Stop 4 corsie dal 2015, colpa del PPR

ALGHERO – Come si usa dire: la conoscenza rende liberi. Status che vale per tutto nella vita ancora di più per chi rappresenta cittadini e settori della società. Certo, spesso, visti i mezzi a disposizione, non è sempre facile risalire alla verità dei fatti, ma non è impossibile. Cosi come per la vicenda della “Quattro corsie” tra Alghero e Sassari. Opera attesa da quasi un decennio che vede il paradosso di vedere non realizzato proprio il Primo lotto mentre da Olmedo in avanti si può tranquillamente utilizzare l’arteria più ampia. Quasi come Alghero fosse (e forse lo sta diventando) un centro periferico che non deve essere troppo frequentato.

Dalla documentazione dell’Anas, titolare del progetto, emerge tutta la verità e niente altro che verità. Basta perdere qualche minuto ed avere la pazienza di documentarsi. La prima notizia è che lo stop al progetto non è certo di questi giorni ma proviene da lontano almeno dal 2015 quando arriva, in particolare in data 25 agosto, il parere sfavorevole da parte della conferenza di servizi convocata a facente capo al Ministero dell’Ambiente e Beni Culturali.

Inoltre, altra esclusiva di Algheronews, oltre che la pubblicazione dell’intera documentazione, il responsabile del progetto Carlo di Gianfrancesco, sentito oggi pomeriggio al telefono, ha detto che “la settimana scorsa si è svolta la riunione alla presenza del Sindaco, responsabili dei Ministeri, Anas e altri enti, ma non c’è stato alcun esito ufficiale e definitivo e non paiono essere comparse alcune problematiche”. Poche parole, ma che fanno ulteriore chiarezza sulla vicenda che, solo ad Alghero e in questa strana fase sociale e politica, potevano trasformarsi a metà tra un giallo e una mirata azione di propaganda elettorale. Certo il fatto che confermi che non ci siano problemi non deve far esultare gli amanti di Alghero, perchè probabilmente vuole dire che è tutto confermato quanto detto fino ad oggi ovvero che il progetto potrebbe farsi ma non con quattro corsie. Ma, ancora c’è tempo, per la decisione finale che sarà entro l’anno.

La commissione, riunitasi, per la seconda volta nell’aprile del 2018, dice quello che alcuni sapevano ma non tutti che tra l’altro in queste ore hanno firmato documenti a sostegno di eventuali iniziative senza probabilmente conoscere la situazione. L’organismo composto dagli architetti Francesca Soro Pirtro Aebischer, dott.ssa Anna Cacciuni e per l’Anas dagli architetti Barbara Banchini, Giovanni Magarò e ingegner Fabrizio Arciuòi, spiega in cinque punti, tra cui alcuni passaggi epifanici, ciò che spiega tutto al meglio. “I contenuti del parere del Ctvc n-1912 del 6 novembre 2015, esitato con parere negativo, restano validi e avrebbero dovuto essere la base della redazione del nuovo progetto definitivo con i dovuti approfondimenti progettuali al fine di ridurre il più possibile le criticità ambientali ivi illustrate”.

Ma soprattutto, nella cronistoria riportato sempre tra gli allegati del progetto targato Anas, dopo avere indicato altre criticità utili a supportare la tesi della non necessità della quattro corsie, aggiunge, “si evidenziano i più recenti passaggi amministrativi che hanno portato all’aggiornamento del progetto definitivo oggetto della presente relazione. In data 17/07/2015, Anas ha presentato l’istanza con la quale richiedeva l’approvazione al Cipe e la compatibilità ambientale presso il Ministero dell’Ambiente per il Progetto Definitivo, comprensivo di Sia, della Ss 291 “della Nurra” – Lotto 1 da Alghero ad Olmedo, in località bivio cantoniera Rudas (protocollo 20 luglio 2015).

Ed ecco il punto focale che mette in evidenza come lo stop, già dal 2015, arriva dal PPR. “Nell’ambito di tale procedure, in data 25 agosto 2015, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti convocava la conferenza di Servizi. Nell’ambito di detta Conferenza di Servizi, la soluzione progettuale del Lotto 1 ha ricevuto parere sfavorevole da parte del Ministero dell’Ambiente e da quello dei Beni Culturali perché ritenuto eccessivamente impattante sotto gli aspetti ambientali e paesaggistici oltre che incompatibile con le norme del Piano Paesaggistico regionale”.

Da evidenziare che la prima Via (ovvero conferenza per la valutazione impatto ambientale) è stata fatta nel 2003, quando ancora non c’era il Ppr (entrato in vigore nel 2008). Dunque se non si fossero fatti più cambiamenti con dunque la necessità di un nuovo passaggio ministeriale nel 2015, si sarebbe proceduti considerando il primo Via e dunque con un progetto “vecchio” e non “nuovo” che dunque ricade nelle maglie del famigerato atto soriano.

“A seguito di quanto evidenziato, il Dipe (con nota del 2016), ha ritenuto di rinviare a nuova istruttoria, senza dar luogo a delibera, il progetto denominato Ss 291 della Nurra – Lotto 1 da Alghero ad Olmedo, in località bivio cantoniera Rudas, predisponendo di aggiornare ed integrare il progetto con alcune prescrizioni e includendo anche la realizzazione del Lotto 4 di collegamento è stata avviata di nuovo la procedura di Via su un nuova configurazione progettuale comprendente il Lotto 1 e il Lotto 4”.

“Ad oggi tuttavia l’iter non autorizzativo non si è ancora concluso, in quanto a seguito della presenza del nuovo progetto definitivo, il Ministero con nota n.1783 del 11/05/2018 (allegata al presente documento) ha richiesto alcune integrazioni, rilevando il mancato accoglimento delle prescrizioni a suo tempo formulate nel parere del 2015, segnalando il perdurare dell’impatto ambientale dell’intervento causa delle scelte progettuali effettuate”. E ancora. “Alla luce di quanto evidenziato, si rende pertanto necessario sviluppare la documentazione integrativa al fine di ottemperare alle richieste formulate dal Ministero all’Ambiente con la suddetta nota, al fine completare la valutazione di impatto ambientale.” Viene di fatto evidenziato, che nonostante le segnalazioni del 2015 il progetto è ancora ricadente nelle maglie del Ppr di Soru. Ciò che ribadito, tra l’altro, al primo punto della relazione della commissione che recita: “il Ppr non prevede la realizzazione di strade a quattro corsie nella fascia costiera”(art. 20).

Dunque, emerge in maniera cristallina che gli impedimenti, nonostante la nuova documentazione prodotta dalla Regione, tra l’altro guidata dalla stessa coalizione che lo ha voluto e votato (Centrosinistra), derivano dalla presenza del Piano Paesaggistico. Uno stop che parte da lontano, almeno dal 2015, a seguito del primo esame dei Ministeri, diniego poi ribadito nel maggio di quest’anno e poi ancora emersa delle indiscrezioni di questi giorni a seguito dalla riunione non formale svoltasi a Roma in vista della definitiva commissione della Via che si terrà entro l’anno vista la scadenza delle ultime osservazioni in data 6 dicembre. Ma, come detto nella relazione dei Ministeri all’Anas, se non verranno realizzate le varie modifiche, tra cui la creazione della strada da quattro a due corsie il progetto non passerà. Adesso, con queste carte, è facile che cittadini, politici, rappresentanze di categoria e chiunque possano apprendere la verità e dunque non avere più alibi per eventuali cadute, volontarie o meno, in trappole propagandistiche. E dunque, come detto in questi giorni, senza modificare il PPR (passaggio che si poteva fare anche in queste settimane, almeno l’articolo 20), e con la prossima consiliatura regionale finalmente abolirlo, sarà impossibile garantire sviluppo e crescita alla Sardegna e dunque anche ad Alghero.

Nella foto il documento dell’Anas con relazione dei Ministeri

S.I.

ECCO LA RELAZIONE DELL’ANAS SUL PROGETTO CON LO STOP CHE RISALE AL 2015:
19-10-relazione-illustrativa (1)