Nuovo Psd’Az: Faedda segretario

ALGHERO – Ilaria Faedda è stata eletta Segretario Politico del PSd’Az di Porto Torres. Il direttivo scaturito dal Congresso cittadino, tenutosi sabato 8 aprile all’Hotel Balai, ha votato all’unanimità sia la massima carica della Sezione che il resto dei componenti l’esecutivo. Ilaria Faedda sarà affiancata da due Vicesegretarie: Sandra Fancello (con delega alla comunicazione) e Gian Franca Zanni, oltre che dal Segretario organizzativo Marco Atzori e dal Segretario amministrativo Roberto luiu. Del Direttivo eletto al Congresso fanno parte anche Bastianino Spanu, Antonio Scaramella, Claudio Ruggiu, Nicolò Pittalis, Tonino Grieco, Mauro Fancello e i Consiglieri comunali Tellini e Ligas ed i Consiglieri Nazionali Madeddu e Gaspa ne sono componenti di diritto.

“Sul piano prettamente politico assume maggiore importanza il fatto che le tre massime cariche sono tutte ricoperte da giovani e preparate donne Sardiste. Altro dato, non secondario, è che tra inuovi iscritti al Partito, tra cui due neo dirigenti, vi sono diversi Sardisti che erano candidati della lista “Porto Torres X Noi”, a dimostrazione che, chi rappresenta quel simbolo in Consiglio Comunale, lo fa esclusivamente a titolo personale, dimenticandosi totalmente di chi ha contribuito a fare la lista ed il quoziente per eleggerlo. Con il completamento degli organismi, il Partito Sardo d’Azionedi Porto Torres ha avviato una nuova stagione politica, incentratasu un reale e qualificato rinnovamento del gruppo dirigente e del proprio patrimonio di idee e progetti”.

“È dal dibattito congressuale, infatti, che sono arrivate le proposte per dotare il Partito di una moderna e corposa piattaforma programmatica. Dopo l’esperienza fallimentare dell’inadeguato governo Pentastellato, che ha prodotto solo: l’isolamento istituzionale della città, il vuoto amministrativo, l’aumento del disagio e della disperazione nei cittadini, l’aumento dell’imposizione fiscale, la fiera delle banalità, il Psd’Az si sentito in dovere di tracciare un percorso politico e programmato, intorno al quale costruire una coalizione che sappia progettare nuovo sviluppo e occupazione nel territorio. Le varie relazioni hanno dimostrato che in città è possibile la convivenza di due modelli di sviluppo complementari: quello turistico/culturale, con quello di una industria moderna ecocompatibile. Lo spartiacque naturale costituito dal porto e dalla foce del Mannu, determina il confine di due forme di economia che si possono integrare perfettamente”.

“Le aree dimesse dell’ex polo chimico, già abbondantemente infrastrutturate, con i fondali antistanti, sarebbero il sito ideale per la realizzazione di un importante bacino navale per la manutenzione e demolizione di navi di grandi dimensioni, comprese quelle della flotta della Marina Militare. Questo progetto, assieme a quello che prevede una radicale campagna di scavi archeologici, per mettere a “sistema” l’intero patrimonio culturale, possono essere i contenuti di un’intesa con il governo italiano e le multinazionali, finalizzata a determinare quelle “compensazioni” che spetterebbero a Porto Torres. La nostra città ha tutti i titoli per chiedere ciò, visto che ha sacrificato “per ragion di Stato”, per oltre un secolo l’isola dell’Asinara e messo a repentaglio le migliori aree agricole a fini industriali, per scelte calate dall’alto. Un accordo di programma che liberi risorse vere e non carta straccia come in passato, integrato nel Punto Franco, diventerebbe un attrazione formidabile per nuovi investimenti nella cantieristica navale e per il diporto tutto, fino a costituire un vero e proprio “distretto nautico”. In queste condizione non è utopia la creazione di almeno un migliaio di posti di lavoro”.

“Se si vuole acquisire una reale mentalità turistico/alberghiero, il piano di utilizzo dei litorali non può essere uno strumento sterile e scontato, piuttosto deve segnare la rivoluzione culturale in chiave turistica della città.
La costa Turritana ha una potenzialità inestimabile nell’attrarreinvestimenti di qualità nel rispetto del bene ambientale. Bisogna però creare le condizioni affinché ciò avvenga, redigendo una sorta di Master plan su zona costiera, porto e Asinara. Per favorire questo aspetto, è fondamentale la riperimetrazione del Parco Asinara e la conseguente cessione, con decreto di urgenza da parte della Regione Sardegna, di tutti gli immobili dell’Asinara al comune di Porto Torres”.

“La nostra comunità ha diversi punti di forza. Uno di questi è sicuramente l’immenso patrimonio associativo, con realtà che rasentano l’eccellenza in campo sociale, culturale e sportivo. È su questo che vanno investite risorse e sinergie. La valorizzazione delle intelligenze e delle conoscenze che hanno acquisito i nostri giovani, sono il miglior viatico per creare quella integrazione delle classi più deboli, che vanno aiutate ad uscire dalla condizione di indigenza in cui sono finite. Nelle politiche giovanili l’Amministrazione Comunale non può non ragionare assieme all’istituzione scolastica, assieme vanno redatti progetti che fermino il preoccupante e dannoso fenomeno dell’abbandono scolastico. Su ognuno di questi temi il Partito si soffermerà a ragionare, aprendosi alla società civile e professionisti del settore, con l’intento di trasformare le idee e gli studi di massima in progettazioni esecutive. Il nuovo percorso è iniziato; il rinnovato e motivato gruppo dirigente ce la metterà tutta per non deludere le aspettative di iscritti e simpatizzanti del Partito e nel provare a far sorridere la città tutta”.

Nella foto un momento del congresso del Psd’Az a Porto Torres

S.I.