Sanità Algherese al collasso

ALGHERO – “La nostra sanità soffre e purtroppo non da oggi, i problemi arrivano da lontano, da anni di inerzia politica”, I problemi strutturali vanno risolti nell’attesa del nuovo ospedale, di cui si deve prevedere concretamente la realizzazione”,ma continuano dal Coordinamento di Noi con Alghero ”i problemi organizzativi devono essere risolti con impegno e in tempi brevi.

La RAS con la delibera n.52/28 del 23.12.2019, ha dato il via al dibattito politico che precederà, auspichiamo in tempi rapidi, con l’approvazione del disegno di legge di “Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogando la legge regionale 27 luglio 2016, n. 17 (Istituzione dell’Azienda per la tutela della salute (ATS) e disposizioni di adeguamento dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale e modificando la legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna e abrogando della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5) e alla legge regionale 17 novembre 2014, n. 23 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale) e di ulteriori norme di settore”.

Oltre all’Azienda Regionale della Salute (Ares), il nuovo assetto del sistema sanitario dell’Isola sarà strutturato in otto Aziende socio sanitarie locali (Asl), due Aziende ospedaliere universitarie (Aou Cagliari e Sassari), l’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione “G. Brotzu” (ARNAS) e l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza (Areus). Cambierà anche il meccanismo di selezione dei manager. Per razionalizzare la scelta e la selezione degli esperti che dovranno gestire le aziende sanitarie sarde, il disegno di legge istituisce appositi elenchi regionali degli idonei alle cariche di vertice.

Il Piano parte dalle priorità, gli obiettivi di salute che maggiormente attendono risposte. Vengono indicati gli indirizzi di contrasto alle malattie ad alta specificità (diabete, malattie rare, sclerosi multipla, talassemia), a patologie di particolare rilevanza sociale (demenze, malattia di Alzheimer, malattie reumatiche, malattie endocrine, nefropatie, celiachia, epilessia, obesità), alle patologie con maggiore incidenza epidemiologica (malattie cardiovascolari, l’ictus cerebrale, le malattie respiratorie, l’asma e le malattie allergiche). Per la prima volta anche la medicina del dolore viene inserita di diritto tra i temi della programmazione sanitaria, con la medicina dello sport e la salute della bocca.  

C’è poi la parte che riguarda le malattie oncologiche e la radioterapia, che prevede tra l’altro l’istituzione del registro dei tumori della Sardegna e la realizzazione della rete della radioterapia, articolata sul territorio nei centri di Cagliari, Sassari e Nuoro. Infine, nella prima parte del Piano viene ridisegnata la salute mentale in Sardegna, a partire dal Progetto strategico di salute mentale che la Regione predisporrà entro sei mesi proprio sulla base degli indirizzi indicati dal Consiglio regionale.

Nel dettaglio, nella Asl 1 verranno realizzati due nuovi ospedali: uno a Sassari ed uno ad Alghero. L’ospedale di Ozieri verrà ultimato e ammodernato, quelli di Ittiri e Thiesi diventeranno ospedali di comunità, collegati al Santissima Annunziata di Sassari, e con funzioni territoriali.

 La parola d’ordine quindi sarà “valorizzare la territorialità”, attraverso il superamento dell’attuale gestione accentrata del sistema ATS, per cui ben vengano le Asl nei territori, così da restituire alle strutture e le rispettive articolazioni territoriali il giusto ruolo, attraverso modelli di “prossimità”dell’assistenza capace di rispondere bene e subito ai bisogni della collettività.  

Dal Coordinamento della Lista Civica “Noi con Alghero” si manifesta comunque una certa preoccupazione per diversi motivi: il primo per non dimenticare quando l’ATS Sardegna Direzione ASSL di Sassari, invio a metà agosto del 2017 con protocollo 69681 , ai Direttori del P.O. di Alghero, la comunicazione ufficiale che a far data dal 1 Settembre 2017 il trasferimento di tutta l’attività di ortopedia e traumatologia presso l’Ospedale Civile di Alghero. Con questa comunicazione la Giunta di Pigliaru distrugge oltre 104 anni di storia sanitaria nel complesso dell’Ospedale Marino di Alghero, ci aveva tentato la ASL 1 a guida Giannico nel 2014 a dismettere il complesso ospedaliero e metterlo fra le strutture alienabili, cioè vendibili, anche allora vi fu la sollevazione popolare e una forte presa di posizione dell’amministrazione comunale e la decisione fu revocata ma nonostante ciò Moirano e il PD diedero il colpo mortale alla struttura Algherese.
Infatti negli ultimi 5 anni abbiamo assistito alla riduzione dei posti letto dell’ortopedia che da 58 sono passati a 21, adesso lo smantellamento e trasferimento al vecchio Ospedale Civile, di cui nulla può evocare una struttura che si rispetti, nulla può far sperare una minima parvenza di sanità o di assistenza, nulla è dedicato ma tutto è promiscuo”.Temiamo che il futuro del Marino sia poco consono all’economia sanitaria Sarda e molto “proficuo per pochi”. Insomma delle tre sale operatorie del marino, le uniche con certificazione, con questa operazione due verrebbero chiuse e solo una resterebbe funzionante per l’oculistica. Insomma con questa decisione si ritornerà indietro di 50 anni, dove le sale operatorie del civile saranno affrancate con quelle di Chirurgia per Ortopedia, dove il personale sarà promiscuo. Insomma una decisione che nulla avrebbe avutoa che vedere con un miglioramento della qualità dei servizi sanitari offerti, dove oggi il Marino è l’unico Ospedale che ha le Sale Operatorie a norma ed i requisiti per l’accreditamento, con questa decisione lo hanno distrutto.    Un fatto questo che non può passare inosservato, Alghero oggi non può permettersi un ulteriore arretramento, consapevoli che la riforma sanitaria attuata dalla Giunta Pigliaru che sta producendo solo un notevole impoverimento sui territori di strutture e di assistenza sanitaria

 L’altra preoccupazione è in ordine ai tempi di realizzazione ed attuazione del riordino del sistema, rispetto ai quali la nuova Giunta, solo in seguito all’entrata in vigore della legge, procederà alla nomina di otto commissari, ai quali sarà affidata la delega di predisporre entro il 30 settembre 2020, un piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi, redigendo uno specifico progetto di scorporo ed incorporazione delle attività da trasferire alle costituende Aziende sanitarie locali, che dovrebbero insediarsi a tutti gli effetti al 01 gennaio 2021.Condividiamo quindi il superamento dell’azienda unica regionale (ATS), tuttavia però ed in attesa che il processo di riforma si porti a compimento, le forti carenze e criticità organizzative che in tutti questi anni hanno determinato nei fatti l’impoverimento di tutto il sistema, in particolare nel Sassarese dove abbiamo e stiamo assistendo ad un progressivo depotenziamento delle strutture ospedaliere e dei servizi distrettuali, vedi il caso del presidio unico di area omogenea di  Alghero ed Ozieri, ma anche dell’Azienda ospedaliero universitaria, è necessario che l’Assessorato, in raccordo con le Direzioni delle aziende, fronteggi alcune situazioni emergenziali, in modo tale da scongiurare l’ipotesi di chiusura di servizi ed unità operative, rinforzando gli organici ridotti all’osso attraverso un piano assunzionale di personale sanitario ed amministrativo che permetta di assicurare e governare al meglio l’assistenza ospedaliera e distrettuale.  

A questo proposito chiediamo quanto segue: riapertura immediata delle Sale Operatorie del Marino mettendo da parte le beghe tra Primari e riportare dal Civile Ortopedia e Traumatologia e sala Gessi al Marino e ridare al glorioso Ospedale la funzione ospedaliera specialistica in Riabilitazione e Fisiterapia.  L’ apertura del Servizio di Medicina dello Sport che si occupa di tutelare la salute di coloro che ,a qualsiasi età, svolgono o intendono svolgere un’attività fisica e/o sportiva in forma organizzata e non, dove la prevenzione in ambito sportivo con una visione diversa dello sport può portare a risparmi incredibili.Tante le tematiche che possono essere legate al Servizio di Medicina Sportiva: Alimentazione , Prevenzione Devianze, Certificazione per le Scuole, Certificazioni Sportive per diversamente Abili. Oggi ad Alghero vengono effettuate da un unico Medico Sportivo circa 4.000 visite con un Cardiologo che ha pochissime ore a disposizione.Il trasferimento al Marino di tutte queste competenze restituirebbe all’intera collettività dell’area vasta quelle competenze di altissimo livello che hanno fatto del Marino e dei suoi operatori un polo di eccelenza per Ortopedia e traumatologia. Chiediamo all’Assessore Nieddu di mettere da parte i tentennamenti e decidere per il bene dei sardi… magari trasferendo ad altri incarichi chi pensa alla sua carriera e non al bene della collettività”.


IL Coordinamento Noi con Alghero