Parole Centrosinistra, il rimpianto degli incompresi

ALGHERO – “Si può  solo dire che quello di oggi appare più il resoconto del primo anno della Amministrazione Bruno. E del resto è del tutto plausibile questa interpretazione, dal momento che parrebbe che Bruno pensi di essere ancora Sindaco e i suoi ancora siano convinti di essere alla guida della città e di non aver capito che gli algheresi hanno archiviato senza appello quella vuota esperienza amministrativa. Dovrebbero farsene una ragione: gli algheresi non hanno sbagliato”.  Cosi da parte dell’Amministrazione Conoci riguardo la conferenza stampa di ieri del Centrosinistra riguardo il primo anno dell’attuale governo cittadino.

“L’Amministrazione  ha davvero poco tempo per le polemiche di parte. È stato assunto un impegno con gli algheresi: far ritornare Alghero ad avere quel ruolo e quella concretezza sparita negli anni della passata esperienza. Ci sono da recuperare tutti gli anni persi e lo si sta facendo lavorando ogni giorno senza sosta. Nel frattempo è stata  affrontata la peggiore crisi dal dopoguerra ad oggi ed ancora la stiamo affrontando, tutti. Nonostante questo, è stato avviato concretamente tutto ciò che era stato colpevolmente abbandonato da Bruno e i suoi. Dalla pianificazione urbanistica con il PUC, alle grandi opere, circonvallazione e casa di riposo per gli anziani, l’ex cotonificio, la strada 4 corsie Alghero/Sassari, il lavori di dragaggio del porto canale di Fertilia, il recupero del Palacongressi,  solo per citare alcuni esempi. Si è partiti da una struttura comunale devastata nel morale e nei numeri, con dipendenti che fuggivano dal Comune di Alghero”.

“Si è  passati da due a sei dirigenti, è stato  bloccato l’esodo e invertito la tendenza. Ma soprattutto è stata ridata  fiducia ed entusiasmo ai collaboratori comunali.  Ma ancora una volta i “bocciati” si ergono a professori e danno i voti, senza aver fatto nel frattempo nemmeno un briciolo di autocritica sui loro disastrosi 5 anni. Per loro, gli incompresi, ad aver sbagliato sono stati gli algheresi.  I conti si fanno alla fine del mandato,  è passato solo un anno e già si è cambiato registro. Intanto si  continua a lavorare, anche in silenzio. Ma tutti i giorni,  soprattutto, per  portare risultati concreti. Altri parlano e basta, esattamente come nei 5 anni precedenti. Ma non basta parlare per dare l’impressione di essere in movimento. Bisogna sopratutto lavorare.