Riecco la “guerra ai decibel”, Alghero ancora vittima delle mancate scelte

ALGHERO – Ritorna in primo piano, come quasi ogni estate, l’irrisolta questione delle emissioni sonore. Problematica che, se possibile, si è ancora più aggrovigliata alla luce della presenza, come indicato dalla missiva che pubblichiamo integrale, di situazioni dove vige una “concorrenza sleale e violazione sistematica delle ordinanze comunali e delle norme di sicurezza costituiscono un fenomeno” che vano a a contrasto di una regolare offerta di intrattenimento.

Ma, del resto, se prima si danno le licenze, poi risulta particolare il fatto di lamentarsi della presenza di tali attività. E’ uno dei tanti paradossi che, vista l’invasione del centro storico, continua ancora oggi senza sosta. Eppure tutti parlano di tutela dell’Alguer Vella e delle sue tipicità, salvo poi ritrovare questa pregiata area della Città sempre più snaturata e non certo da qualche bar che fa “musica”, ma da esercizi che non rispettano le minime regole del decoro con situazioni più vicine ad un bazaar. Senza considerare la miriade di attività con proposte merceologiche che niente hanno a che vedere con Alghero e tanto meno con le sue peculiarità e tradizioni.

Per ritornare alle emissioni sonore e a quella che fu la movida, come detto, finchè non si creeranno i presupposti per far investire in determinate zone del territorio gli imprenditori che, coraggiosamente, vogliono comunque offrire un importante servizio, il problema resterà irrisolto. Con anche un’offerta che sarà sempre più piatta, dozzinale e che attira solo un pubblico locale e non certo “alto-spendente”.

Uno dei tratti di litorale dove far sviluppare locali con emissioni sonore per fare intrattenimento, magari anche fino a tardi, è quello che va dallo Chalet, o Hotel Oasis, fino alla rotatoria del Calich. Area in cui non ci sono troppe abitazioni vicine. Altrimenti, vista l’assurda massificazione cementizia di Alghero (ovvero la presenza di palazzi in ogni buco costruibile) non permetterà mai la diffusione di “musica” e concentrazione di persone, auto, etc. La politica, oggi come ieri (che poi gli interlocutori sono quasi sempre i medesimi), deve fare scelte. Sennò si tratta di galleggiare e portare avanti poco più che l’ordinario, oltre qualche “eventino”. In questo modo, invece di governare i processi, si è governati da essi. E questo è un problema.

“Al Sindaco del Comune di Alghero Signor Raimondo Cacciotto

Epc Al Presidente del consiglio Comunale Signor Mimmo Pirisi
All’Assessora al turismo, sviluppo economico e attività produttive Ornella Piras
Al comandante della Polizia Municipale Salvatore Masala

Oggetto: Segnalazione di emissioni sonore oltre i limiti di legge nel centro storico

Egregio Signor Sindaco, il Comitato Centro Storico di Alghero si vede costretto, per l’ennesima volta, a tornare sulla questione dell’inquinamento acustico che continua ad affliggere i residenti del centro cittadino — una problematica ormai cronica, rimasta priva di riscontro nonostante i numerosi incontri e le segnalazioni inoltrate, l’ultima delle quali risale al 14 maggio u.s.
Nonostante le rassicurazioni più volte fornite, la situazione non solo non è migliorata, ma continua a peggiorare. Serate musicali, eventi e concerti si susseguono con frequenza crescente, spesso senza soluzione di continuità, impedendo il regolare riposo dei cittadini e minando gravemente la vivibilità del quartiere.
Sono numerose le segnalazioni di cittadini esasperati che si sono rivolti alla Polizia Municipale, che tuttavia si è limitata a rispondere che le attività musicali sarebbero regolarmente autorizzate. Ci preme, pertanto, porre alcune domande precise:
Chi rilascia tali autorizzazioni?
Che tipo di autorizzazione viene rilasciata al momento che si tratta di attività accessorie?
È stato verificato, al momento del rilascio e durante gli eventi, che le emissioni sonore non superino in alcun caso i 45 decibel, come previsto dalla normativa vigente per le aree residenziali sprovviste di piano di zonizzazione acustica?
A questo proposito, si ricorda che il Comune di Alghero risulta attualmente privo di un piano di zonizzazione acustica, il che comporta l’obbligo di attenersi ai limiti minimi stabiliti dalla legge per la tutela della salute pubblica.
A supporto delle nostre preoccupazioni, richiamiamo i dati recentemente pubblicati dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, riportati dal quotidiano The Guardian. Secondo lo studio, l’esposizione prolungata a livelli di rumore superiori a quelli raccomandati dall’OMS provoca oltre 66.000 decessi ogni anno in Europa, oltre a innumerevoli casi di malattie cardiache, diabete e depressione.
Alla luce di quanto sopra, e al fine di non dover procedere tramite richiesta di accesso agli atti, chiediamo cortesemente che l’Amministrazione presti la massima attenzione alle seguenti richieste:
L’elenco delle autorizzazioni rilasciate per eventi musicali nel centro storico;
La documentazione relativa alla verifica del rispetto dei limiti acustici;
L’adozione di provvedimenti immediati per riportare la situazione entro i limiti di legge, nel rispetto dei diritti fondamentali alla salute e al riposo dei residenti.
In questo senso, il Comitato Centro Storico di Alghero condivide pienamente le preoccupazioni espresse dai rappresentanti del settore dell’intrattenimento regolare, emerse durante il recente incontro tra l’Amministrazione Comunale e i vertici dell’Associazione di categoria SILB. Come evidenziato da Confcommercio e dallo stesso Sindaco, il dilagare di attività abusive che operano in totale spregio delle regole – trasformando bar, chioschi e altri locali in vere e proprie discoteche clandestine – rappresenta un danno non solo per la quiete pubblica, ma anche per gli imprenditori onesti che investono nella legalità.
La concorrenza sleale e la violazione sistematica delle ordinanze comunali e delle norme di sicurezza costituiscono un fenomeno che va contrastato con decisione.
Riteniamo, quindi, fondamentale che venga rafforzata l’attività di controllo sul territorio, al fine di tutelare sia i cittadini sia gli operatori economici virtuosi.
Qualora la situazione dovesse persistere, il Comitato si vedrà, suo malgrado, costretto a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria, al fine di vedere riconosciuti e tutelati i diritti fondamentali dei residenti, così come già affermato da numerose pronunce giurisprudenziali, tra cui si richiama fra le altre l’ordinanza n. 18676/2024 della Corte di Cassazione”

Il Comitato Centro Storico di Alghero