“Degrado e sporcizia a Sant’Agostino, scandalo ex-Cotonificio”

ALGHERO – “Fare sport fa bene alla salute, ma in via Marconi – nei pressi dell’ex cotonificio – qualcuno sembra aver inventato nuove e degradanti discipline urbane: dal “lancio del sacchetto” di deiezioni canine all’interno dell’edificio abbandonato, al deposito di immondizia lungo i muri, fino all’uso dei portoni delle abitazioni come servizi igienici.
Un quadro sconfortante, che offende la dignità dei residenti e l’immagine stessa della città.
A soli cento metri di distanza esiste un’area cani attrezzata, eppure viene ignorata da chi preferisce trasformare i marciapiedi in zone di scarico, mentre gli operatori ecologici si trovano a dover fronteggiare quotidianamente comportamenti incivili.
La situazione interna all’ex cotonificio è ancor più grave: da anni i rifiuti si accumulano, nascosti solo dalla vegetazione. Tentativi di pulizia parziale, come quello di inizio agosto, non hanno portato risultati, lasciando detriti e sporcizia a marcire sul posto. Oggi quell’area è divenuta un vero e proprio ricettacolo di topi, carcasse di animali, blatte e insetti: una bomba ecologica a cielo aperto nel cuore di Alghero.
Sprechi e disorganizzazione. A rendere ancora più evidente la mancanza di pianificazione è la vicenda dei lampioni della luce di via Marconi. Solo pochi mesi fa erano stati ripristinati e riverniciati; oggi, invece, sono stati smontati per essere sostituiti con nuovi impianti. Una spesa incomprensibile e priva di logica, che dimostra come manchi una reale organizzazione. Nel frattempo, l’intera via è rimasta al buio, con conseguenti problemi di sicurezza per residenti e passanti.
La vicenda dei marciapiedi: dal “miracolo” all’illusione. Qualche anno fa, le precedenti amministrazioni avevano avuto la giusta intuizione: mantenere larga la carreggiata nel tratto finale di via Marconi (tra via Leonardo da Vinci e via Massimiliano Barracu), realizzando marciapiedi di un metro per consentire la sosta delle auto su entrambi i lati senza intralciare la circolazione.
Un’idea semplice ed efficace che aveva risposto alle esigenze di una zona caratterizzata da forte carenza di parcheggi.
Eppure, lo scorso agosto, i residenti hanno assistito a una scena paradossale. Prima i cartelli di divieto di sosta e i birilli per l’avvio dei lavori: entusiasmo tra gli automobilisti, convinti che finalmente si stesse dando spazio ai parcheggi. I lavori iniziano, i cordoli vengono rimossi e riposizionati in modo da agevolare la sosta, i marciapiedi sistemati.
Poi, l’imprevisto: una settimana dopo, una ruspa torna in azione, smonta tutto quanto fatto e ricava nuove aiuole per piantare alberi. Il cordolo torna com’era prima. Risultato? I parcheggi guadagnati spariscono, sostituiti da verde che, in passato, aveva già causato danni alle fognature e alle condotte idriche delle abitazioni limitrofe. Molti residenti ricordano bene quei problemi: c’è chi ha dovuto rifare più volte a proprie spese le tubature prima che il Comune decidesse di eliminare gli alberi.
La storia, evidentemente, non ha insegnato nulla.
L’appello. Destra Democratica Italiana rivolge un forte richiamo all’amministrazione comunale e agli organi competenti: la città non è fatta solo di centro storico e vie turistiche, ma anche delle periferie.
È necessario un intervento immediato di bonifica all’ex cotonificio, una pianificazione seria e condivisa degli interventi in via Marconi, e controlli rigorosi per garantire igiene, sicurezza e decoro a residenti e visitatori”.
Gianfranco Langella, Destra Democratica Italiana