Usai, riesame decide. Giunta al palo

ALGHERO – Sono trascorsi 13 giorni da quella fatidica mattina che ha per sempre cambiato il volto della politica algherese e soprattutto le vite di alcuni dei protagonisti. All’alba del sabato 10 giugno i carabinieri si sono presentati nelle abitazioni dei destinatari di provvedimenti cautelari restrittivi tra cui l’arresto eccellente del vice-sindaco, e assessore della Giunta Bruno, Antonello Usai. La vicenda, oramai, è arcinota e riguarda l’assegnazione, ritenuta fuori legge da parte della dottoressa Carunchio (il Pm), dello spazio pubblico insistente nell’ex-campo di atletica di Maria Pia.

Oggi, passate quasi due settimane, ed oggi io Tribunale di Sassari dovrebbe decidere se, e come, attenuare la pena dei presunti responsabili dei reati a loro ascritti tra cui, il più grave, in capo a Usai e Mulas, ovvero “l’induzione indebita a dare o promettere utilità” la cui pena va dai 6 ai 10 anni. Fu introdotto a seguito dell’atteggiamento spesso “bordeline” degli amministratori rispetto a dirigenti e funzionari che, dopo la nota Legge Bassini, sono costretti a firmare gli atti e, dunque, ad averne diretta responsabilità.

Quanto accaduto ad Alghero ne sarebbe un chiaro esempio. Ovviamente è tutto da accertare e il processo farà il suo corso, ma quanto emerge dalle carte, e in particolare dalle intercettazioni ambientali e telefoniche, è un quadro non molto distante da quanto accaduto in altri Comuni, anche importanti, nel recente passato. Certo, le questioni in ballo sono diverse, ma il tenore dei rapporti all’interno dell’amministrazioni, tra suoi protagonisti diretti e indiretti, va a costruire un mondo piuttosto particolare e non indirizzato unicamente a bene comune, anzi.

Non c’è solo Usai coinvolto e questo lo sanno tutti, gli inquirenti in primis. Come riportato anche dalla Nuova, anche se è tutto da accertare, anche altri rappresentanti istituzionali erano a conoscenza del “regalo di Maria Pia”. Ma, come detto, ed è giusto ribadirlo, i processi sommari, tanto meno quelli mediatici, non conducono a niente, d’altra parte una classe politica seria e matura vedendo e, soprattutto, leggendo quanto accaduto, si sarebbe subito messa da parte anche per restituire dignità alla propria persona e alle proprie famiglie visto il quadro torbido che viene fuori da questa vicenda. E non è l’unica.

Intanto, come detto, è possibile che dai prossimi giorni Antonello Usai possa non essere più agli arresti domiciliari visto che non sussisterebbero (anche se l’impianto generale dell’accuda è molto grave) le situazioni che possano perpetrare tale misura (fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato). Mentre a livello politico, per adesso l’Udc (rappresentata in Consiglio da Alessandro Loi e Donatella Marino), ha detto di voler attendere qualche giorno e restare in maggioranza, anche se no andrà ad esprimere alcun altro assessore. Restano, così, ancora scoperte deleghe fondamentali come Urbanistica, Sport senza dimenticare l’assenza, da oltre due mesi, di un assessore al Turismo, Cultura e Pubblica Istruzione.

Nella foto il Tribunale di Sassari

S.I.