Giovani e agro, grande inganno

ALGHERO – “Vi chiederete come un governo regionale possa incrementare l’occupazione giovanile di ben 3150 unità in poco tempo e mantenere quei livelli per più di un anno? La risposta si chiama misura 6.1, più nota come “insediamento dei giovani in agricoltura”. Come altre fa parte di una serie di incentivi contenuti nel PSR (Programma di Sviluppo Rurale) della Regione Sardegna ma leggete bene come è stata congeniata”. Cosi il dottore agronomo e rappresentante del Circolo Terrestri, Ferdinando Manconi, che ritorna su un tema importante che dovrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per tante giovani imprese legate al mondo della terra.

“Pur consapevoli che le domande finanziabili sarebbero potute essere meno di 900 si fa comunque accrescere una grande aspettativa su questa misura, addirittura promuovendola sulle pagine dei nostri principali quotidiani. A differenza degli anni precedenti, i giovani sono costretti, per potervi partecipare, ad aprire un’impresa agricola (p. IVA, iscrizione alla Camera di Commercio e INPS), passando così dallo stato di disoccupati a quello di occupati”.

“Nel frattempo, mentre i più diligenti hanno avviato le pratiche, il bando viene prorogato di mesi e mesi. Quando, finalmente, si è dato avvio alle danze, nonostante i fondi si siano esauriti nei primi 15 minuti dall’apertura del portale telematico (sapremo poi), il bando viente tenuto aperto per un altro mese ancora, facendo accrescere, così, la schiera dei neo-fittiziamente-occupati. Ma ancora: nonostante il bando prevedesse un’istruttoria di max 90 giorni, ad oggi (10 mesi circa dalla chiusura dello sportello) ancora nulla di ufficiale viene detto”.

“Nel frattempo 2269 giovani esclusi dal bando (ma loro ancora non lo sanno) continuano a rinfoltire le schiere dei giovani occupati in Sardegna. Agricoltura e giovani, due temi strategici per la nostra isola e la nostra economia non possono essere vituperati in questo modo dalla nostra classe dirigente; non è solo immorale ma anche estremamente grave, soprattutto in un’ottica di duratura fiducia nelle Istituzioni”.

Nella foto Ferdinando Manconi

S.I.