Cagliari – “Un Governo che non muove un dito per impedire gli sbarchi dei clandestini, molti dei quali positivi al covid, e che si mostra incapace di affrontare l’emergenza sanitaria, tutta sulle spalle della Regione Sarda”. Così il capogruppo Sardista Franco Mula interviene sulle polemiche politiche e giornalistiche dopo le crisi emerse nelle strutture turistiche.
“Il sistema sanitario sardo, interamente sostenuto dal bilancio regionale in base a scelte scellerate operate nel passato dalla sinistra, sostiene Mula, ha dimostrato di reggere l’impatto sia nella gestione ordinaria che in quella straordinaria dell’emergenza, come attesta l’approvazione, da parte del Governo, del piano predisposto dalla Giunta.
“Anche la gestione dei focolai emersi negli ultimi giorni è stata virtuosa: le situazioni di pericolo sono state prontamente circoscritte e vengono effettuate quotidianamente centinaia di test, ieri oltre 1200, tutti a carico della Regione Sarda. Questo numero di test è particolarmente significativo, se confrontato con altre Regioni e parametrato al numero di abitanti, per esempio ai 2000 test effettuati nel Lazio che ha una popolazione circa 4 volte quella sarda”.
“Quando, mesi fa, il Presidente Christian Solinas propose che i passeggeri diretti in Sardegna si sottoponessero preventivamente ad un test che ne comprovasse la negatività, fu duramente criticato da molti esponenti di quello stesso Governo che oggi cerca affannosamente di percorrere quella medesima strada, con difficoltà e dubbi risultati.
È chiaro a tutti che, tranne in rarissimi casi, gli attuali contagi non sono autoctoni ma importati. Parlare o scrivere di un “problema Sardegna” è falso e strumentale, tipica espressione di una sinistra ipocrita e incapace. Con il sistema di controllo preventivo ipotizzato dal Presidente Solinas, prosegue Mula, i contagi riconducibili ai casi più eclatanti riportati dalle cronache di questi giorni sarebbero stati zero, in quanto i turisti risultati positivi sarebbero dovuti entrare in Sardegna con il tampone già eseguito e non sarebbero quindi potuti arrivare nell’Isola nè causarvi focolai di contagio”.
“Oggi come in passato la Sardegna viene lasciata sola dal Governo nazionale, che prima ha bocciato l’unica soluzione possibile per prevenire i problemi, e poi non è in grado di indicare alcun rimedio alternativo, conclude il Capogruppo Sardista”.