Porto Torres in coma, usare subito l’avanzo in Comune

PORTO TORRES – “La situazione è pesante, Porto Torres è in ginocchio e siamo veramente preoccupati di quello che vedremo alla fine dell’emergenza sanitaria. Porto Torres  vive di turismo,di servizi, di portualità e ci vorranno mesi per riprenderci. Le perdite sono enormi, e il fatturato di alcune attività è andato a zero .

E’ arrivato il momento di agire con un forte segnale politico alla nostra comunità.

Per questo, con questo documento chiediamo all’Amministrazione Grillina di utilizzare immediatamente l’avanzo di amministrazione dell’esercizio di bilancio contabile 2019 (noi diciamo risparmi della comunità da mettere al servizio del bene comune). Si pensi che la sola voce libera da qualsiasi vincolo utilizzabile subito dall’Amministrazione Comunale ammonterà a 1.700.000 euro.

Le difficoltà dei cittadini, delle famiglie, dei commercianti, degli artigiani e degli imprenditori sono di oggi e non possono attendere mesi per sapere cosa intende fare l’amministrazione con il tesoro che ha in cassa.

Non si possono anteporre ipotetici fabbisogni di bilancio comunale alle esigenze reali della nostra Comunità e non si può aspettare l’esito dei contenziosi in corso continuando ad accantonare i soldi dei cittadini mentre la città sta letteralmente collassando sotto tutti i punti di vista.

L’Amministrazione chiuderà, verosimilmente, il rendiconto di gestione (la cui scadenza è stata prorogata al 30 giugno) con una quota di avanzo libero che si aggira, come lo scorso anno, circa su euro 1.700.000,00. Si chiede di verificare l’esatta imputazione delle somme accantonate e vincolate, lo scorso anno le quote accantonate ammontavano ad euro 19.573.000,00 e quelle vincolate ad euro 6.406.000,00. Ciò al fine di verificare che non vengano sottratti fondi all’avanzo libero da destinare alla comunità cittadina gravemente provata dall’emergenza COVID-19. La Comunità deve conoscere in particolare, nel dettaglio, i criteri e le motivazioni degli accantonamenti al fondo contenzioso, ogni somma utile deve essere lasciata alla pronta liquidità da far confluire nell’avanzo libero.

L’avanzo libero che, come detto, si aggira intorno ad euro 1.700.000,00, rappresentano liquidità che l’Amministrazione può utilizzare, rispettando i vincoli imposti dall’art. Art. 187, comma 2, del Testo Unico degli Enti Locali che testualmente prevede:

La quota libera dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente, accertato ai sensi dell’art. 186 e quantificato ai sensi del comma 1, può essere utilizzato per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità: a) per la copertura dei debiti fuori bilancio; b) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art. 193 ove non possa provvedersi con mezzi ordinari; c) per il finanziamento di spese di investimento; d) per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; e) per l’estinzione anticipata dei prestiti.

Quest’anno gli Enti locali, grazie al Decreto Cura Italia, articolo 109 del D.L. n. 18/2020 stabilisce che gli enti locali, in deroga alle modalità di utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione di cui all’articolo 187, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000, ferme restando le priorità relative alla copertura dei debiti fuori bilancio e alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, possono utilizzare la quota libera dell’avanzo di amministrazione per il finanziamento di spese correnti connesse con l’emergenza COVID-19

Questo dovrebbe consentire all’Amministrazione di destinare i soldi a copertura di tutte le spese sull’emergenza COVID, pertanto, si potrà destinare a favore delle attività produttive e famiglie in difficoltà  – come spesa non ricorrente -per interventi straordinari correlati alla nota emergenza sanitaria.

Altra novità correlata al decreto Cura Italia è la possibilità di utilizzare risorse di fondi vincolati già incassati (es.lavori pubblici non eseguiti), senza autorizzazione dell’ente finanziatore, per destinarle a interventi emergenziali.

Alla luce di quanto sopra esposto chiediamo all’amministrazione, a nome dell’intera comunità  urgenti risposte a quanto segue :

  • La scadenza del rendiconto di gestione  è prevista per il 30 giugno, ma l’approvazione tempestiva consente un immediato utilizzo di tali fondi liberi, entro che data lo approvate?
  • Quali motivazioni e criteri sono stati adottati per le quote accantonate e vincolate?
  • Come intende destinare la quota di avanzo libero per supportare l’emergenza della Comunità Locale?
  • Ci sono debiti fuori Bilancio da coprire e, nel caso, è stata fatta la segnalazione alla Corte dei Conti?
  • Ci sono economie di avanzo vincolato da poter utilizzare come disposto da Decreto Cura Italia ?

E’ arrivato il momento di un forte segnale politico per dimostrare concretamente la vicinanza di chi governa alle persone che in questo momento sono in difficoltà a causa di questa crisi dovuta al Coronavirus. E’ inutile avere la cassaforte piena di soldi quando la comunità è alla fame”.

Bastianino Spanu, consigliere nazionale Partito Sardo d’Azione