Moro o Lampis? Bruno deve decidere

ALGHERO – Oramai la domanda che circola sempre di più negli ambienti politici cittadini è la seguente: ma chi glielo fa fare? Il soggetto è Mario Bruno. Mai, infatti, come questi due anni e mezzo di mandato ci sono stati così tanti problemi di carattere politico e amministrativo. Dopo l’arcinota lunga serie di problemi, alcuni anche molto gravi come le indagini sui rifiuti, Meta, Parco e barracelli, adesso riesplode in tutto il suo vigore la questione dei rapporti in maggioranza. Un fuoco che cova sotto la cenere da sempre o almeno da quando è stata creata la “coalizione-matrioska”, come aggettivata dall’assessore Antonello Usai, utile a vincere, ma non a governare per le opposte visioni sui temi centrali della vita sociale cittadina. Ed è stato proprio l’Udc, nella sua assemblea, a puntare i riflettori sul tema. [Leggi]. Ciò in linea con quanto già avanzato dal consigliere Giampietro Moro che aveva già manifestato la volontà di sostituire l’assessore Lampis.

Proposte ritenute irricevibili dal direttivo (o meglio dalla maggioranza dell’assemblea) di Sinistra Civica che, nella giornata di oggi [Leggi], ha confermato la fiducia alla Lampis e ritenuto di considerare fuori dal movimento Moro con una nota al vetriolo dove sono presenti accuse anche molto gravi dal punto di vista politico. Il consigliere, a cui abbiamo chiesto una replica, ancora non si è pronunciato, ma è lecito pensare che vada avanti per la sua strada avendo già specificato che di fatto non riconosce le prese di posizione di chi oggi rappresenterebbe Sinistra Civica di cui tra l’altro lui stesso non ha mai fatto alcuna “tessera”, neanche simbolica.

Non è chiaro cosa possa accadere. Tutto è in mano, ancora una volta, del sindaco Bruno che ovviamente non può rinunciare al voto in aula di nessuno dei suoi 12 “discepoli” altrimenti significherebbe automatico addio alla poltrona di sindaco. Dunque, salvo sorprese, l’agnello sacrificale sarà proprio la Lampis. E questo dopo che per due anni è stata difesa nel suo operato da tutta la maggioranza, comprese le scelte (giudicate da tutti negative per il comparto) del regolamento dei Suoli Pubblici. Potrebbe quasi apparire che dove aver fatto “il lavoro sporco” ora venga elegantemente (ma non troppo) accompagnata verso l’uscita. In tutto questo, come sempre, chi ne paga le consegue maggiori è la città e i suoi abitanti che vedono ancora una volta finire nel pantano politico un’amministrazione che, a parte l’ordinario (e per alcuni neanche quello), si trova oramai lontana anni luce dalla soluzione delle problematiche impellenti del territorio. E per chiudere un’altra domanda: cambierebbe veramente qualcosa nel percorso politico-amministrativo della compagine bruniana con l’avvicendamento della Lampis? Per molti, assolutamente no.

Nella foto (di Andrea Manca) Mario Bruno

S.I.