Cgil: no alla vendita del Marino

ALGHERO – “Destano preoccupazione le ultime notizie sul possibile interessamento da parte di una cordata arabo-cinese per l’investimento in project financing della costruzione di un nuovo e moderno ospedale, ed in cambio, con un operazione win-win, svincolare il marino dalla naturale destinazione sanitaria per trasformarlo in hotel extra lusso a 5 stelle sul mare”. Cosi Mauro Marras, dirigente sindacale CGIL- FP, che interviene sul tema della sanità e in particolare sulla paventata possibilità di cessione dell’ospedale Marino. Ipotesi che nasce, tra l’altro, in seno alla Giunta Pigliaru dunque da una regia riferibile al centrosinistra che oggi guida la Sardegna.

“Mi permetto di dissentire nella maniera più assoluta su questa possibile soluzione che va a cozzare con la linea ed i programmi della Regione e dell’Ats/Assl di Sassari che prevedono una riqualificazione e riorganizzazione della sanità algherese diversificando l’offerta assistenziale dei due ospedali della nostra città. L’ospedale Marino deve mantenere salda la propria identità di struttura riabilitativa con destinazione sanitaria. Tutto questo in una logica di sanità di sistema finalizzata a fornire servizi di qualità ed efficienza ed in previsione della costruzione di un nuovo e moderno nosocomio, che deve essere costruito con fondi ministeriali per opere di edilizia sanitaria, pari a 250milioni €, legati al varo e all’approvazione della riforma sanitaria in consiglio regionale”.

“Il progetto del nuovo ospedale già inserito nel piano attuativo regionale del 2009 con l’approvazione della variante urbanistica che ha individuato l’area in località Taulera, è ora in attesa di attuazione, anche in considerazione del fatto che nell’ultimo considerevole sblocco di fondi per importanti investimenti strutturali in sanità non vennero previsti interventi su Alghero. In alternativa c’è sempre la valida e attuale idea , proposta da me e dal collega Pietro ara ,di costruire una nuova e moderna piastra tecnologica polifunzionale, dove far confluire tutte le tecnologie più avanzate dell’ospedale con annesse sale operatorie, anestesia, terapia intensiva , pronto soccorso e radiologia”.

“Il tutto nasce concettualmente, all’interno di un programma di rinnovamento tecnologico e strutturale da applicare e costruire in un’ala da individuare negli spazi del civile tale piastra dovrebbe essere in grado di ottimizzare sia le risorse umane, sia quelle strumentali-tecnologiche, imponendo una centralizzazione che sia in grado di garantire una maggiore efficienza, contenendo i costi gestionali. Continueremo a rivendicare con forza il diritto alla salute per una sanità di eccellenza. Non accetteremo becere speculazioni a svantaggio della salute dei nostri cittadini, nella salvaguardia dei diritti di tutti i lavoratori che ogni giorno , con spirito di abnegazione e sacrificio, si adoperano per offrire prestazioni di alto livello e qualità assistenziale.

“Naturalmente auspichiamo l’immediato intervento dei massimi esponenti regionali della politica in tal senso e a garanzia e tutela della sanità del nostro territorio. Chiediamo impegni chiari, anche in occasione dell’incontro che si terrà giovedì 24 agosto a Porta Terra, tra il sindaco Mario Bruno con i primari della sanità algherese e la dirigenza dell’Ats”.

Nella foto una manifestazione della Cgil

S.I.