Pigliaru e Pd contro “acque pubbliche”

ROMA – “La Sardegna, come le altre Regioni, rischia un impatto negativo dalla proposta di legge sulla gestione delle acque pubbliche ora all’esame della Camera. Rinunciare al sistema pubblico costruito rischia infatti di eliminare una gestione univoca e unitaria delle acque che tutela le risorse idriche anche sul piano tariffario e sui principi di solidarietà. In sostanza, manca qualsiasi vantaggio per i cittadini”. Lo ha detto ieri a Roma Donatella Spano, assessora della Difesa dell’ambiente della Regione Sardegna e coordinatrice della Commissione Ambiente ed energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. L’assessora Spano, in audizione a Montecitorio, in Commissione Ambiente della Camera dei deputati, ha riportato il giudizio unanimemente critico di tutte le Regioni.

“La proposta di legge rischia di produrre pericolose diseconomie”, ha aggiunto. “Se infatti si parcellizzasse un servizio che per sua natura richiede una gestione industriale, si tornerebbe molto probabilmente a una situazione di inefficienza e inefficacia, con alti tassi di perdite nelle rete di distribuzione e carenza di depurazione con i conseguenti risvolti di carattere ambientale. Un passo indietro che l’Isola non deve assolutamente fare”.

Nella foto l’assessore Donatella Spano

S.I.