Sindaci, Commissari prefettizi e passacarte

ALGHERO – “Il 1’ aprile, la data non è casuale, con estrema urgenza è stato approvato un bilancio di previsione senza anima e senza alcuna visione. Con la motivazione dell’epidemia di Covid-19 è stato chiesto all’opposizione di rinunciare ai termini di legge per il deposito degli atti e di accettare tempi di intervento ridotti. La maggioranza ha detto che questo bilancio così piatto sarebbe stato modificato con successive variazioni e, dunque, stravolto dalle strabilianti misure che avevano in mente di attuare per aiutare la città a superare la crisi”. Cosi i consiglieri di Centrosinistra riguardo le comunicazione di Porta Terra sui mutui e bilancio dell’assessorato guidato dalla Caria.

“Passato più di un mese, e visto che le variazioni deliberate in giunta sono relative semplicemente a trasferimenti di risorse arrivate da Stato e Regione (fondo di solidarietà alimentare e misure straordinarie per le famiglie, soldi del PLUS per le disabilità e altri trasferimenti per acquisto dpi o per polizia municipale e barracellare), ci domandiamo dove siano le misure pensate dall’Amministrazione. Misure, intendiamo, in cui essa abbia avuto un ruolo attivo e non di semplice tramite”.

“In bilancio non c’erano nuove opere pubbliche, né progetti europei e su questo è evidente che non c’era più nulla da sperare, ma, ad esempio, avevamo segnalato la mancanza di risorse per le manutenzioni e la cura del verde, ma ancora non vediamo niente. Avevamo segnalato che si stavano sottraendo risorse alle imprese (SIO, sportello imprese, corallum rubrum e altre misure vedevano drasticamente ridotti gli stanziamenti in bilancio), ma niente. Chiedevamo l’eliminazione o almeno il dimezzamento della Tosap, ma anche qui dal comune niente; per fortuna sembra definito che su questo in sostituzione del comune interverrà il governo”.

“In sostanza risulta evidente che la nostra Amministrazione si limita a fare da tramite tra Governo e Regione e i cittadini algheresi.  Certo da un sindaco ci si aspetterebbe qualcosa di più di una funzione di ratifica di misure prese da altri. Per svolgere il ruolo dell’immobile passacarte, infatti, potrebbe abbondantemente bastare un grigio burocrate, mentre risulterebbe esagerato anche un qualunque commissario prefettizio”.

Nella foto il Centrosinistra in Consiglio

S.I.

Boccata d’ossigeno per le casse comunali

ALGHERO – Sospensione e rinegoziazione dei mutui in carico al Comune di Alghero, per una quota di risorse che si rendono disponibili per circa 1,7 milioni di euro. Il provvedimento approvato dalla Giunta Conoci ( del. n° 115 del 13 maggio)  e di imminente approdo in Consiglio Comunale rimodula le dotazioni finanziarie da destinare alla Fase2 dell’emergenza. Le risorse determinate dall’Assessorato alle Finanze riguardano mutui che per l’anno 2020 non saranno pagati per la quota capitale. Le somme andranno a garantire il mantenimento degli equilibri di bilancio che le minori entrate causate dalla crisi andranno a  mettere a rischio. Il provvedimento disposto dal Sindaco Mario Conoci con l’Assessore alle Finanze Giovanna Caria prende avvio dalle misure nazionali di alleggerimento degli oneri di restituzione del debito dei Comuni nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze gestiti dalla Cassa Depositi e Prestiti ( cosiddetti “Mutui Mef” ).

L’operazione Comune – Mef consente di trattenere nelle casse complessivi 94.013 euro. La sospensione delle rate dei mutui riguarda inoltre i rapporti con gli istituti di credito, secondo le linee guida di un Accordo quadro fra Anci-Abi- Upi, tra i quali il Credito Sportivo. L’economia che risulta dalla sospensione è in questo caso di 1.191.009 euro. Infine il rapporto Comune – Cassa Depositi e Prestiti consente di economizzare 386.488, 52 euro. “Le gravi conseguenze che sul piano economico gli esercizi commerciali, gli operatori dei servizi turistici, le piccole e medie imprese artigianali hanno avuto a seguito della chiusura disposta per l’emergenza sanitaria – spiega così il provvedimento l’Assessore al Bilancio Giovanna Caria –  generano conseguenti ripercussioni nel bilancio comunale.

Le misure adottate dal Comune per agevolare la ripartenza delle imprese, alle quali si aggiunge  una fisiologica flessione di altre  entrate comunali quali l’Imposta di Soggiorno, la Tari, la Tosap, l’Addizionale Irpef, l’Imu, il corrispettivo dei parcheggi a pagamento, le entrate del Codice della Strada, correlate agli  aumenti della spesa corrente legati agli interventi emergenziali di cui alla pandemia in atto, necessitano di una corrispondente copertura per il mantenimento degli equilibri finanziari dell’Ente”. Il piano di salvaguardia degli equilibri di bilancio e di contestuale sostegno concreto all’economia cittadina sarà oggetto di delibera del prossimo Consiglio Comunale nell’ambito delle azioni a supporto della ripresa economica cittadina.

Nella foto l’assessore Caria e il Sindaco Conoci

S.I.

L’Alguer Vella vive grazie alle attività

ALGHERO – Difendere le proprie ragioni, manifestare e perfino protestare per essere è il sale della democrazia. D’altra parte sta a chi Governa, Amministra le varie comunità comprendere quali siano le istanze da primeggiare e quelle da tenere in considerazione, ma senza esagerare. Ed è cosi che, anche nel periodo più difficile e buio dal dopo-guerra ad oggi, ad Alghero riappaiono le solite vecchie e stantie diatribe. Sempre che in questa città il tempo si sia fermato.

Sono trascorsi decenni da quanto il centro storico, vera culla della città, ma a suo tempo luogo arcaico e perfino primitivo (meraviglioso anche per questo, ma non certo accogliente come oggi), è divenuto una vera bomboniera. E questo grazie agli interventi delle varie amministrazioni, ma non solo. Infatti il merito è da condividere con le attività che hanno abbellito sempre di più la parte vecchia della Riviera del Corallo. Si, certo, forse si è arrivati ad un punto in cui bisognerebbe limitare alcune tipologie merceologiche e perfino contingentare certi tipi di esercizi (cosa che si poteva già fare, nonostante qualcuno dicesse di no). Ma, è evidente, che senza le attività l’Alguer Vella non sarebbe così bello com’è oggi.

E non solo. Infatti in queste stesse attività lavorano centinaia di algheresi diventando questo uno degli sbocchi occupazionali principali dell’intero territorio comunale insieme a quello degli hotel e delle altre attività fuori dal centro. Infine la movida. quella che in effetti anni fa caratterizzava anche l’Alguer Vella è oramai solo un ricordo. La maggior parte di locali e bar si sono trasformati in ristoranti proprio per le continue proteste di qualche residente che ha trovato, forse, troppa audizione in seno alle assisi competenti. Ma oggi è un’altra storia.

Oggi c’è da salvare il salvabile e aiutare in tutti i modi, come ha sottolineato anche il Sindaco Conoci, le attività di Alghero. Tutte. Anche quelle del Centro Storico che, giustamente, chiedono degli interventi eccezionali in termini di suoli pubblici, animazione, taglio dei tributi, promozione, programmazione di intrattenimento, etc, per, come detto, salvare il salvabile. E tra questo salvabile ci sono una marea di famiglie algheresi. Anche quelle che conoscono ogni ginquetta. Quelle che hanno fatto la storia di questa città e che però non hanno la fortuna di avere lo stipendio fisso a conto dello stato, ma invece devono zapparsi ogni giorno il proprio presente e futuro.

Nella foto il centro storico di Alghero

S.I.

Aeroporto e 4 Corsie, stessa (dis)attenzione dal Governo

ALGHERO – “Pare, ma naturalmente speriamo di no, che l’attenzione del Governo verso l’aeroporto di Alghero sia pari a quella riservata alla 4 corsie. Per questo non siamo per nulla sereni e a ciò si aggiunge che le locali forze politiche di opposizione, ma al Governo a Roma, continuano ad assumere atteggiamenti ossequiosi ad ogni decisione dannosa del Governo loro amico ai danni di Alghero e del territorio. Il risveglio dei consiglieri di centrosinistra che ora si dicono “preoccupati per il futuro dell’aeroporto di Alghero” è sintomatico di una mancanza assoluta di cognizione di ciò che accade o che facciano finta di nulla. Chi ha assistito, e favorito, il crollo del nostro aeroporto fin dal 2015 non può permettersi tali affermazioni, non possono prendersi gioco dell’intelligenza degli algheresi. Prendano esempio dai rappresentanti politici a Roma del territorio di Olbia, che hanno lavorato uniti e con impegno per far inserire il proprio aeroporto nel decreto del Governo per la riapertura dello scalo gallurese. I rappresentanti del nostro territorio, invece, hanno sonnecchiato, non hanno mostrato quella forza necessaria per far assumere la decisione che la città e il territorio si attendevano e oggi addirittura difendono le scelte del Governo a danno del territorio che li ha espressi e che sono chiamati a rappresentare. La smettano, i consiglieri di minoranza, di fare esercizi da tastiera. Provino a sostenere a Roma, concretamente, nei confronti del Pd e dei Cinquestelle, l’assoluta necessità di una rivisitazione delle decisione assunta dal Governo. C’è una sequenza di atti che non lascia dubbi né spazio ad interpretazioni e sono atti a firma dei Ministeri delle Infrastrutture e della Salute. Sono atti che precedono quelli della Regione, che non ha potuto che prendere atto e recepire una disposizione del Governo nazionale. Chiediamo alle forze di opposizione di minoranza di provare a superare l’imbarazzo e ad unirsi al Comune di Alghero, alla Provincia di Sassari, ai Sindaci della Rete Metropolitana in questa azione di rivendicazione dei diritti di tutti i cittadini del Nord Ovest. È molto meglio adoperarsi per una soluzione di un problema che sollevare una polemica politica che non porta a nulla. Poco c’entra la Regione in un Decreto firmato da ben due Ministri della Repubblica che, pensiamo, siano chiamati ad assumere atti che non discriminino un territorio senza alcun motivo. Ribadiamo che l’aeroporto di Alghero ha tutti i requisiti per riprendere la sua normale attività al pari degli altri aeroporti sardi”.

Consiglieri Comunali di Centrodestra Sardista di Alghero

Sindaci: Istituire l’Area Metropolitana di Sassari

SASSARI – L’Assemblea dei sindaci della Rete Metropolitana del Nord Sardegna si è riunita questa mattina a Palazzo Ducale e all’unanimità ha votato una mozione per l’istituzione della Città metropolitana di Sassari. Sempre con voto unanime è passata una deliberazione per chiedere alla Regione di potersi avvalere dei singoli Comuni e delle loro strutture per la compiuta realizzazione degli interventi di cui la stessa è beneficiaria.

«A oggi – si legge nella mozione – non si è realizzato compiutamente il processo di equiparazione delle reti metropolitane, ai fini dell’assegnazione di risorse statali o europee, alla città metropolitana». La programmazione strategica del territorio della Rete non è finanziata autonomamente, ma per il tramite della Regione. «È necessario riportare il giusto equilibrio tra il Nord e il Sud della nostra Isola» e per questo si riafferma la «necessità che debbano essere costituite due Città Metropolitane», riconoscendo anche ai Comuni, che con la Città di Sassari rappresentano il territorio del Nord Ovest, la dignità di potersi costituire in un Ente territoriale di area vasta ai fini programmatori, gestionali e funzionali.

I sindaci della Rete chiedono dunque che la Regione Sardegna, nell’ambito del riordino del sistema della Autonomie locali, istituisca la Città metropolitana di Sassari «quale necessaria evoluzione della Rete metropolitana del Nord Sardegna». L’Assemblea, composta dai sindaci di Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Stintino, Sennori, Sorso e dal commissario straordinario di Valledoria, ha votato all’unanimità anche una deliberazione con cui si chiede alla Regione Sardegna di approvare la modifica della convenzione attuativa dell’Accordo di Programma Quadro.

Oltre 26milioni di euro si trovano nelle casse della Rete per l’attuazione del Progetto di sviluppo territoriale “Rete Metropolitana del Nord Sardegna, un territorio di città” ma non possono ancora essere utilizzati perché l’Ente non ha una struttura organizzativa autonoma, con proprio personale, in grado di avviare tutte le procedure e gli adempimenti necessari. I sindaci «hanno condiviso – si legge nella deliberazione – l’esigenza, unanimemente segnalata da tutti i Comuni che costituiscono la Rete, di assicurare celerità e conclusività al suo regime operativo, nel rispetto del principio di semplificazione della attività amministrativa e in ossequio all’osservanza del divieto di inutile aggravamento dei procedimenti».

Attendere oltre comporterebbe il rischio di compromettere «l’effettiva e tempestiva utilizzazione delle linee di finanziamento di cui la Rete dispone». L’unica soluzione, al momento, appare quella di utilizzare l’istituto dell’avvalimento cioè di prevedere una semplificazione attraverso il trasferimento delle procedure dalla Rete ai singoli Comuni che saranno così delegati a spendere i fondi.

Nella foto Sassari

S.I.

Caso Aeroporto, 5 Stelle: strali contro Sindaco e Pais

ALGHERO – “Reputiamo inammissibile che i nostri massimi rappresentanti, Sindaco (nonostante il management dell’aeroporto faccia parte del Tavolo d’emergenza da lui creato) e Presidente del Consiglio regionale scoprano a cosa fatte che l’aeroporto di Alghero non riaprirà per i voli commerciali, a differenza di Olbia e Cagliari, scaricando improvvidamente le colpe sul Governo nazionale”. Cosi il movimento 5 Stelle di Alghero rappresentato in Consiglio Comunale da Roberto Ferrara e Graziano Porcu che commentano “il caso” esploso ad Alghero riguardo la mancata riapertura dell’Aeroporto e soprattutto la mancanza di motivazioni chiare per questo tipo di accadimento.

“Alla loro sonnolenza si somma l’inspiegabile comportamento da parte della società di gestione dell’aeroporto che di fatto ha portato alla mancata richiesta di apertura dello scalo. La cosa che desta maggiore preoccupazione è quello che succederà a partire dal 3 giugno, data per la quale è prevista la riapertura del traffico passeggeri. Data, questa si, fondamentale per capire se e come potremo accogliere visitatori e di conseguenza fondamentale per i nostri operatori economici per organizzare le loro attività”.

“I nostri massimi rappresentanti si facciano carico di pretendere dalla Regione da loro governata chiare indicazioni, il gioco dello scaricabarile fatto sul governo, ma soprattutto sulla pelle degli imprenditori locali deve finire. Che ciascuno si assuma le proprie responsabilità”.

Nella foto Porcu e Ferrara

S.I.

Il Nord-Ovest non può essere isolato, riaprire l’Aeroporto

SASSARI – «Il Nord Ovest non può restare isolato. Chiediamo l’apertura immediata dell’aeroporto di Alghero e pari condizioni per tutto il territorio regionale senza esclusione o distinzione alcuna fra gli scali isolani.»
L’amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, chiede ai ministri competenti di rivedere la loro decisione e ascoltare le richieste che provengono dai sindaci del territorio, dalle associazioni imprenditoriali, operatori turistici e sindacati.

«Non è accettabile un provvedimento che può segnare il destino dello scalo di Alghero rispetto all’aeroporto internazionale “Costa Smeralda” di Olbia, per il quale è prevista la riapertura, anche se solo per i voli privati, o rispetto l’aeroporto di Elmas che continua a garantire i collegamenti con il continente. Sono tantissime le aree della Sardegna che guardano all’aeroporto “Riviera del Corallo” come principale porta di transito sia per i residenti che per i flussi turistici”.

“Le decisioni assunte dal Governo e del Ministro dei Trasporti suscitano preoccupazione. Una decisione assunta senza nessun coinvolgimento dei rappresentanti del territorio e senza tenere in considerazione le specificità di questa parte dell’isola. Un esclusione inspiegabile e che discrimina fortemente i territori e le popolazioni residenti dei comuni del Nord Ovest».

Nella foto Pietro Fois

S.I.

“Nessuno ha chiesto di riaprire l’Aeroporto di Alghero”

ALGHERO – Ennesima bufera sull’Aeroporto e soprattutto sulle responsabilità di scelte che condannano ancora una volta questo territorio e in particolare Alghero. La deputata di 5 Stelle, Paola Deiana, replica immediatamente alle parole di queste ore riguardo la mancata apertura dello scalo. “Consiglio vivamente di informarsi per dovere prima di uscire con annunci totalmente privi di ogni fondamento, oltre che di smetterla di prendere in giro gli algheresi”, scrive l’onorevole e aggiunge, palesando un fatto di una gravità inaudita ovvero che nessuno abbia richiesto l’apertura dell’Aeroporto di Alghero. “La Regione non ha chiesto di riaprire gli aeroporti né di Olbia né di Alghero. La riapertura per i voli commerciali su Olbia è connessa all’esigenza espressa dal territorio, fermo restando il potere finale in mano al governatore.

“Come si legge, infatti, nel Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministro della Salute, per il trasporto aereo, tenuto conto anche delle richieste pervenute dai gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della capacità infrastrutturale degli stessi, nonché della necessità di garantire i collegamento insulari, l’operatività dei servizi è limitata ad alcuni aeroporti, in Sardegna Olbia e Cagliari”. E ancora in affermazioni molto precise e altrettanto gravi. “Per Alghero non è giunta al ministro De Micheli nessuna richiesta. L’esponente del Governo Conte, tengo a precisare, non ha alcun interesse ad acconsentire la riapertura di uno scalo piuttosto che un altro”.

“Chiedo loro – ovvero ai Presidenti Pais, Solinas e al Sindaco Conoci – vogliono riaprire senza ancora nessun preciso protocollo sanitario? Oltretutto a turisti che fino al 2 giugno sono obbligati a 14 giorni di quarantena? Mi auguro che il Presidente della Regione non faccia un passo indietro e non ceda alle pressioni politiche che, nel richiedere la riapertura degli aeroporti, vorrebbero eliminare l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni a chi arriva in Sardegna. Se Solinas avesse un ripensamento di questo tipo sarebbe sì la rovina per il territorio algherese, sia in termini di salute che economici”.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

“Attendiamo ancora il nuovo piano dei suoli pubblici”

ALGHERO – Resta in primo piano la questione dei suoli pubblici e più in generale delle attività che, nonostante da ieri potessero riaprire, ad Alghero sono pochissime quelle che hanno riaperto in battenti. In particolare bar e ristoranti che, oltre le difficoltà per le varie prescrizioni in atto, attendono la metà o fine settimana, per rialzare la serranda.

Ma, oltre le indicazioni del Governo Conte che rendono più facile e possibili gli ampliamenti, c’è da ricordare che nel centro catalano è ancora in vigore quanto previsto dalla precedente Amministrazione visto che era stata stabilita dall’attuale governo cittadino di Centrodestra Sardista una proroga fino al 30 aprile e, ad oggi, non è stato resa pubblica un nuova pianificazione.

Sul tema, partendo dalla commissione convocata sulla Fondazione Alghero, si registra il commento sui social dell’ex-assessore e consigliere comunale Gabriella Esposito. “Ho appreso della convocazione dalla stampa perché ormai vengono informati prima i giornalisti e poi i consiglieri comunali”, scrive l’esponente politica, “inoltre ho notato che sono state convocate ben 2 commissioni(III e IV) per parlare degli ultimi sei mesi di attività della Fondazione”.

E ancora entrando nello specifico del tema. “Intanto oggi è 19 maggio e ristoranti ed esercizi che avevano chiesto risposte su suoli pubblici non sanno cosa fare. A dicembre la maggioranza aveva prorogato il regolamento con l’impegno di portarlo in Commissione e Consiglio entro Aprile, ovviamente non è arrivato niente”.

Nella foto l’ex-assessore Esposito

S.I.

Treccani a Sassari, webinar su Raffaello

SASSARI – L’agenzia Treccani Sardegna, in collaborazione con il Comune di Sassari, ha organizzato l’evento online “Incontro d’arte con Treccani – on air”. Nei 500 anni dalla scomparsa di Raffaello, “Il Principe delle Arti” , il primo appuntamento d’arte è dedicato a lui e alle sue opere. L’incontro “Sotto gli archi del sapere. Raffaello e la Scuola di Atene” si terrà giovedì 21 maggio alle 18. Per aderire è necessario inviare una comunicazione entro le 14 di giovedì a cultura@comune.sassari.it nella quale si autorizza a fornire il proprio indirizzo e-mail agli organizzatori del webinar.

Il celebre affresco “La Scuola di Atene”, esposto all’interno dei Palazzi Apostolici nei Musei Vaticani, sarà raccontato da Eleonora Onghi, esperta storica dell’arte. L’incontro sarà introdotto dal direttore dell’agenzia Treccani della Sardegna, Giorgio Pileggi e da Elena Meloni, responsabile Eventi Agenzia Treccani Sardegna. Modererà l’appuntamento Sara Caratozzolo, responsabile Eventi dell’Agenzia generale Treccani del Lazio.