Troppe donne uccise, è una vergogna italiana

ROMA – “Troppe le donne uccise, troppe le richieste di aiuto non adeguatamente e tempeUna vergogna della nostra civiltà”: nelle parole di Marta Cartabia c’è la presa d’atto di un sistema che non sta funzionando. Da 40 anni lo Stato ha cancellato quell’aberrazione che era il delitto d’onore. Da allora periodicamente il codice è stato aggiornato, la prassi adattata ai tempi: nuovi reati, pene più severe, campagna di prevenzione, centri d’ascolto. Poi però arriva il tempo dei bilanci, come in questi giorni, a ridosso della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Sono 109 quelle donne morte dall’inizio dell’anno, l’8% in più rispetto all’anno scorso, 63 per mano del partner o dell’ex. E non sono fredde statistiche, ma vite interrotte. L’ultima è quella di Juana Cecilia Loayza, 34 anni, uccisa venerdì notte in un parco a Reggio Emilia, da un recidivo: un corto circuito. Ora il governo sta pensando a nuove misure.

“La gravità dei fatti – dice la ministra della Giustizia – chiamano le istituzioni a ripensare norme e procedure più adeguate”: la violenza di genere non si corregge “solo a colpi di leggi”, ma le leggi servono. Il pacchetto cui lavorano cinque ministre, e che dovrebbe arrivare sul tavolo del governo la prossima settimana, punta a interventi sul codice penale e di procedura penale per rafforzare gli strumenti di prevenzione: quindi aumento di pena per i delitti di percosse e le lesioni e procedibilità d’ufficio. E, spiega la ministra Cartabia, occorre rendere più effettive le misure per rendere più efficace l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla vittima, “perché troppe volte la violazione di queste prescrizioni si rivela fatale”.

Quindi con il Viminale si sta studiando l’estensione dell’utilizzo del braccialetto elettronico, e nel caso di rifiuto potrebbero scattare gli arresti domiciliari. Si lavorerà, ha assicurato, sulla “formazione e specializzazione” sia dei pm che dei giudici, “chiamati a prendere difficili decisioni sulla base del rischio e della pericolosità del soggetto”. Come sollecitato anche dalla Commissione d’inchiesta sul femminicidio, presieduta da Valeria Valente, nella sua relazione, che dopo aver passato in rassegna i fascicoli di due anni di delitti, chiede “dove sbagliamo?”.

La Commissione ha preso in esame 211 procedimenti penali su omicidi compiuti da uomini tra il 2017-2018, che hanno fatto 216 vittime donne. Le conclusioni sono l’anatomia di un sistema con diversi punti deboli. Solo il 15% delle donne poi uccise aveva in precedenza denunciato, nel 63% dei casi non avevano parlato con nessuno delle violenze subite. Le donne che subiscono violenza, sottolinea Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat, “non vengono intercettate, ma non possono essere colpevolizzate. Non basta una misura, serve un intervento globale”.

Inoltre, “le poche che denunciano lo fanno più volte e nell’80% dei casi nelle denunce affermavano che temevamo per la loro vita e per quella dei loro figli: avevano ragione” ma i segnali sono stati sottovalutati. Tre la criticità segnalate, infatti, “c’è una non infrequente sottovalutazione della violenza riferita o denunciata dalla donna”, in alcuni dei casi considerati le forze di polizia, “evidentemente non distinguendo” tra violenza domestica e lite familiare “si sono limitate a “calmare gli animi”. E anche quando c’è la presa in carico, “le soluzioni adottate – di fatto – penalizzano le vittime (anche minorenni), ad esempio prevedendone il collocamento in case rifugio”. E “la durata dei procedimenti (penali, civili e minorili) è eccessiva”.

L’AMP fa formazione, avviati corsi per operatori dell’area protetta

ALGHERO – Iniziative di grande rilevanza da parte dell’AMP Capo Caccia-Isola Piana anche in campo formativo. Attività ritenute essenziali per implementare il livello di consapevolezza sui temi ambientali nei confronti degli operatori e delle aziende che svolgono la loro attività nell’area protetta. Grazie ad un finanziamento ministeriale, in particolare dell’ex-dicastero all’Ambiente, oggi della Transizione Ecologica, sono stati attivati cinque corsi di formazione. Negli scorsi giorni si è concluso quello sui “Centri di immersione”, mentre da martedi 16 novembre, è iniziato il corso della durata di 40 ore, che si svolge a Casa Gioiosa (Tramariglio), dedicato agli operatori del trasporto passeggeri e visite guidate, concessionari di stabilimenti balneari, addetti ad attività di noleggio/locazione natanti, operatori della piccola pesca in possesso di licenza pescaturismo. Per questo corso, già avviato, le iscrizioni sono ancora aperte, così come, ovviamente, per gli altri che saranno realizzati l’anno prossimo e che riguardano i seguenti ambiti: “Pesca turismo”, “Visite guidate con trasporto collettivo” e “Materiali inquinanti”. Quest’ultimo progetto prevede anche un percorso di formazione dedicato alle tematiche riguardanti le tecniche e gli strumenti finalizzati alla salvaguardia delle aree marine protette dai rischi dovuti allo spiaggiamento di prodotti petroliferi e di altre sostanze nocive e causati, ad esempio, da incidenti marittimi e da attività realizzate in aree portuali vicine.

Tale percorso, da portare avanti con il coinvolgimento delle Autorità Marittime competenti, ha l’obiettivo principale di formare, informare e sensibilizzare gli operatori maggiormente interessati alle eventuali operazioni di contenimento e sono, quindi, destinate al personale che opera all’interno dell’AMP, ai volontari della Protezione Civile, alla Compagnia Barracellare e alle associazioni ambientaliste. Ogni corso ha la durata di 40 ore ed è composto al massimo da 15 partecipanti. Per info e contatti si può telefonare al 079/7339735 e/o scrivere alla mail formazione.operatoriamp@gmail.com

Mirtò protagonista della Cronoscalata di Tandalò

BUDDUSO’ – Mirtò da venerdì 12 a domenica 14 novembre sarà protagonista della quinta edizione della Cronoscalata di Tandalò, l’evento motoristico che si svolgerà a Buddusò. La Cronoscalata di Tandalò sarà l’ultima gara del Campionato italiano Velocità su terra ed è anche iscritta al Campionato italiano Velocità Fuoristrada, anche se non assegna punti. Ma sarà l’impegno a favore dell’ambiente a caratterizzare fortemente questa edizione, con Mirtò che affianca gli organizzatori sul tema della ecosostenibilità dell’evento e della progressiva riduzione dell’impatto ambientale. Al termine della gara, infatti, verrà quantificata, con l’ausilio di un professionista, l’emissione in atmosfera della Co2 da parte delle auto in gara e successivamente compensata attraverso la messa a dimora degli arbusti autoctoni del territorio. “In questo modo faremo sì che questa gara abbia una significativa valenza: rispettare l’ambiente e sensibilizzare le generazioni future al tema della sostenibilità – spiegano gli organizzatori della Cronoscalata -. L’iniziativa avverrà in collaborazione con l’Ente Foreste della Sardegna”. Una parte delle piante che saranno messe a dimora sono quelle che il gruppo musicale dei Bertas aveva donato in occasione del concerto di Tempio Pausania dello scorso settembre.

“Il mio appaluso va agli organizzatori, che oltre a mettere in piedi una splendida manifestazione, così importante come la Cronoscalata di Tandalò, sono stati così sensibili sul tema delle emissioni di Co2, tra l’altro una questione quanto mai attuale in un momento in cui si discute a livello planetario sui cambiamenti climatici – sottolinea Massimo Satta, sindaco di Buddusò -. Lo faranno calcolando le emissioni di Co2 e mettendo a dimora l’equivalente di arbusti autoctoni del territorio. Questa sensibilizzazione avrà ancora più risalto perché la gara si svolge in uno dei parchi eolici più grandi d’Europa”.

  Il proseguo dell’impegno verso l’ambiente anche da parte di Mirtò, da sempre partner dei grandi eventi motoristici dell’isola, che continua nella strada intrapresa da quest’estate con la campagna di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi boschivi in Sardegna. Proprio Mirtò, infatti, porterà alcuni tra i più importanti musicisti della scena sarda nelle scuole per combattere la guerra contro i piromani. Una iniziativa annunciata qualche settimana fa e che a breve entrerà nella sua fase più importante. E sarà proprio uno dei musicisti di Mirtò, Tore Nieddu, il protagonista del concerto che si terrà nella località di Tandalò, dove si svolge la manifestazione, sabato 13 novembre dalle 15 alle 18, all’interno dello stand con il marchio “Casa Sardegna”.

I professori della musica sono schierati al fianco di Mirtò per un progetto di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi in Sardegna da portare avanti nelle scuole. Il progetto è stato presentato per la prima volta lo scorso 8 settembre a Tempio Pausania, prima del concerto che i Bertas hanno eseguito al Parco Grandi. Molti artisti, che negli anni hanno affiancato Mirtò con i loro concerti, hanno deciso di aderire alla campagna di sensibilizzazione contro gli incendi, che partirà nelle prossime settimane e che porterà tanti dei musicisti sardi, negli anni protagonisti di Ritmò, la parte musicale del Festival internazionale del Mirto, nelle scuole della Gallura: per parlare con gli studenti della piaga dei roghi che da decenni affligge la Sardegna e che ha avuto una recrudescenza questa estate. Insieme ai già citati Bertas, ci saranno altri big della musica in Sardegna come Piero Marras, i Tazenda, i Cordas e Cannas, Tore Nieddu, i Tamara Quartet e Paolo Masala.

Fermare la piaga degli incendi. “Se ami i miei sapori e i miei profumi, non bruciare la mia pianta” è la frase che meglio di tutte rappresenta l’iniziativa di Mirtò 2021. Una serie di concerti ed eventi, con grandi artisti sardi che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione, in cui ogni serata ha sviluppato un messaggio forte contro gli incendi. Dopo il dramma ambientale causato la scorsa estate dai roghi del Montiferru e nel Monte Arci, in cui sono andati in fumo oltre 20 mila ettari di terreni, la pianta del mirto diventa uno dei simboli di questa strage ambientale, insieme alle tante aziende assediate dal fuoco, produttori messi in ginocchio dai menestrelli degli incendi. Mirtò ha così scelto di sostituire i tradizionali eventi di promozione con una serie di iniziative di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi: raccontando storie, proiettando immagini di repertorio in ogni serata, come monito per salvare il patrimonio naturale dell’Isola dai terroristi del cerino

“Abbanoa, Conoci dopo 2 e anni mezzo si è svegliato”

ALGHERO – “Apprendiamo con favore che il Sindaco dopo “soli” 2 anni e mezzo si sia svegliato dal suo torpore e si sia reso conto che il sistema idrico-fognario di Alghero ha evidenti problemi progettuali che lo fanno andare in tilt ogni volta che piove.
Il bell’addormentato di Porta Terra però, invece di provare a scaricare tutte le colpe su Abbanoa (che certo non ne è scevra…), dovrebbe spiegare quali azioni ha messo in campo durante il suo mandato per provare a risolvere le note criticità.
Nella scorsa consiliatura Comune  e Abbanoa progettarono un organico piano di interventi sulla rete idrica e fognaria, denominato “Progetto Alghero”, che prevedeva diversi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, a cominciare  dai lavori avviati e conclusi nel 2018 di rifacimento di interi tratti di condotte idriche, e sottoscrissero, inoltre, un Piano straordinario di interventi sul sistema fognario e raccolta delle acque meteoriche.
Il Sindaco, finalmente desto, dovrebbe intanto spiegare se il Comune ha compiuto gli interventi di sua competenza e se ha monitorato costantemente il progetto per verificare che Abbanoa portasse avanti gli interventi a suo carico.
Abbanoa è sicuramente inadempiente, non ne dubitiamo, ma cosa ha fatto il centrodestra per controllare che portasse avanti i suoi impegni, realizzando gli interventi previsti?
Mentre i suoi amici in Regione si preoccupavano solo di cambiare i vertici di Abbanoa, cosa faceva Conoci per far si che Abbanoa mettesse in pratica le azioni su cui si era impegnata col protocollo sottoscritto col Comune?
Vi erano in esso delle azioni previste proprio per gestire gli esuberi in caso di pioggia (tra cui la riattivazione della condotta del troppo pieno del Mariotti presso il molo di sopraflutto e lo studio di fattibilità di una condotta premente dalla vasca in piazza Maria Carta verso il Mariotti da affiancarsi a una seconda condotta in pressione originante dalla vasca di San Giovanni, in modo da portare direttamente al Mariotti le acque oggi costrette a passare dal Bigagli). Vorremmo sapere se Abbanoa le ha realizzate (anche se la domanda risulta piuttosto retorica…) e soprattutto cosa ha fatto l’Amministrazione per controllare che venissero realizzate, piuttosto che svegliarsi sempre e solo dopo l’ennesimo acquazzone?
Inoltre ci piacerebbe anche avere risposte se siano state eseguite le azioni a carico del Comune. In primis in termini di manutenzione ordinaria è stato fatto tutto quanto era necessario?
Due anni e mezzo di sonno possono bastare e, pertanto, attendiamo fiduciosi (e per iscritto, a termini del regolamento di funzionamento del Consiglio comunale) una dettagliata risposta alla nostra interrogazione sul tema che, protocollata esattamente un anno fa, abbiamo riproposto nei giorni scorsi non avendo ancora – passato un anno dal primo tentativo- avuto risposta.
Confidiamo nel fatto che il Sindaco, finalmente ridestatosi dal suo torpore, stacchi ora la testa dal cuscino e inizi a dare risposte puntuali”.
Pietro Sartore
Gabriella Esposito
Raimondo Cacciotto
Ornella Piras
Mario Bruno
Mimmo Pirisi
Valdo Di Nolfo

Sartore alla Vaccaro, “spero si vada oltre la propaganda”

ALGHERO – “Sono molto contento che grazie alla mia nota l’Assessora abbia dato un segno di vita. Iniziavo infatti a temere si trattasse di un cartonato e, invece, sono felice che motu proprio abbia voluto scrivere un comunicato di risposta.  Apprezzo anche il fatto che in modo sincero mi dia ragione, riconoscendo l’esistenza di quelle che lei chiama “carenze strutturali”, ma che forse sarebbe più corretto chiamare immobilismo o inazione. Ora, però, spero che, sia lei sia il Sindaco Conoci, che con forza l’ha voluta da subito al suo fianco in giunta, vogliano, finalmente, andare oltre i pet propagandistici e iniziare a compiere qualche azione concreta per la città”
Pietro Sartore, consigliere comunale Per Alghero

“Parco, no alle varianti: subito il Piano”

ALGHERO – “Alghero la città dei cambi di destinazione d’uso ” una prassi consolidata in città, da più di trent’anni, senza che si approvi uno straccio di Piano Urbanistico o altri strumenti di pianificazione, come il Piano dei Litorali (abbandonato da questa amministrazione da tempo per non infastidire qualcuno) o il Piano del Centro Storico (sparito dai radar ) o alcuni meno impegnativi ma fondamentali come il Piano del Commercio cittadino o il Piano del Traffico o Maria Pia (con singolari richieste di palazzinari  per improbabili ristrutturazioni ) per citarne
alcuni. Questi  stanno subendo la stessa sorte, dimenticati, e questo sta trasformando la nostra città, in una città senza regole , senza respiro , senza programmazione e senza una visione per il futuro.  Oggi più di ieri tutte queste carenze lasciano il segno e si vedono tutte in città, in termini di vivibilità o di prospettiva. Non solo, questo modus operandi sta interessando da qualche anno anche le periferie , le borgate e oggi anche il Parco di Porto Conte, che cresce senza un idea
di sviluppo condiviso e senza l’unico strumento indispensabile per il suo futuro “il Piano del Parco”. Piano che potrebbe tracciare una linea su quello che la città, le sue borgate e i suoi cittadini vogliono per il Parco. Senza di esso siamo in balia delle estemporaneita dell’Amministratore di turno, o del Direttore pro tempore. Oggi quindi risulta indispensabile prima di ogni modifica , variazione di destinazione d’uso, approvare il Piano del Parco, e per far questo è necessario aprire una discussione in città e nel suo territorio per condividere idee e proposte. Siamo ancora in tempo, per non perdere importanti finanziamenti pubblici,anche dal PNNR.  Questi vanno veramente canalizzati affinché creino sviluppo vero ,concreto e duraturo per il territorio e per la città.  Pensare oggi a interventi a macchia di leopardo non ha senso e non porteranno concrete opportunità per la città. Per questo si apra subito un dibattito in consiglio , nelle commissioni, nelle borgate, un confronto per raccogliere idee e trasformarli in atti,  altrimenti anche il Parco diventerà una scatola vuota per pochi, e lontano dagli obbiettivi di chi ha creduto  e voluto la  nascita del parco negli 90”.

Mimmo Pirisi

Capogruppo Partito Democratico

Problemi mensa, richiesta subito la Commissione

ALGHERO – “I consiglieri comunali Ornella Piras, Gabriella Esposito e Mario Bruno, in veste di Componenti della Commissione Consiliare in oggetto, Considerata la necessità di audire i referenti della nuova azienda che si è aggiudicata il servizio della mensa scolastica e l’assessora competente per poter conoscere le specificità del nuovo servizio e visto anche il bisogno di programmare un sopralluogo per visitare il nuovo centro cottura. Viste anche le numerose segnalazioni a noi giunte riguardo alcuni disservizi verificatesi nel primo giorno di attività del nuovo servizio mensa scolastica”, cosi si legge nella missiva inviata al Presidente del Consiglio Lelle Salvatore.

“Considerato l’articolo 21, comma 5, del regolamento del consiglio comunale laddove è scritto “La convocazione è effettuata dal Presidente anche a seguito di richiesta scritta, con l’indicazione degli argomenti da trattare, allo stesso indirizzata da 1/3 dei componenti della Commissione stessa”,    chiedono al Presidente del Consiglio Comunale di voler procedere urgentemente alla convocazione della Commissione Consiliare da Lei presieduta disponendo sull’oggetto: “Situazione nuovo servizio mensa scolastica” alla presenza dell’assessora Salaris, del dirigente competente dei responsabili dell’Azienda”.

Basket serie B/F, la Mercede riparte con una bella vittoria

ALGHERO – Vittoria. Dopo esattamente due stagioni sportive le ragazze della Mercede riprendono da dove avevano lasciato. Con la vittoria sul Su Planu si chiusero i play off nel marzo 2019, nel giorno stesso in cui venne deliberato lo stop ai campionati; con la vittoria odierna è cominciato il campionato di serie B 2021/2022. Davanti ad un folto pubblico, limitato solo dalle percentuali stabilita dal CTS, le due formazioni hanno dato vita, almeno per tre quarti, ad una partita combattuta, a tratti spigolosa, ma sempre nei limiti della sportività. Primo quarto contratto, i due quintetti si alternano al comando, fino a che la mercede non piazza un piccolo break che le consente di chiudere il quarto in vantaggio 16-11. Per i primi 4 minuti del II quarto le due squadre non realizzano alcun punto, ci pensa Kozhobashiovska con due liberi ad aumentare il vantaggio, Cadoni Mattu ed Arnò provano a ridurre le distanze, ma Usai (3), Masnata (4) e Kaleva(4) portano la mercede sul 33-22 alla pausa lunga.

Nel III quarto (parziale di 26-14) la Mercede parte forte con un parziale di 10-0, Fara tenta di ridurre il passivo con tre triple, ma Usai e Masnata rispondono dalla lunga distanza, Obinu, Kaleva e Mitreva fanno il resto per il 59-36 finale. Nel quarto quarto (parziale 19-13) la Mercede controlla ed allunga ulteriormente nel finale con Usai, Kozhobashiovska (oggi MVP) e Mitreva. Arnò Augias e Mattu provano ad impensierire le locali, con poca fortuna.

Festeggiata la prima, importantissima, vittoria si tornerà a lavorare sui diversi aspetti ancora da sistemare, soprattutto per quanto riguarda la difesa, apparsa abbastanza distratta in avvio di partita.

TABELLINI

MERCEDE: Zoncu Eleonora, Scarpa Claudia, Tiburcio Martinez Carla 1, Mitreva Tijana 13, Kozhobashiovska Ivona 17, Kaleva Anastasia 14, Solinas Marta, Usai Valentina 8, Zinchiri Sara, Obinu Chiara 7, Masnata Laura 18, Migoni Chiara.

Coach: Manuela Monticelli

BASKET 90: Pinna 2, Mattu 6, Mulas 2, Pozzo 7, Usai 5, Villani, Cadoni 3, Arnò 8, Dasara 2, Augias 3, Scanu, Fara 11.

Coach: Andrea Doro

 

Fondazione Alghero: Play Alghero, al via i test in città

ALGHERO – Ti piacerebbe avere un ruolo attivo nel processo di realizzazione dei giochi fisici e digitali ispirati al patrimonio culturale di Alghero? Dal 2 al 10 ottobre, nei fine settimana, c’è la possibilità di diventare game tester grazie agli open days dedicati alla prova ed al collaudo dei primi quattro giochi: due analogici che prevedono un itinerario di esplorazione urbana nei principali siti culturali e due videogiochi.  È semplice, sarà sufficiente prenotare un turno di gioco attraverso il link dedicato https://playalghero_opendays.eventbrite.it.

L’appuntamento è nella Torre San Giovanni in Largo San Francesco, dove i tester riceveranno il materiale necessario per collaudare i giochi e, a conclusione della prova, compileranno un questionario di valutazione sull’esperienza appena vissuta. Nei prossimi giorni, inoltre, saranno annunciati nuovi appuntamenti per testare il resto dei giochi in sviluppo.

Play Alghero è il brand che identifica il sistema di giochi realizzati nell’ambito del progetto europeo MED GAIMS GAmifIcation for Memorable tourist experienceS, finanziato dall’Unione Europea all’interno del Programma ENI CBC Mediterranean Sea Basin con un contributo di 2.1 milioni di euro. Fondazione Alghero è uno dei partner del progetto, che vede coinvolte altre sei organizzazioni in Libano, Spagna e Giordania. Grazie a MED GAIMS, ad Alghero sono attualmente in corso di sviluppo dieci giochi, cinque fisici e cinque digitali, con la partecipazione di cittadini attivi, associazioni culturali, giovani appassionati di gaming, professionisti del settore ed il coordinamento generale di Fabio Viola, uno dei massimi esperti del settore. Per maggiori informazioni sul progetto MED GAIMS è possibile consultare il sito https://www.enicbcmed.eu/projects/med-gaims

L’ambizioso obiettivo è quello di rivoluzionare la tradizionale visita ai siti culturali della città di Alghero, utilizzando principi e tecnologie della gamification per innovare e rendere unica l’esperienza turistica con l’applicazione del game design a nuove forme di fruizione dei luoghi turistici.

Tutte le curiosità, le informazioni e le descrizioni dei giochi realizzati ad Alghero sono consultabili sul nuovo sito dedicato www.playalghero.it. L’identità comunicativa di tutto il progetto è curata dal Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari – Laboratorio AnimazioneDesign – nell’ambito del progetto di ricerca finalizzato alla realizzazione di un itinerario di installazioni ludiche urbane che animeranno l’intero percorso visivo nei luoghi simbolo della città.

Il legame tra pandemia e crescita del gioco d’azzardo

ROMA -La pandemia di Covid 19 è stata una tempesta per le nostre vite. Dal punto di vista sanitario, ovviamente, ma poi anche dal punto di vista economico, sociale. A cambiare è la nostra vita, in maniera totale. Cambiano le abitudini, cambia il modo di passare il tempo. Aumenta ad esempio l’uso di dispositivi elettronici, aumentano gli abbonamenti in streaming e gli acquisti su piattaforme online.

Cambiano però anche altri consumi secondo il quadro offerto dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità): c’è una crescita, preoccupante, di acquisti di alcol, aumentati addirittura del 60%, e di consumo di oppiacei, confermati dai ricoveri legati a un loro uso eccessivo. A cambiare è anche il panorama del gioco d’azzardo: con il gioco terrestre bloccato ecco che molti utenti si sono spostati in maniera definitiva sul gioco online, scegliendo casinò e scommesse sportive.

Questi dati sono stati resi noti da una ricerca condotta dall’Università di Bristol pubblicata in Italia su NonSoloAAMS e confermano come i giocatori regolari avevano maggiori probabilità di giocare con più frequenza durante il lockdown, rispetto a quanto riportato prima in Gran Bretagna. “I risultati rivelano che, sebbene molte forme di gioco d’azzardo fossero limitate, una minoranza di giocatori ha aumentato significativamente il loro gioco d’azzardo e le scommesse online – spiega il professor Alan Emond della Facoltà di Medicina dell’Università di Bristol, tra i principali autori dello studio – Come con tante ripercussioni della pandemia, le disuguaglianze sono state esacerbate e gruppi particolarmente vulnerabili sono stati colpiti in modo peggiore”.

I giochi d’azzardo online sono cresciuti addirittura di 6 volte rispetto al periodo pre pandemia, con un segno più nel trend legato a giochi d’azzardo online, ma anche di Bingo, Poker e giochi da Casino. I dati evidenziano una maggiore presenza maschile: gli uomini erano tre volte più propensi delle donne a giocare d’azzardo su base giornaliera, per la precisione più di una volta alla settimana.

Infine a incidere sull’aumento del gioco d’azzardo sono state anche le pubblicità. Contro queste si è scagliata in particolar modo Agnes Nairn, professoressa di marketing presso la School of Management dell’Università di Bristol e autrice dello studio: “L’aumento della prevalenza del lavoro da casa è anche una considerazione importante per la definizione delle politiche future, poiché la tentazione di giocare d’azzardo online, amplificata da una pubblicità intelligente, è sempre presente”.

Quello che affermano gli esperti, invece, è diverso: bisogna incentivare un uso consapevole, sicuro e responsabile del gioco. Che può essere erogato solo dai siti certificati e sicuri.