Pds molla Bruno: motivi |video

ALGHERO – Questa mattina conferenza stampa del segretario cittadino del Partito dei Sardi Gavino Tanchis. All’ordine del giorno la spiegazione delle motivazioni delle dimissioni da assessore alle Finanze, Bilancio e Patrimonio della Giunta Bruno. Colpisce subito la presenza di due sedie vuote a fianco al suo fianco. “Qui ci sarebbero dovute essere sedute le due consigliere, ma hanno fatto altre scelte che sono già state oggetto di analisi del partito e su cui ci saranno delle prese di posizione”. Quello che si sa è che Marina Millanta, forse col supporto anche di Alessandro Loi, dovrebbe a breve dimettersi per andare a fare l’assessore allo Sport (delega gestita dalla Cavazzutti), in questo modo entrerebbe in Consiglio Renato Barbieri, rappresentante di Legambiente. Mentre Elisabetta Boglioli resterebbe in Consiglio. Entrambe, dunque, ritornerebbero a far parte della lista del sindaco “Per Alghero” dopo aver militato, giusto il tempo per mantenere il posto in Aula, nel Pds. 

La scintilla che ha causato l’incendio delle dimissioni sta nella questione esplosa in questi giorni definita “cartelle pazze”. Ovvero una serie di accertamenti fiscali che hanno subito allarmato, viste le cifre e soprattutto modalità, molti imprenditori algheresi che si sono visti recapitare richieste di pagamento con cifre da capogiro. “Abbiamo fatto un lavoro che andava fatto alla luce anche di una relazione che recita di crediti di quasi 70milioni che vanta il Comune di Alghero e che la Secal non è stata in grado di riscuotere, perciò si è reso necessario esternalizzare il servizio, previo censimento sulle varie proprietà e attività”. Censimento su cui ci sono ancora dei dubbi o meglio secondo alcuni, come Udc e Forza Italia-Alghero, ci si deve rifare al regolamento comunale vigente che dice cose diverse rispetto a quelle attuate dalla Step. Particolare non di poco conto la scelte di agire in questo modo sui Tributi. “Come sanno tutti, non si muove foglia che Bruno non voglia, dunque anche su questo tema la scelta, da me proposta e condivisa, è stata fatta col via libera del Sindaco e maggioranza”. 

E infine i motivi politici che hanno portato alla rottura. “A parte la diffusa e nota mancanza di collegialità nelle scelte da parte del Sindaco, nello specifico non eravamo d’accordo nell’assegnazione del ruolo di vice- sindaco all’Esposito e poi il ruolo del segretario generale che di fatto è l’ottavo assessore della Giunta e decide dunque anche su questioni che non gli spettano”. Inoltre sempre per Tanchis resta l’amaro in bocca “di non aver permesso la creazione di attività lungo il litorale di San Giovanni dove era previsto il posizionamento di chioschi che invece si è arenato con una condizione generale di quel litorale precaria dal punto di vista ambientale”.

Infine, sempre il segretario cittadino e candidato alle regionali del Partito dei Sardi, davanti ad un sala gremita nella sede di via Palomba, ha ricordato che “chi mantiene in piedi l’attuale schema governativo locale non potrà far parte di un progetto politico in cui ci sarà anche il Pds”. Tradotto, come già emerso in questo ore, questo è un messaggio, almeno, al Partito Democratico (presente col dirigente Cici Peis) e anche ad altre forze e in particolare esponenti (alcuni con crescente malumore sulla situazione generale, come il consigliere Sartore) che ancora oggi sostengono Bruno. 

Nella foto e video il segretario cittadino del Pds Gavino Tanchis

S.I.