La Cisl avvisa la Todde: “La Finanziaria si occupi di giovani, lavoro e sviluppo”

CAGLIARI- “La legge regionale di bilancio deve essere l’occasione per scegliere finalmente cosa vogliamo essere nei prossimi anni: deve dare risposte su lavoro, giovani, istruzione, politiche attive, qualità della spesa pubblica. Non possiamo permetterci una manovra che distribuisce risorse senza una direzione precisa”. E’ la sollecitazione del segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, alla Giunta e al Consiglio regionale che dalla prossima settimana dovrebbe iniziare l’esame del testo nelle commissioni consiliari. “La Sardegna – spiega Ledda – vive una stagione di trasformazioni senza precedenti: demografia, innovazione, energia, globalizzazione e crisi climatiche stanno ridisegnando il modo in cui viviamo e lavoriamo. Per questo parlare oggi di lavoro, diritti e nuove professioni non è solo necessario, ma urgente”. Sottolinea ancora il segretario come “la Sardegna si trovi ad affrontare sfide ancora più pesanti rispetto al resto del Paese: una delle popolazioni più anziane d’Europa, un tasso di inattività giovanile tra i più alti, una struttura produttiva fragile, una transizione energetica che rischia di non lasciare valore nel territorio. Occorre un nuovo rapporto Regione–Governo–UE, basato su progetti strategici e non su mille micro-interventi, ricostruire il rapporto con i territori, soprattutto le aree interne, che devono tornare a essere protagoniste ed è fondamentale un ecosistema giovanile stabile, fatto di casa, lavoro, servizi, mobilità: o la Sardegna diventa vivibile per un giovane – avverte Ledda – oppure continueremo a perderli”. A partire dalla manovra 2026, la Cisl rilancia il patto per il lavoro, lo sviluppo e la formazione, articolato su quattro pilastri fondamentali: politiche attive vere, transizione energetica e industriale che generi lavoro locale, riforma del sistema formativo, partecipazione nei processi decisionali.