Governo e 4 corsie, è un caso politico

ALGHERO – Due comunicati stampa che si incrociano, in poche ore. E, seppur in maniera non troppo cristallina e diretta (almeno uno di essi, molto fumoso), aiutano a fare chiarezza sulla 4 corsie. Sono intervenuti prima la deputata di 5 Stelle, Paola Deiana e poi il Sindaco Mario Bruno. Dalle rispettive dichiarazioni, in particolare da quella giustamente asettica del Primo Cittadino, emergerebbe che il Governo, tramite due Ministeri (Ambiente e Beni Culturali), non voglia che si termini l’opera per come è stata pensata, progettata e finanziata.

Nonostante si tratti del primo lotto, divenuto ultimo per scelte politiche, poi stoppato per l’approvazione del famigerato Ppr di Soru (almeno in questo caso superato da una relazione dell’assessorato all’Urbanistica e dal pronunciamento della Giunta Regionale), ad oggi siamo davanti, ancora, ad un “coito interrotto”. 3,5 chilometri di asfalto diviso in quattro corsie che non si riesce a portare a compimento e che, oggettivamente, oramai, sta diventando un caso politico perfino nazionale.

Da una parte il vice-premier Matteo Salvini, con tanto di foto col rappresentante leghista del Nord-Ovest Sardegna, ovvero il consigliere comunale Michele Pais, aveva scritto nero su bianco che “la 4 corsie si farà”. Un impegno che difficilmente non sarà mantenuto dal numero uno dal Ministro degli Interni. Però, nel frattempo, assistiamo ancora al triste “balletto” di dichiarazioni, appunto fumose e dal sapore retrò, in cui si parla di “giusto compromesso tra esigenze del territorio e vincoli paesaggistiche”. Cosi nella nota della deputata algherese di 5 Stelle.

Forse, non è chiaro un fatto. A prescindere da quanto detto da Salvini, che pare cozzare con quanto affermato dalla rappresentante pentastellata, il piccolo tratto, atteso da troppi anni, tra Rudas e Alghero e Aeroporto dovrà per forza essere realizzato in “Quattro corsie”. Questo hanno detto gli algheresi con diverse migliaia di firme, ma non solo. Lo chiedono tutte le forze politiche (chi non la vuole, singolarmente o come partito dovrà dirlo ora o taccia per sempre), le rappresentanze di categorie e perfino i sardi e turisti che frequentano questa zona dell’Isola. E questo non per uno schiribizzo, ma perchè ogni anno muoiono delle persone nei pessimi collegamenti che esistono oggi (Due Mari e Surigheddu), perchè c’è un flusso di auto imponente che aumenta durante i mesi caldi, perchè Alghero è stata già sacrificata anche troppo e perchè, soprattutto, non possono decidere un paio di tecnici e qualche pseudo-politico di passaggio e caduto da Marte sul presente e futuro di questo territorio già troppo martoriato da scelte scellerate e contro ogni tipo di sviluppo e crescita.

Nella foto il presidio sulla 4 corsie

S.I.