Piano Bonifica: urgono correzioni

ALGHERO – “Il grande fermento ed i timori che si stanno spargendo fra gli abitanti e gli agricoltori dell’area di bonifica impongono una ulteriore presa di posizione da parte nostra. L’esigenza dell’adozione urgente in Consiglio comunale del Piano di valorizzazione dell’agro si scontra con l’analisi delle tavole urbanistiche presentate nei giorni scorsi nel corso delle riunioni della commissione comunale competente”. Cosi Patto Civico Alghero, Psd’Az e Ncd sull’atteso Piano di Bonifica che nient’altro è che una variante urbanistica al Prg e dunque al Ppr di Soru. “In particolare molti produttori hanno rilevato che i propri terreni ricadono in una ampia fascia di salvaguardia indicata con la sigla H3 e, se questa indicazione dovesse essere confermata nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) in via di completamento, non avranno modo di proporre progetti legati al finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale (PSR)”.

“Condividiamo bene l’esigenza di completare l’iter di adozione in tempi celeri, stiamo infatti parlando di una opportunità molto attesa da tanti cittadini algheresi che abitano ed operano nell’area di bonifica, ci corre però l’obbligo di evidenziare che l’approvazione di una variante urbanistica di tale portata debba contenere una giusta opportunità di intervento per tutti coloro che abitano ed operano nell’area di bonifica, nessuno escluso. Questa opportunità sembra venga negata a tantissimi produttori. Infatti non è comprensibile il motivo per cui centinaia di ettari, da Fertilia a Guardia Grande, risultino inseriti in una fascia di salvaguardia totale (H3) come se insistessero sul letto di un fiume, quando invece risultano vicini a dei canali di bonifica. E’ certa infatti la presenza lungo la fascia indicata come area di salvaguardia totale di un canale di bonifica che però è identico per portata e classificazione ad altri presenti sul territorio di bonifica, ma del tutto ignorati dai pianificatori. Inoltre segnaliamo che un canale in particolare, che non è ricompreso nella fascia di salvaguardia, e risulta essere sempre attivo, anche in periodi di secca, perché raccoglie le acque del depuratore di Santa Maria La Palma”.

“Pensiamo che sia quindi opportuno che la fascia che oggi è indicata come H3 sia verificata ed corretta e posta solo se c’è l’effettivo rischio così come si è già provveduto a fare con gli altri canali simili; tra l’altro non si riesce a comprendere per quale motivazione tale fascia sia considerata in maniera così ampia, come se su questo canale dovessero eventualmente essere incanalate acque che non possano trovare sfogo in altri canali, magari ostruiti. Auspichiamo che questa segnalazione venga considerata dai consiglieri comunali, sopratutto di maggioranza, fra cui vi sono esponenti che rappresentano con competenza l’area di bonifica, e che vengano evitate ingiustizie da “ragion di stato” lasciando indietro non pochi concittadini ed imprenditori agricoli”.

Nella foto l’agro algherese

S.I.