Maddalenetta libera, dossier a Roma

ALGHERO – “Il comitato spontaneo denominato “Maddalenetta di Alghero libera” è nato alla luce dei diversi divieti e limitazioni conferite da una serie di Ordinanze dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, in quanto per venti anni non sarà più fruibile lo specchio acqueo limitrofo all’isolotto della Maddalenetta per la presenza di un impianto di cozze ed ostriche. Anche nelle carte nautiche aggiornate vi sono indicate le diverse restrizioni, che sommate alle altre ordinanze sulla navigazione e balneazione, si sottrae all’uso pubblico una risorsa inestimabile. Nessuno è contro le nuove imprese imprenditoriali, ma che ci sia maggiore attenzione politica sulle scelte di pianificazione sì, specie se si parla del bene comune, dove a vantaggio di pochi si avranno effetti nefasti per la fruizione collettiva e per il comparto ricreativo balneare, sportivo, dove sono vietate e limitate una serie di attività di grande importanza sociale, economica, sportiva e culturale. Nell’area dell’impianto è severamente vietato navigare, fare surf, kite surf, vela, nuotare, fare immersioni, ancorare e sostare con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale, svolgere attività di pesca di qualunque natura, effettuare ogni ulteriore attività di superficie ovvero in immersione, etc. O per lo meno si chiede che ci sia armonia sulle diverse attività, con una gestione costiera integrata e sostenibile. Ora stiamo alle porte della stagione estiva e tali restrizioni provocheranno non pochi problemi a chi opera nel settore e ai cittadini amanti del mare. Per assurdo, se si pensa che a Genova per coniugare, natura, sport e business per un armonico sviluppo del territorio c’è un’idea innovativa per realizzare un “Reef Artificiale” ad Alghero invece, dove la natura ha donato uno spot unico nel Mediterraneo, che da anni è un richiamo per gli sportivi di tutta Europa creando un indotto fuori stagione molto interessante, non sarà più fruibile per venti anni. Oltre il comitato, anche alcune associazioni ambientaliste, come Legambiente di Alghero, richiama l’attenzione in quanto l’impianto insiste sul posidonieto protetto dalla direttiva Habiat e che per motivi di erosione costiera si potrebbero avere risultati negativi sul bilancio sedimentario della spiaggia. Anche il Senatore Andrea Delmastro Delle Vedove di Fratelli di Italia, fa una interrogazione a diversi dicasteri per conoscere quali soluzioni vi siano per non avere effetti nefasti per la fruizione collettiva e non danneggiare i comparti turistico, balneare, sportivo e ricreativo. Per informazioni si può scrivere a comitatospontaneoalghero@gmail.com e per aderire sottoscrivere la petizione on line su change.org “Maddalenetta di Alghero Libera”. 

 

Il Direttivo del comitato spontaneo

Legambiente Alghero

Dott. Roberto Barbieri