Chi è il sindaco Bruno o Usai?

ALGHERO – “Molti cittadini algheresi, nell’apprendere dei vari provvedimenti di questi ultimi mesi assunti dall’amministrazione comunale, sono rimasti colpiti da un dubbio: ma chi è il sindaco di Alghero?”. Così le forze politiche Ncd, Patto Civico e Psd’Az sulla situazione politica algherese. “Numerosi sono infatti gli atti voluti, se non imposti da chi oggi ricopre la carica di vice sindaco, atti che sono sostanziali e che ricadono pesantemente sul contesto cittadino: accensione di un mutuo per quasi mezzo milione di euro per un campo di calcio già gestito da una società sportiva, bandi per assegnazione di impianti sportivi a privati a scapito di quelle associazioni che da anni vantano un impegno sociale e sportivo encomiabili, varianti al piano regolatore per Calabona e per l’agro, le assunzioni a tempo indeterminato programmate da 2018 al 2019 di ben 20 persone al Parco di Porto Conte nonchè la nomina del presidente dello stesso Parco. Questi sono alcuni eclatanti esempi delle azioni volute, se non imposte, dall’ UDC che attraverso il proprio massimo rappresentante sta svolgendo in giunta il vero e proprio ruolo di capo dell’amministrazione della città”.

“Questo aspetto si rende ancora più evidente se si guarda all’attività di colui che ha chiesto ed ottenuto il voto nel 2014 per guidare la città. Ci risulta che il sindaco ufficiale sia il dott. Mario Bruno, eletto nel 2014, come confermato dallo stesso sito del Comune di Alghero. Di fatto riscontriamo però una attività sempre più evanescente del sindaco ufficiale che sembra svolgere più il ruolo di portavoce dell’amministrazione e di addetto alle pubbliche relazioni”.

“Solo così si spiegano la vita amministrativa virtuale svolta dal dott. Bruno, per lo più su facebook, le azioni di marketing infruttuose, dalla pessima gestione dell’abbandono di Ryanair alla recente sconfitta per la città della cultura, l’incomprensibile dispendio di energie in attività tipiche delle agenzie matrimoniali; a questo proposito ci preme specificare che quando chiedevamo al dott. Bruno di mettere Alghero in rosa ci riferivamo al Giro d’Italia non ad una edizione algherese di C’è posta per te. Da ultimo il tentativo, maldestro, di far credere che con una letterina mandata a tre mesi dal suo svolgimento si potesse dirottare su Alghero l’evento del G7 sui trasporti assegnato a Cagliari”. E chiudono i tre movimenti politici. “Nel segnalare che la finale di Champions è già stata assegnata, osserviamo che ancora una volta la così detta politica dei cavalli di razza ha preso in giro i nostri cittadini, dicendo delle cose in campagna elettorale e facendo l’opposto una volta vinte le elezioni. Pensiamo che Alghero meriti ben altro”.

Nella foto Maria Grazia Salaris e Mario Conoci

S.I.