ALGHERO – “Il mistero degli spropositati avanzi di Bilancio”. Sono anni, oramai, che il Comune di Alghero, con le varie amministrazioni che si sono succedute, in particolare negli ultimi 10 anni circa, registra la presenza nelle proprie casse di enormi capitali non spesi. Stiamo parlando di diversi milioni di euro. Anche l’attuale Governo cittadino non n’è esente. Siamo intorno ai 12milioni.
Ieri, il tema è stato affrontato in Consiglio Comunale. Sono stati gli esponenti di opposizione Giovanna Caria (Forza Italia) e Alessandro Cocco (Fratelli d’Italia) a puntare i riflettori sulla questione imputando alla Giunta Cacciotto e alla sua maggioranza un’incapacità di spendita dei denari che va ad inficiare, ovviamente, le attese e in alcuni casi a agognate risposte per la cittadinanza. Critica che, nella scorsa consiliatura, avveniva a parti inverse.
A replica Pietro Sartore che, anche in considerazione della sua professione, potrebbe addirittura dirsi che “è salito in cattedra” per fare chiarezza, appunto, sul “mistero degli avanzi di Bilancio”. L’esponente del Partito Democratico ha ben spiegato com’è la situazione. Non solo l’attuale, ma pure del recente passato.
“E’ acclarato che gli avanzi di bilanci con cifre importanti sono patologici e rappresentano una diffusa incapacità di spesa che ha il nostro Comune – ha detto Sartore – un problema che deve vedere tutti uniti nel cercare di risolverlo a partire anche dagli uffici che devono fare il possibile per fare gambe alle indicazioni che giungono dalla politica per tramutare idee in atti di indirizzo“, ma, come ha riferito il consigliere dem, nell’attuale rendiconto, specchio vero del lavoro di un amministrazione, c’è una differenza rispetto, ad esempio, all’annualità precedente relativa all’amministrazione Conoci.
“Il nostro avanzo, di circa 12milioni di euro, deriva principalmente dal fatto che abbiamo maggiori entrate e questo perchè? Ci sono 5 milioni di accertamento dei residui, memo residui passivi e più crediti di quelli che avevamo stimato, e soprattutto altri 5milioni derivanti di maggiori riscossioni dei tributi, queste – ha continuato Sartore – sono attività che si sono consolidate negli anni e che, anche per il nostro impegno, in particolare dell’assessore al Bilancio Enrico Daga e della partecipata Secal, hanno portato i loro frutti – ed ha chiuso – resta il fatto, e qui dobbiamo tutti fare una riflessione, di oltre due milioni di mancata spesa”.
Una cifra, comunque, enorme che, vista la condizione di diffusa difficoltà sociale e disagio per assenza di lavoro e spesso anche difficoltà nel reperire alloggi adeguati, l’Amministrazione, come una sorta di bonus, come già effettuato a ridosso del Covid, potrebbe destinare alle famiglie e singole persone che hanno necessità e ne fanno richiesta, procedure filtrate, ovviamente, dai Servizi Sociali. Questo per non finire nel solito calderone di futuri e nuovi inutili avanzi a fronte di una comunità che, al netto di eventini, sole e mare, è molto in difficoltà.
Nella foto Pietro Sartore durante il dibattito consigliare con il Teatro semi-vuoto