Pesca in Amp, ancora polemiche: intervento di Pirisi

ALGHERO – “Fumata nera dal Cda del Parco, – cosi si apre il comunicato di Mimmo Pirisi del PD – la risoluzione voluta, sostenuta e votata dell’assemblea del parco non viene trasformata in atto deliberativo dal parco che scarica la responsabilità di questa decisione al ministero disattendendo l’indirizzo dell’assemblea del parco e nei fatti allontanandosi sempre di più come Cda e direzione del Parco da chi li aveva indicati per quei ruoli , ci saremo aspettati a questo punto le dimissioni di entrambi gli organismi fosse solo perché non
rapresentato più chi li ha nominati ma sicuramente le dimissioni non sono nelle corte di queste persone, aspetteremo con pazienza nuove elezioni per questo.
Per ora facciamo il punto sulla vertezza pesca nell’area marina
protetta alla luce del nulla osta rientrato dal Ministero da poche ore,
in fretta e furia la direzione del parco publica l’avviso per Ie domande
da compilare da parte dei pescatori per poter rientrare ad esercitare la
pesca nell’area marina dopo mesi di stop forzato e voluto dal management
del parco dando pochi giorni di tempo per consegnare la modulistica che
conti alla mano prima del 22 marzo non potra autorizzare nessuno quasi
un mese di ritardo bruciando di fatto un mese di pesca per pescatori
nell’Amp, procedura che poteva essere anticipata se la direzione del
parco avesse fatta partire prima la procedura ma si sa che la
sensibilita’ della Direzione del parco e l’interesse per il settore non
è tra le loro priorità , inoltre non si riesce ancora a capire perché si
voglio continuare ad autorizzare solo 22 imbarcazioni scaricando anche
qui la responsabilità al ministero invece è chiaro a tutti che il numero
di barche autorizzate e stato deciso dal Cda del parco e dalla sua
Direzione sulla base di uno studio scentifico commissionato dallo stesso
parco studio che a più riprese e con forza abbiamo chiesto una
rivisitazione e modifica sia per il numero di barche e sia per il
periodo di pesca questo se si vuole dare risposte al settore pesca, per
quanto riguarda le altre scelte ci auguriamo che il Parco cambi
indirizzo e filosofia di gestione perché in questi ultimi anni si è
allontanato sempre di più dal territorio e dai settori produttivi”.

Mimmo Pirisi, capogruppo Partito Democratico