Turismo, Azione Alghero: anno zero

ALGHERO – “L’ospite è sacro. E il turista, ospite pagante, lo è anche di più soprattutto per una città come Alghero che nel turismo ripone tante speranze per arginare la forte disoccupazione che affligge la sua popolazione”. Azione Alghero, associazione politica algherese interviene sul dibattito della tassa di soggiorno e in generale sulla gestione del comparto ricettivo.

Per l’associazione sul tema “poco e male si è fatto con iniziative frettolose e, da quanto emerge negli ultimi giorni, neppure condivise all’interno della compagine che governa la città, di certo non concordate con gli operatori del settore e mal elaborate. La tassa di soggiorno che da quest’anno grava sui turisti appare un balzello vuoto di significato e anche, per certi versi, ingannevoleLe città che applicano la tassa di soggiorno la giustificano con i maggiori costi di manutenzione che l’afflusso turistico comporta. Ma quale manutenzione è stata fatta ad Alghero? La città, dal centro alla periferia, è sporca e trascurata, per i residenti e per i turisti, tutto l’anno. Così come lo è stato il mare, tra le principali attrattive del territorio. E’ stato difficile per gli imprenditori turistici algheresi, che comunque già pagano le loro tasse per la città, chiedere ai loro clienti la tassa di soggiorno giustificandola come un contributo per il decoro quando divieti di balneazione sorgevano di continuo sulle spiagge e sporcizia e degrado erano ovunque. I turisti che hanno pagato quest’anno la tassa di soggiorno si saranno chiesti: “ma quale decoro?”.

“Forse andrà meglio a quelli del prossimo anno che, grazie agli introiti della tassa di soggiorno 2015, potranno avere una città più pulita. Ma non è certo che sia così perché la destinazione dei ricavi della tassa di soggiorno non appare affatto chiara. E anche questo la dice lunga sulla programmazione, o meglio sulla assenza di programmazione, in un settore, quello turistico, che dovrebbe essere trainante per il territorio. Altri ostacoli al lavoro degli operatori del settore sono stati posti da chi amministra la città con la riorganizzazione, anche questa frettolosa e mal calibrata, della concessione degli spazi pubblici. Chi mette le regole e anche stringenti, deve essere in grado di gestire la situazione con apparati pronti a recepire il cambiamento e snelli nell’eseguire le pratiche, visto che si ha a che fare con il lavoro e quindi con la vita di tante persone e famiglie”.

“Le regole poi devono essere uguali per tutti ed invece controlli pressoché nulli hanno permesso il proliferare del commercio abusivo tanto da impedire il passaggio delle persone in quel prezioso suolo pubblico che tanto si sarebbe voluto tutelare. Da un canto si restringono i posti per gli operatori economici in regola, dall’altro si tollera chi in regola non è. I distinguo di questi giorni di una consistente parte della maggioranza proprio su questi temi fanno ben sperare in prese di posizione e in scelte più chiare, più equilibrate, più giuste per Alghero, per chi ci vive e anche per chi sceglie di soggiornarvi.