Cemento al Calik: replicano i privati

ALGHERO – Arriva la replica dei privati che sta realizzando l’intervento al Calik. Un locale, bar e ristorante, che andrà a nascere sulla riva dello stagno. Ovviamente lo “scandalo” non sta nell’intuizione e proposta dei privati, ma nel cambio repentino di rotta da parte di governanti, con a capo il leader di coalizione e sindaco, che solo pochi anni fa erano i paladini del “zero cemento” e, tra l’altro, hanno votato anche leggi come il Salvacoste, poi Ppr, che ha ingessato tutto il territorio sardo e algherese tanto da rendere indispensabile, ad esempio, per l’agro l’adozione in tutta fretta (e con molte ombre) della “Variante della Bonifica”. [Leggi.]

“La Solomare è una cooperativa sociale di tipo B, che avvia al lavoro persone svantaggiate. In questo ultimo anno e mezzo, con il suo lavoro e senza alcun sussidio pubblico, ha letteralmente riqualificato un’area che nessuno, vista l’invadenza dei rovi e delle erbacce, sapeva esistesse. Un lavoro immane che si è compiuto valorizzando ogni singola pianta e nel rispetto di tutte le normative”. Cosi i privati titolari della concessione sullo stagno del Calik che spiegano “nel panorama di crisi attuale la nostra Cooperativa sta proponendo un progetto di recupero e valoriozzazione dell’area garantendo che esempi di scempi passati non si ripetano, accollandosi, persino, la pulizia del verde che impedisce persino l’accesso al Ponte Romano, di cui nessuno fino a ieri si è accorto. Con l’auspicio di poter realizzare una struttura turistico ricettiva che possa garantire un reddito in un ambiente che soffre una crisi economica travolgente e che offre lavoro”.

“Oggi, una querelle di carattere politico, che nulla ha a che fare con l’opera, peraltro precaria, autorizzata in oltre un anno di iter amministrativo, cui hanno partecipato una ventina di Enti diversi e che si è articolato in ben 3 conferenze di servizi, rischia di appannare l’immagine di un progetto che meriterebbe ben altra sorte.
Auspichiamo che il dibattito politico non influisca ancora oltre su pratiche Amministrative che hanno subito ogni genere di controllo, garantendo che fra questi vi è anche quello sui reflui, che verranno puntualmente conferiti nella rete urbana, così come vorremmo facessero le polemiche. I posti di lavoro che questa Cooperativa può garantire oggi, e soprattutto quelli che riguardano le fasce protette, meritano maggior rispetto”.

Nella foto il locale che andrà a nascere sul Calik

S.I.