Esplode il “Caso Mariotti”, nubi fosche: “Cacciotto faccia chiarezza sul bando”

ALGHERO – “Il bando per la gestione del Mariotti? Un bando con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Ma la trasparenza dov’è finita? Il Partito Sardo d’Azione esprime forti perplessità – nonché una profonda preoccupazione – in merito al recente bando pubblico indetto per la gestione della storica struttura sportiva cittadina “Mariotti”. Un atto che, a una prima lettura, lascia trasparire più ombre che luci. Un bando che, a nostro avviso, appare scritto con caratteristiche estremamente specifiche, quasi fosse ritagliato su misura per favorire qualcuno. Come diceva nostro nonno: a buon intenditor, poche parole. Ma, in questo caso, crediamo sia necessario parlare chiaro e forte.

Il campo sportivo Mariotti rappresenta, da decenni, un simbolo dello sport cittadino e della partecipazione popolare. È stato per molti giovani un punto di riferimento, un luogo dove crescere, allenarsi, condividere valori. Dopo anni di chiusura – mai di abbandono – ci saremmo aspettati una rinascita trasparente, inclusiva, capace di riaccendere l’entusiasmo e il senso di appartenenza della comunità. E invece? Ci troviamo di fronte a un’opportunità che rischia di trasformarsi in motivo di divisione e frattura. Addirittura, come è ormai evidente, questa frattura attraversa anche la stessa maggioranza che governa la città.

Entrando nel merito, non possiamo fare a meno di sottolineare una serie di criticità e incongruenze che rendono questo bando non solo poco chiaro, ma potenzialmente fuorviante. L’articolo 1 del documento stabilisce in modo inequivocabile che la struttura è destinata alla pratica del calcio. Tuttavia, già all’articolo 2, si apre improvvisamente alla possibilità di partecipazione da parte di società che operano in “varie discipline sportive”. Una contraddizione palese. O si tratta di un impianto destinato esclusivamente al calcio – come la sua storia e la sua struttura suggerirebbero – oppure si apre effettivamente ad altre attività sportive. Non si possono tenere insieme due visioni tanto diverse senza creare confusione, incertezza e, di conseguenza, sospetto.

A questo punto ci chiediamo, senza mezzi termini: per chi è stato realmente pensato questo bando? A chi serve? Quali sono gli interessi, dichiarati o meno, che hanno guidato la sua stesura? Perché, dopo anni di silenzio, si arriva a una pubblicazione tanto affrettata quanto opaca, che sembra voler chiudere più che aprire, escludere più che includere?

La città non ha bisogno di ambiguità né di operazioni poco limpide. Il glorioso Mariotti merita ben altro. Merita rispetto. Merita una gestione trasparente, partecipata, davvero orientata al bene comune. Merita, soprattutto, di non diventare l’ennesimo terreno di scontro politico o, peggio, un campo di manovre oscure.

Il Partito Sardo d’Azione chiede pubblicamente chiarezza, spiegazioni dettagliate e un confronto aperto. I cittadini hanno diritto di sapere. Le associazioni sportive del territorio hanno diritto di partecipare senza sentirsi escluse in partenza. La città ha diritto a una politica che lavori alla luce del sole, senza scorciatoie né favoritismi. La vera politica – quella con la P maiuscola – non agisce nell’ombra, non scrive bandi per pochi eletti, non gioca con le speranze dei giovani e delle famiglie. La vera politica ascolta, coinvolge, costruisce. E soprattutto, rispetta. Il PSD’AZ continuerà a vigilare, a fare domande scomode e a stare dalla parte dei cittadini. Perché il Mariotti non è un bene di qualcuno: è un patrimonio di tutti”.

Il segretario cittadino del Psd’Az, avv. Giuliano Tavera