Porto di Alghero, un molo chiamato desiderio

ALGHERO – Ci sono immagini che descrivono la realtà più di mille parole. E’ il caso del Porto di Alghero. O meglio, ad essere precisi, il Porto principale, perchè c’è sempre da ricordare che, tra le tante potenzialità (per alcuni ancora del tutto inespresse) ci sono anche gli approdi di Fertilia, Porto Conte e pure Tramariglio. Ma, ritornando all’infrastruttura incastonata nel centro storico della Riviera del Corallo, come detto, basta l’immagine aerea riportata in questo articolo per comprendere quanto, ancora oggi, ci sia una rotta verso una crescita immediata e certa ancora non percorsa: il, così detto, “Molo di sopraflutto”.

Una banchina di 850 metri vuota. Desolatamente vuota. Da anni, da sempre. Si sprecano le parole, gli annunci, ma, ad oggi, un tratto potenzialmente di grande valore commerciale che ancora non è “messo a regime”. Eppure, ogni anno, il Consorzio del Porto di Alghero, presieduto da Giancarlo Piras, prova, carte regolari alla mano, a proporre alla Regione una gestione di quella porzione di porto al fine di ospitare delle imbarcazioni, magari anche di maggiore stazza e valore fino addirittura agli agognati “maxi yatch”. Del resto in totale, secondo il calcolo del Consorzio, potrebbero starci fino a 300 barche (da 50 fino 150 metri). Ma, il via libera non c’è. Da Cagliari ricordano che, essendoci dei lavori in corso, non è possibile avviare una gestione di quel tratto dell’approdo.

Un vero peccato, considerando che il molo c’è, esiste ed è là. Vuoto, desolatamente vuoto. Quando invece potrebbe garantire nuovi servizi, decoro e soprattutto economie e posti di lavoro. Ma, non tutto è perduto e anzi paiono esserci all’orizzonte delle rinnovate speranze. Almeno così pare dalle notizie degli ultimi giorni che derivano dal sovralluogo dell’assessore regionale ai Lavori Pubblici Aldo Salaris, insieme al Sindaco di Alghero Mario Conoci e al Direttore Marittimo del Nord-Sardegna Giovanni Canu, dal Capo Compartimento di Porto Torres, Gabriele Peschiulli e dal comandante di Alghero Giuseppe Tomai, Autorità Marittima che, tra l’altro, ha sollecitato l’incontro.

“Attualmente il Comune di Alghero è beneficiario di un finanziamento di 3 milioni per lavori di completamento e razionalizzazione del porto, nello specifico per il completamento del banchinamento del molo di sopraflutto. “Sono però necessarie risorse aggiuntive da impiegare nel ripristino della viabilità interna al porto, a cui deve aggiungersi un intervento sull’intero impianto di illuminazione per adeguamento per la messa a norma e il banchinamento – ha spiegato l’Assessore Salaris – Le richieste sono già arrivate e ora sono in fase di valutazione per circa 1,5 milioni di euro”, così nella nota della Regione.

E ancora: “Guardando al finanziamento da 3 milioni, sono di sei tipi gli interventi per la riqualificazione e la manutenzione necessari per modernizzare il porto di Alghero”, tra cui “il banchinamento del molo di sopraflutto e dei lavori di scavo portuale per consentire l’accesso dei maxi yacht”. Notizie sicuramente positive che dimostrano l’attenzione della Regione e dell’Amministrazione Comunale (che tra l’altro è attesa la definizione del Prg del Porto), ma è importante passare, subito, dalle parole ai fatti. Altrimenti ciò che resterà sarà solo quell’immagine. Forte, limpida e rivelatrice dell’impossibilità di realizzare quanto auspicato, da tutti.