Tedde (escluso dalla Giunta): “Non ho capito la scelta di Solinas”

ALGHERO – L’agognato “rimpasto” non è stato sufficiente, com’era lecito attendersi, a placare le diffuse fibrillazioni nelle forze politiche che governano la Regione. Anzi, se possibile, sono aumentate. D’altra parte, manca un anno alla definizione delle liste, alleanze e dunque del voto. Anzi dei voti: regionali, comunali ed europee. Un trittico, nel periodo più difficile e particolare, dal dopo guerra ad oggi, che potrà riservare diverse sorprese. Ma, sebbene la campagna elettorale sia partita, è ancora presto per commentare eventuali esisti.

A tenere movimentato lo scenario politico isolano sono le parole dell’ex-Ministro Beppe Pisanu che, sulla Nuova Sardegna, negli scorsi giorni ha fatto un’analisi sia a livello locale che nazionale non risparmiando critiche sulle questioni irrisolte che devono ancora essere affrontate e che, mancando solo un anno, necessità di una corsa contro il tempo, forse neanche possibile. E, sulla stessa lunghezza d’onda, ritorna anche l’ex-Sindaco di Alghero, consigliere regionale di Forza Italia e, con risultato negativo, candidato a far parte della “Solinas bis”. Una bocciatura, per uno dei leader del Nord-Ovest, che non è andata giù.

“Io credo – commenta Tedde – che le parole di Pisanu rappresentino perfettamente quella che è la situazione politica regionale Dall’alto della sua esperienza e saggezza ha reso a noi sardi una fotografia di ciò che sta accadendo in Italia e in Sardegna. Occorre una svolta vera, pesante, cattiva, arrogante per dare risposte ai sardi su agricoltura, urbanistica, sanità e trasporti”. E ancora l’ex-sindaco che invita i Governatore Solinas “a usare la bacchetta da direttore per amalgamare la squadra, altrimenti è inutile avere assessori di livello”. Ed infine un commento sulla mancata accettazione del suo nome, o di una sostituta del territorio (Giovanna Caria) per ricoprire il ruolo di assessore. “Non è stata una delusione ma una scelta che non ho capito. Prima o poi qualcuno mi spiegherà perché il rispetto delle quote rosa debba essere in carico al mio partito e non al Psd’Az. Io comunque sono sereno, faccio quello che fa un consigliere, in aula sarò la sentinella vigile della attuazione dei punti programmatici, anche nei confronti degli assessori di Forza Italia”. Parole piuttosto lapidarie che non possono non essere considerate anche un “avviso ai naviganti” rispetto a quello che si mormora in città da giorni ovvero di un abbandono in massa di Forza Italia.