori della logistica, dell’autotrasporto, dei servizi urbani. “Più traffico su gomma significa più incidenti, più infortuni, più costi sociali ed economici. Una rete ferroviaria efficiente, invece, è anche un investimento nella sicurezza collettiva. Per questo sollecitiamo l’avvio immediato di uno studio di fattibilità tecnico-economica – dichiara ancora Pier Luigi Ledda -, che riguardi il raddoppio della linea ferroviaria Sulcis–Cagliari–Oristano–Macomer–Sassari–Olbia; la realizzazione della tratta Abbasanta–Nuoro (per collegare finalmente il cuore della Sardegna alla rete principale); la velocizzazione dell’intera rete fino a 200–220 km/h; l’integrazione diretta con porti e aeroporti (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Elmas, Alghero); il rilancio del trasporto merci su rotaia, anche tramite intermodalità ferro-mare; un piano complessivo per fermare lo spopolamento, creare opportunità, unire territori”.

La Cisl Sarda, insieme alla Fit Cisl, chiede che il Ministero delle Infrastrutture, RFI e la Regione Sardegna si attivino senza perdere altro tempo. “Le risorse ci sono: PNRR, fondi europei, fondi di coesione, risorse ordinarie. Ora servono scelte politiche forti e una regia unitaria. Chiediamo alla Regione – conclude Ledda – di aprire un confronto vero con il Governo e con l’Europa. La Sardegna ha diritto a infrastrutture all’altezza, ha diritto a viaggiare più veloce. Ma soprattutto, ha diritto a muoversi in modo sicuro, sano, sostenibile. Non può restare ferma mentre il resto del Paese corre”.

“Finalmente apre la Grotta Verde: ora riattivare il punto bar e superare la Bolkenstein”

ALGHERO – “Verrebbe da dire: era ora. Finalmente la Grotta Verde è stata inaugurata. Il sito, di straordinario interesse storico e archeologico, andrà ad impreziosire il patrimonio culturale, naturalistico e ambientale della Riviera del Corallo. E’ nato uno dei più importanti siti di interesse culturale dell’intero bacino del Mediterraneo, futura meta di appassionati, studiosi, ricercatori e speleologi. L’ importante opera di recupero e valorizzazione era stata avviata dall’Amministrazione Tedde nel 2008, assieme alla Area Marina Protetta, allora diretta dal Dott. Russino, con un progetto basato su investimento di 1.200.000 euro provenienti da un apposito finanziamento regionale. Ma ora l’amministrazione Cacciotto deve attivarsi per evitare lo smacco della gara per l’affidamento ai privati, assieme alle Grotte di Nettuno, in forza della Direttiva Bolkestein. Per escludere l’applicazione della Direttiva Bolkestein dal futuro affidamento delle grotte (a seguito di procedura competitiva) parrebbe essere sufficiente la dichiarazione di notevole interesse pubblico del Ministero competente, previo parere della Regione, ove non fosse ancora intervenuta, ai sensi dell’articolo 138, comma 3, decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). O, in subordine, agli stessi fini potrebbe essere emanata una norma nazionale che definisca le grotte servizi d’interesse economico o non economico generale riservati a enti pubblici. Ma il Sindaco Cacciotto non deve stare alla finestra e si deve fare parte attiva, assieme ai Comuni della Città Metropolitana, per arrivare all’obbiettivo.
La Grotta Verde, assieme alle Grotte di Nettuno, costituiscono inestimabili risorse ambientali e paesaggistiche del Nord ovest dell’isola, che per la loro fragilità non possono essere gestite da imprese private alla stregua di servizi soggetti alle logiche del mercato. Lo stesso impegno, ma in tempi rapidi, il Sindaco deve mettere in campo per ottenere l’annullamento della procedura di gara indetta dalla Città Metropolitana per l’affidamento in concessione dell’immobile di Capo Caccia, già adibito a bar. La struttura deve essere affidata direttamente all’Area Marina Protetta e al Parco che debbono utilizzarla come centro di promozione del territorio e di informazione turistica, garantendo la presenza di un punto di ristoro. Se Cacciotto seguirà questo percorso, e farà questa battaglia, Forza Italia starà al suo fianco con tutta la sua classe dirigente”, Lo ha dichiarato l’esponente di Forza Italia Marco Tedde.

“Eni se va, Porto Torres e territorio traditi: subito un tavolo con Governo e Regione”

PORTO TORRES – “La fine di un’epoca e il tradimento delle promesse industriali: il disimpegno di ENI dall’area industriale di Porto Torres non è una sorpresa. È il punto d’arrivo di un lento abbandono che denunciamo da anni, mentre altri, hanno preferito prendere a schiaffi il vento, illudendosi di resuscitare un sistema industriale da 30 anni in terapia intensiva.

Chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli, sapeva e non ha agito. Ora che la bolla è scoppiata, si piange sul latte versato, ma nessuno ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità politiche.

Questa è la fine definitiva di un modello fallimentare. Un’illusione che ha ingabbiato la nostra città per decenni, impedendo di costruire un’alternativa credibile e sostenibile. Eni se ne va, e lascia dietro di sé promesse mancate, aree da bonificare, posti di lavoro perduti.

Porto Torres merita di più. Ora serve un’azione politica forte, unitaria, determinata. Serve una strategia condivisa per il rilancio vero del territorio, che parta dalle sue reali potenzialità: portualità, ambiente, turismo, innovazione.

Chiediamo alla Regione e al Governo di assumersi le proprie responsabilità e dunque di attivare un tavolo permanente per il futuro dell’area industriale.

A Eni chiediamo: il rispetto degli impegni sulle bonifiche e sulla transizione; l’avvio di un piano per la riconversione produttiva, green e ad alto valore aggiunto; un piano industriale reale e condiviso”.

Basta immobilismo. Basta sceneggiate.
È il momento della verità. E della politica vera”

Bastianino Spanu
Capogruppo PortoTorresAvanti