Lite su nomine: Tedde furioso

CAGLIARI – “Le dichiarazioni del nostro Capogruppo Pietro Pittalis sono pienamente condivisibili”. Così dichiara il Vicecapogruppo in relazione alla elezione del collega Locci, sempre di Forza Italia, alla vice presidenza del Consiglio Regionale, avvenuta contravvenendo alle indicazioni del gruppo consiliare di Forza Italia. “Il Gruppo -spiega Tedde- aveva discusso e deliberato di indicare un altro consigliere (lo stesso Marco Tedde). Ma la saldatura fra appartenenti a certe consorterie del sud Sardegna con alcuni esponenti del centrosinistra presso i quali è stata fatta una poco dignitosa questua hanno portato a questo risultato”.

“Ma ciò che più riteniamo grave – e che ci dispiace veramente – non è l’elezione in se, quanto il fatto che questi accordi da tardo impero pare abbiano ricevuto l’imprimatur ed il sostegno del coordinatore regionale di Forza Italia che così facendo ha spaccato il gruppo senza pensare alle delicate conseguenze. E’ evidente -chiude l’ex sindaco di Alghero- che queste azioni sono difficilmente inquadrabili all’interno di una sana e leale dialettica nel Gruppo e richiedono una pronta e reattiva riflessione”.

Parole dure come macigni quelle di Tedde che sicuramente avranno dei risvolti anche nel gruppo forzista e in generale nel partito in Sardegna. Possibile, anzi oramai molto probabile, che si crei una spaccatura in vista anche delle prossime elezioni nazionali e, poi regionali (nel 2018), con pure i voti locali della primavera, a cui farebbe seguito la nascita di realtà distinti in seno al Consiglio Regionale per poi sfociare in vere forze politiche da presentarsi agli elettori con liste diverse. Questo lo scenario più estremo. Ma non è detto che tutto rientri e Forza Italia Sardegna possa ritrovare nuova unità.

Nella foto i consiglieri regionale Fasolino, Pittalis, Tedde e Zedda

S.I.