Tavolini, oltre il danno la beffa

ALGHERO – Algheresi cornuti e mazziati. Nonostante negli ultimi anni il mantra del Comune sia quello di lamentare l’assenza di liquidità nelle casse comunali, accade poi che a seguito, ad esempio, delle azioni attuate rispetto ai Suoli Pubblici sono stati messi in moto degli iter giudiziari che spesso hanno dato torto all’ente con sede a Sant’Anna. Come accaduto per il Milese. Forse uno dei simboli e vittime maggiori (come che il ristorante O’ Neil e anche altri) della cosi detta “Guerra ai tavolini” (derivante dal nuovo Regolamento dei Suoli Pubblici) che alla fine ha prodotto delle sentenze che danno ragione all’attività privata la quale non solo ha incassato tale giudizio ma, restando a quanto annunciato a suo tempo dall’avvocato Stefano Carboni, ha denunciato il sindaco e il dirigente competente.

Al netto di queste scelte del privato, resta il fatto che la decisione dell’amministrazione comunale, supportata da atti redatti e approvati grazie a suoi stessi input politici, ha portato il Comune, dunque gli algheresi, a subire i costi processuali visto il mancato riconoscimento delle sue ragioni a favore dell’azienda oggetto dell’intervento restrittivo legato al posizionamento di sedie, tavolini e gazebo. Oltre 3.000 euro, come da parcella dell’avvocato difensore della parte pubblica, che si aggiungono al risarcimento chiesto dall’attività e soprattutto ai danni di immagine subiti dalla Riviera del Corallo che, nell’immaginario comune, soprattutto negli ultimi anni, è passato da essere punto di riferimento della “movida” e in particolare dell’intrattenimento notturno e diurno e in generale da luogo della spensierettezza e svago, anche con appuntamenti di alto livello culturale, al comune dei divieti e dei controlli serrati. Ovvero l’esatto opposto di quanto insegnano le regole basilari per realizzare idonee politiche turistiche. Altro che Ryanair.

Ma, come detto, oltre questo “mood” gli algheresi, e anche tutti coloro che amano Alghero, vedono pure subire gli esborsi dalle casse comunali causati dalla sconfitta rispetto ad azioni giudiziarie che, come nel caso del Milese, avrebbero dovuto vedere, invece, premiare l’attività e gli imprenditori come modello di promozione turistica del territorio. Come narra la “strada”: ha contribuito più il Milese (cosi come altre attività e iniziative private) a far conoscere Alghero che le tante chiacchiere e azioni fumose del Palazzo.

Nella foto la piazzetta che ospita anche il Milese

S.I.

Determinazione N. 2235 del 26/10/2016, N. Sett. 288 /DSEG del 26/10/2016
Oggetto: Bar Focacceria Il Milese Alghero. Ricorso Tar Sardegna. Liquidazione. Il Dirigente
Richiamata la Delibera di Giunta Comunale n. 192/2016, di presa d’atto di conferimento di incarico di rappresentanza in giudizio di questa Amministrazione in capo all’Avv. Fabio Calvi, con studio in Ossi, nell’ambito del Procedimento RG 533/2016 Bar Focacceria Milese di Fiori Sonya c/ Comune di Alghero (Ricorso T.A.R. Sardegna), e di assunzione di corrispondente impegno di spesa di € 3.500,00 – Delibera di G.C. n. 192/2016 – Determinazione n.1138/2016. Imp.1905/2016 – cod.1941/2016 sul cdb 01111.03 0010304002 – Cdc 75; Vista la fattura in formato elettronico n° Fattura n. 8 del 20/09/2016 per € 3.111,60 non soggetta a ritenuta d’acconto ex art.1 c.67, L.190/2014, rimessa dal citato Professionista in relazione al Procedimento sopra emarginato; Effettuato, ai sensi dell’art. 184, comma 2, D.Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii., il riscontro sulla regolarità delle prestazioni e verificati gli adempimenti e le modalità di cui all’art. 3 della Legge 13.08.2010 n.136, in merito all’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari; Dato atto – ai sensi e per gli effetti dell’art. 163 T.U.EE.LL., come odiernamente vigente a seguito delle modifiche apportate con D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. – che le spese in trattazione non sono suscettive di pagamento frazionato, siccome correlate a prestazione di attività defensionale;
Ai sensi degli artt. 184 del Decreto Legislativo n. 267/2000 e ss.mm.ii. Liquida a favore dell’Avv. Fabio Calvi, con studio in Ossi, la complessiva somma di € 3.111,60 come da fattura a saldo in formato elettronico n° Fattura n. 8 del 20.09.2016, rimessa dal citato Professionista in relazione al Procedimento RG 533/2016 Ricorso T.A.R. Sardegna; dando atto che detta spesa deve essere imputata a valere sull’Imp. 1905/2016 – cod.1941/2016 sul
cdb 01111.03 0010304002 – Cdc 75 e Determinazione n. 1138/2016. E contestualmente, per le finalità descritte Autorizza il Servizio di Ragioneria disporre il pagamento dell’importo descritto secondo le modalità di accredito individuate dal beneficiario in calce ai documenti contabili di cui si dispone il pagamento; dando atto che la relativa spesa è stata regolarmente impegnata secondo le modalità di cui al punto che precede.
Il Dirigente Luca Canessa