Consiglio-hobby: bruniani precari

ALGHERO – Maggioranza bruniana sempre più precaria. Continua il percorso traballante della coalizione che sostiene il sindaco. Uscite, rientri, assenze, mal di pancia improvvisi che hanno caratterizzato questi tre anni di governo di centrosinistra più Udc. Una precarietà che abbiamo evidenziato più volte soprattutto a seguito del trasferimento a Roma della consigliera Linda Oggiano (dell’Upc). In questo modo il numero di consiglieri con dimora fissa, o quasi, in via Columbano si è ridotto, da quasi subito, a 13.

Ma le ultime notizie, confermate anche da esponenti di maggioranza e opposizione, è che, per motivi di lavoro, anche il consigliere Giampietro Moro debba trascorrere molto del suo tempo fuori da Alghero. E questo, visto anche il ruolo all’interno della maggioranza spesso da collante tra Aula e Giunta, è un’assenza che pesa molto. Non solo per dei motivi politici, ma, come detto, anche per questione numerica. Ad oggi infatti i lavori di Consiglio e Commissioni sono ridotti al lumicino. Un fatto che in passato avrebbe fatto scendere in piazza associazioni, cittadini e soprattutto avrebbe visto una presa di posizione più forte e netta delle opposizioni. Del resto il Consiglio sarebbe dovuto essere convocato per la giornata di lunedi, ma, visti i problemi di precarietà, è molto probabile che venga fissato per i fine settimana, come fosse un passatempo, un hobby.

Alcuni sostenitori “esterni”, in particolare il Meetup Alghero dell’area dei 5 Stelle, dicono da tempo che sarebbe il caso di presentare una mozione di sfiducia o comunque di disertare in massa l’aula previo invio al Prefetto di una segnalazione della povertà di quanto prodotto dal Consiglio. Ma, a parte questo, ciò che resta, come sottolineiamo spesso, è l’assenza di provvedimenti e azioni legate alle tante criticità e questioni cruciali del territorio come sanità, trasporti, turismo e tanto altro. Forse, almeno le opposizioni, dovrebbero denunciare maggiormente questa assurda situazione che vede delle commissioni balneari e oramai anche un consiglio fine settimanale da “dopo lavoristi”. Alghero, ex-terza città della Sardegna, non merita tutto questo.

Nella foto il Consiglio Comunale

S.I.