Crisi ovicaprino: Paci tranquillizza

CAGLIARI – “La Regione è pienamente consapevole e sta seguendo con la dovuta attenzione le difficoltà che stanno affrontando i produttori del comparto ovicaprino sardo in seguito al basso prezzo del latte e delle carni di agnello registrato in queste ultime settimane. Si tratta di un monitoraggio costante iniziato diversi mesi fa in cui più volte ci siamo incontrati con i diversi attori della filiera. Proprio perché tutti i portatori di interesse del mondo agropastorale potessero confrontarsi e condividere le migliori strategie avendo dalla loro uno strumento di pianificazione per il medio e lungo periodo, abbiamo lavorato per oltre un anno e mezzo per contribuire alla creazione dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo. L’Oilos, nata lo scorso 22 dicembre, è deputata a governare il settore facilitando le relazioni tra produttori e trasformatori con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del comparto con ricadute positive per tutta filiera” dichiara il vice presidente Raffaele Paci. [Leggi].

Già nei giorni scorsi Paci aveva iniziato a prendere contatti informali con diversi soggetti per organizzare, a breve, un incontro con le parti coinvolte. “Siamo totalmente disponibili a un confrono con tutti i componenti della filiera già nella prossima settimana così da condividere le risposte più urgenti, utilizzando tutti i mezzi disponibili e inquadrati all’interno della normativa di libero mercato monitorata dall’UE. Alla luce dei numerosi incontri intercorsi tra Regione e comparto ovicaprino, promossi per dare stabilità e sicurezza a tutta la filiera, abbiamo creato lo strumento del “Pecorino bond”. Con lo stesso obiettivo, attraverso la Sfirs e l’Abi, abbiamo messo in campo interventi vantaggiosi, con tassi bassissimi, nel supportare i produttori nelle richieste di anticipazione dei finanziamenti comunitari attraverso le banche accreditate. Sul versante delle produzioni DOP ci siamo mossi, alcuni mesi fa, con il “Pegno Rotativo”, supportato con strumenti finanziari regionali, dove il trasformatore può ricevere un sostegno finanziario dalle banche mettendo a pegno le proprie riserve casearie collocate in locali di stagionatura o stoccaggio”.

“Un intervento sulla liquidità che nel medio periodo ha l’obiettivo di produrre vantaggi a cascata anche verso i produttori. Sui ritardi dei pagamenti comunitari dovuti da Agea, ormai intollerabili per le decine di migliaia di pastori e agricoltori sardi che attendono da mesi e mesi, ricordo che il presidente Francesco Pigliaru si è già attivato con il Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali inviando, poche settimane fa, una lettera al ministro Maurizio Martina affinché sia garantita l’erogabilità costante delle risorse e il rispetto delle scadenze. Anche sotto questo aspetto non abbasseremo la guardia e continueremo a fare il nostro lavoro nelle sedi romane anche con maggior determinazione e insistenza” conclude Paci.

Nella foto l’assessore Paci

S.I.