Fondazione e strade virtuali

ALGHERO – “Dispiace constatare ancora una volta come l’Amministrazione Comunale di Alghero demandi alla Fondazione ex META incombenze esulanti dall’ambito operativo istituzionale di questa, così rischiando di distogliere risorse umane e materiali dall’ottimale raggiungimento degli obiettivi tipici di attrattiva dei flussi turistici, coordinamento delle attività di promozione culturale e organizzazione di eventi”.

È quanto ha rivelato ad Alghero News il professor Mario Tocci, docente di legislazione dei beni culturali nel Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, e componente del direttivo di Forza Italia Alghero, a proposito della recente delibera n. 100/2019 della Giunta della Città del corallo che ha assegnato alla Fondazione stessa il gravoso e delicato compito di supportare la gestione dell’assistenza ai cittadini senza tetto iscritti nella via fittizia appositamente prevista dalla legge al fine di garantire loro l’inclusione nei registri dello stato civile.

“A monte” – prosegue Tocci – “il civico consesso presieduto dal Sindaco Mario Bruno ha deciso di attribuire una nuova e più significativa denominazione , quella di via Modesta Valenti in sostituzione dell’altra precedente di via della Casa Comunale n. 3, alla locale porzione di territorio che per legge ogni Comune deve individuare per consentire ai residenti privi di fissa dimora di fruire dei documenti anagrafici ed esercitare i propri diritti fondamentali”.

E qui si configura un’altra criticità, secondo il docente interpellato. “Appare peraltro biasimevole” – soggiunge infatti l’esperto in materia di normativa del patrimonio culturale – “che la scelta del personaggio per l’intitolazione di tale via meramente strumentale ma non per questo meno importante sia caduta sulla compianta signora Modesta Valenti, malcapitata indigente romana morta di stenti all’addiaccio nella Capitale nel 1983, priva di qualsivoglia criterio di collegamento con la città di Alghero; piuttosto si sarebbe potuto celebrare qualche altro personaggio locale ancora assente dalla toponomastica, come ad esempio l’illuminato magistrato Giovanni Lavagna quale benemerito titolare dell’Ufficio dell’Avvocato dei Poveri nel Regno di Sardegna nel corso del diciottesimo secolo”.

Nella foto il docente universitario Mario Tocci

S.I.