“La Todde lascia la Sardegna senza Bilancio”

CAGLIARI – “Incertezza e irresponsabilità in Consiglio regionale con il terzo mese di esercizio provvisorio.

La maggioranza condanna la Sardegna a un’altra proroga dell’esercizio provvisorio bloccando risorse fondamentali per cittadini, enti locali e imprese.

La “Finanziaria è pronta” ma non viene portata in aula perché il centrosinistra continua a perdere tempo dando precedenza a una pseudo riforma sulla sanità che nulla porterà, se non una mano a star dietro a logiche politiche e spartizioni di potere, mentre cittadini, enti locali e imprese attendono risposte concrete! Oggi “festeggiamo” un anno di governo Todde, questo è il risultato”

Aldo Salaris, segretario regionale Riformatori Sardi

Sanità algherese in crisi, Commissione su pediatria e cardiologia

ALGHERO – Oggi la V Commissione presieduta dal Consigliere Christian Mulas, alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Beniamino Pirisi e dell’Assessora Maria Grazia Salaris ha affrontato il problema dei servizi sanitari ad Alghero e la necessità di interventi urgenti. In particolare, sulla situazione della Pediatria e Punto Nascite. All’incontro hanno partecipato le Associazioni e i Comitati che si occupano di sanità, a cui il Presidente Mulas ha voluto dare voce.

“La Commissione ha chiesto un approfondimento sui principali temi legati ai servizi sanitari ad Alghero, con un focus particolare su pediatria, cardiologia e le problematiche legate all’invecchiamento della popolazione e alla denatalità. Questi ultimi dati sono allarmanti e richiedono una riflessione seria sulla necessità di adeguare i servizi sanitari in relazione all’evoluzione demografica del territorio ed è quanto il Sindaco ha fatto presente nella recente audizione in commissione sanità regionale, dove ha, peraltro, ben rappresentato le principali criticità di cui anche oggi parliamo” ha detto il Presidente Mulas. Nella relazione è stato evidenziato che attualmente il servizio di pediatria ad Alghero è attivo solo H12 nei giorni feriali, costringendo le famiglie a dover trasferire i bambini verso l’ospedale di Sassari anche per diagnosi e cure banali. Questo comporta disagi notevoli per i piccoli pazienti e le loro famiglie, oltre ad un aggravio delle strutture ospedaliere di Sassari. Per quanto riguarda la Cardiologia, dal 17 luglio 2023 la Cardiologia dell’ospedale di Alghero non è più in grado di garantire l’assistenza H24 a causa della carenza di cardiologi. Attualmente il servizio è ridotto a un H12 limitato, con l’impossibilità di garantire il supporto durante i giorni festivi. Questo crea gravi disagi, soprattutto per i pazienti del reparto e per coloro che necessitano di assistenza urgente al pronto soccorso. “Alla luce di ciò – è stato evidenziato – si rende necessario un intervento immediato su più fronti: l’assegnazione di pediatri sufficienti per garantire il servizio H24, anche nei giorni festivi, e la riapertura del punto nascita, che risponde ad una necessità urgente della comunità, il potenziamento del servizio di cardiologia, con l’assunzione di nuovi specialisti per garantire l’assistenza H24. E inoltre, Una riflessione seria sulle implicazioni dell’invecchiamento della popolazione e della denatalità, con la pianificazione di servizi socio-sanitari adeguati per una comunità che, nei prossimi venti anni, subirà un cambiamento demografico significativo.

VIDEO INTEGRALE COMMISSIONE

Salvatore Deriu entra in Orizzonte Comune

ALGHERO -“Arriva da più parti della società civile algherese l’attenzione nei confronti del movimento civico Orizzonte Comune grazie anche al continuo e proficuo lavoro svolto dai suoi rappresentanti in seno al governo regionale e comunale.

Nei diversi scambi di idee intercorsi con il coordinamento locale, sono veramente diverse le persone che, con particolare interesse e plauso, guardano a questa formazione politica che ha fatto ingresso in Comune con le ultime competizioni elettorali del 2024.

Il loro contributo è andato a toccare i temi che stanno più a cuore dei cittadini algheresi: dal riordino del sociale, alla sanità locale, dalla politica dei servizi, all’adeguamento e valorizzazione del sistema portuale col fine di accogliere il flusso turistico crocieristico e all’immenso lavoro portato avanti dall’assessore regionale al Turismo, dott. Franco Cuccureddu.

Il gruppo “Orizzonte Comune” di Alghero si arricchisce oggi della presenza dell’avvocato Salvatore Deriu, esperto di diritto amministrativo e relazioni con gli enti pubblici, da sempre impegnato nella vita associativa e nella promozione di importanti iniziative culturali. In particolare, nel quadro dell’Associazione “Amici di Sorres”, incardinata presso l’Abbazia benedettina di San Pietro di Sorres (Borutta, SS), l’avvocato Deriu continua a spendersi perché giunga a pieno compimento il progetto di un “Cammino di San Benedetto del Giudicato di Sorres”, con il coinvolgimento di ben 19 Comuni, ciò che porterebbe all’ottenimento di importanti e positive ricadute socio-economiche nell’ambito dei territori coinvolti. Sul piano del Suo percorso politico recente, l’avvocato Deriu è stato elemento di spicco del partito Fortza Paris. Noto per la sua grande serietà e capacità professionale, Salvatore Deriu si è messo a disposizione del nuovo progetto politico con un folto gruppo di amici e sostenitori, sia a livello locale che regionale. A brevissimo verrà presentato alla città, alla presenza di tutta la dirigenza cittadina, provinciale e regionale”.

Antonio Cardin, dirigente regionale Orizzonte Comune

Sanità algherese in crisi, “Marino in disarmo, assente la voce di Cacciotto”

ALGHERO – ‘Nonostante gli appelli e le denunce da parte dei comitati della salute algheresi, l’ordine del giorno del centrodestra approvato dal Consiglio comunale sulla difesa della presenza dell’Università di Sassari nella gestione dell’Ospedale marino di Alghero ma anche le dichiarazioni del Sindaco di Alghero in Commissione Sanità, c’è ormai la certezza che la Regione, senza garanzie sui livelli delle prestazioni, voglia andare avanti con lo sfratto dell’Aou di Sassari dal Marino e il trasferimento dello stesso alla Asl. Con l’unico obbiettivo di commissariare le aziende sanitarie. Non accettiamo che la retrocessione del Marino alla ASL abbia come unico obbiettivo quello di alimentare il “poltronificio” avviato dalla Giunta Todde. ” Così in una nota di denuncia gli *esponenti del centrodestra algherese, Pais, Tedde, Cocco e Salvatore.
“Dove sono le garanzie per i livelli delle prestazioni sanitarie per il territorio? Qual è il progetto di Todde e dell’improvvido Bartolazzi? Quali sono le certezze che possa funzionare? Siamo oggettivamente preoccupati dal “disarmo” messo in campo dalla Regione. Già nei mesi scorsi la sinistra regionale si è dimostrata matrigna con l’Università di Sassari. Oggi tocca all’Aou e con il territorio di Alghero, con i trasferimenti di personale medico-sanitario verso Sassari e il blocco degli investimenti nella struttura. Questo nonostante il territorio, nelle sue più alte espressioni civiche, si sia pronunciato in senso opposto”.
Ancora una volta assistiamo ad una Presidente della Regione, a un Consiglio regionale, compreso il rappresentante territoriale, completamente sprezzanti della volontà popolare. Come è avvenuto con la legge di iniziativa popolare Pratobello, completamente ignorata nonostante 210mila firme, ora viene completamente ignorata la volontà della Città di Alghero, che si è espressa chiaramente per il mantenimento della presenza dell’Università nell’ospedale Marino, con un voto unanime del Consiglio comunale, espressione di unità della comunità algherese, al di là delle appartenenze politiche” continuiamo gli esponenti del centrodestra.
“In questi anni l’attività dell’Ospedale marino di Alghero, da che era praticamente chiuso, è cresciuta esponenzialmente in tutte le specialità presenti, ortopedia e riabilitazione in testa, capaci di segnare numeri importanti. Così come l’attivazione di nuove specialità come endocrinologia, diretta dal Prof. Mario Palermo.
Peraltro l’Ospedale Marino di Alghero è attualmente l’unico centro di riabilitazione intensivo pubblico (codice 56) di tutta la Sardegna, che rischia la chiusura.
Un questo senso il Marino di Alghero sarebbe dovuto diventare sede della Scuola di specializzazione di fisiatria dell’Universita di Sassari, che oggi non esiste in Sardegna* .

Tutto questo sarà impossibile da mantenere e raggiungere se si proseguirà con lo scellerato piano di retrocessione della struttura alla Asl, solo con l’unico intento di consumare una vendetta politica nei confronti del centrodestra, artefice di quella scelta rivelatasi vincente, e di alimentare il mercato delle poltrone del Campo largo” continuano Pais, Tedde, Cocco e Salvatore.
“Per questa ragione, stante la sordità e il disinteresse della Regione, del consigliere regionale espresso dal territorio, riteniamo sia opportuno organizzare una mobilitazione cittadina che ci porti a scendere in piazza e a manifestare a difesa della sanità algherese, di fronte l’Ospedale Marino e anche a Cagliari in Consiglio regionale. Così come una chiara presa di posizione del Sindaco Cacciotto, la cui voce su questo tema, come su tanti altri, è assolutamente assente, per subalternità ai diktat regionali, distanti dagli interessi della nostra comunità.
Su questi punti chiederemo l’adesione e la partecipazione di tutte le forze politiche, sociali e civiche, i comitati, presenti in città per difendere ciò che in sanità abbiamo conquistato e che non siamo disposti a perdere” concludono.

Alghero e il “racconto del bisogno”, anche nella Sanità: “da Asl e Regione nessuna risposta”

ALGHERO – Nuova, anzi ennesima, Commissione sulla Sanità. In questi ultimi anni ne sono state convocate a decine. Eppure nonostante la volontà di puntare i riflettori sulle criticità e divulgarle, da parte in primis del presidente Mulas e dei commissari e dunque degli amministratori locali e non, niente è cambiato in positivo. Al netto delle riconosciute professionalità di chi lavora nei nosocomi e di alcuni interventi infrastrutturali, in particolare al Marino, la condizione dei servizi non è migliorata. E, addirittura, oramai si si trova a ripetere sempre le stesse cose compreso la grave condizione derivante dalla reiterata chiusura del “Punto Nascita”.

Come nel settore degli eventi e turismo, come detto dall’ex-sindaco Stefano Lubrano, pare che anche negli altri comparti primari, basti pensare a commercio e sviluppo economico e varie opere primarie, fino ad arrivare all’importante sistema sanitario, sembra di trovarsi sempre di più ad assistere, quasi inermi, al “racconto del bisogno”.

Pochi o zero passi avanti. A parlare di “Nuovo ospedale” si potrebbe essere presi per pazzi, eppure ad un certo punto era anche emerso il “plastico”, stile “Porta a Porta” e invece siamo ancora qui ad assistere all’ennesima assise dove, pur riconoscendo la validità dei vari interventi in particolare dei rappresentanti delle varie associazioni, non c’è nessuna buona novella. Senza considerare che le critiche, anche dure emerse pure oggi, anche nei confronti dell’Asl e della Regione, arrivano da uno schema governativo che di fatto, con qualche sfumatura, sempre più sfumata, ricalca appieno proprio quella della amministrazione isolana.

Nella foto la commissione di questa mattina

Bartolazzi “punta” direttori e manager: “Sanità in Sardegna da Terzo Mondo”

SASSARI – Dopo mesi di discussioni, confronti e pure scontri è arrivata in Consiglio Regionale l’agognata “riforma sanitaria” che, l’attuale schema governativo isolano, composto da 5 Stelle, Partito Democratico e Sinistra, vuole chiamare “riorganizzazione funzionale”. Per il Centrodestra, invece, si tratta unicamente di un “poltronificio” da cui emergeranno, sicuramente, entro pochi giorni, le nuove guide di Aziende Sanitarie e Universitarie.

“Io non ho nessun nominativo da proporre, nessun commissario da proporre, sono venuto qui nudo. Non ho persone da sistemare, non è mio interesse fare questo”, ma, precisa l’assessore regionale alla sanità, “se l’erogazione dei servizi è stata carente, verosimilmente bisogna rivedere qualcosa nella governance, d’altra parte, la sanità sarda è la peggiore d’Italia: appena arrivato, mi ricordo, ci fu una bambina trasferita per un’appendicite da Sassari a Cagliari, cose da terzo mondo, che nemmeno in Sudan

E ancora Bartolazzi: “Sono necessari i correttivi legittimi, cambiando la legge precedente – ha detto Bartolazzi – e cambiando i direttori che dovevano applicarla. Ci sarà pure una ragione se in questi ultimissimi anni la sanità sarda è peggiorata al punto di arrivare all’ultimo posto in Italia, spendendo più di altre regioni e con più medici rispetto alla popolazione. Se la legge era buona e i manager capaci non si capisce perché siamo a questo punto”.

Finanziaria Pd, 5 Stelle e Sinistra: “Todde festeggia pacco-regalo ai sardi, un disastro”

CAGLIARI – “La presidente Todde ha deciso di festeggiare il suo ‘primo anniversario elettorale’ rifilando un pacco-regalo ai sardi. Con il terzo mese di esercizio provvisorio si determinano problemi nuovi e difficoltà maggiori per cittadini, enti locali e imprese, che resteranno ancora senza risposte concrete. La volontà di andare in aula prioritariamente con il commissariamento delle aziende sanitarie, alias riforma sanitaria Bartolazzi, ritarderà l’approvazione del provvedimento principe della Regione, la manovra finanziaria che deve programmare una spesa efficace ed efficiente. Scelta che evidenzia ulteriormente l’inadeguatezza e l’irresponsabilità di questa Giunta e di questa maggioranza”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha commentato l’approvazione del terzo mese di esercizio provvisorio.

“La responsabilità politica di questa scelta va divisa equamente tra la Presidente e la maggioranza che hanno trasformato un provvedimento tecnico in un problema politico, evidenziando le difficoltà al proprio interno – ha aggiunto Truzzu – La Finanziaria è già pronta ed è stata approvata dalla Giunta, ma non viene portata in Consiglio perché posticiperebbe l’approvazione della legge sulla riforma sanitaria. Una scelta che rappresenta la volontà del centrosinistra: le poltrone dei commissari, peraltro a rischio ricorso, valgono più del futuro della Sardegna. Soprattutto in considerazione dell’evidente possibilità che così facendo ci sarà anche il quarto mese di esercizio provvisorio”.

Di Nolfo: “Asinara, nuovo schiaffo dal Centrodestra alle comunità locali”

PORTO TORRES – “Con la nomina dell’ennesimo commissario per il Parco Nazionale dell’Asinara, da parte del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e del Sottosegretario Claudio Barbaro, arriva l’ennesimo schiaffo alla Sardegna e alle comunità che si affacciano sul Golfo dell’Asinara”, cosi il consigliere regionale di Uniti per la Todde Valdo Di Nolfo.

“Ancora una volta, la destra sarda sceglie di commissariare l’isola invece di nominare un presidente in grado di dare finalmente una direzione politica e di sviluppo all’Asinara. Ma questa volta c’è di più: con questa decisione, il Ministero commissaria di fatto anche i sindaci del golfo. La Regione aveva infatti indicato nel Comitato direttivo i primi cittadini di Porto Torres, Sassari, Castelsardo e Sorso, il cui ruolo viene ora svuotato di significato”.

L’On. Di Nolfo dichiara: “Ancora una volta viene scelta una persona, magari anche preparata, ma che non ha alcun legame con le comunità che si affacciano sul Parco. Con questo atto, Pichetto Fratin e Barbaro dimostrano di ritenere che, tra Porto Torres, Stintino, Sorso, Sassari e Castelsardo, non ci sia nessuna persona valida.”

Prosegue: “Non solo si tratta di una decisione insensata e di una perdita di tempo inaccettabile, ma la nomina del Commissario Mureddu era già stata proposta un mese fa e poi ritirata dallo stesso Ministero, rendendo questa scelta ancora più incomprensibile. Mi auguro che, a questo punto, il neo commissario si occupi immediatamente delle licenze degli operatori del Parco, che devono essere rinnovate, lavoratrici e lavoratori che ad oggi non possono programmare la stagione”

In conclusione, il consigliere regionale di riferimento per il territorio sottolinea: “Le cittadine e i cittadini delle nostre comunità meritano rispetto, ma il centrodestra sardo e nazionale, a partire dal Ministro, dimostra di non rispettarli affatto.”

Nella foto che segue: a sinistra il direttore del Parco dell’Asinara Vittorio Gazzale e a destra il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas

Progetto Entrate, nuovo corso tra Comune e Secal

ALGHERO – Il percorso di efficientamento delle entrate tributarie e patrimoniali che richiede il salto di qualità della Secal passa per un’attenta qualificazione della partecipata che possa garantire efficienza ed efficacia al sistema della riscossione. È questo l’obbiettivo del “Progetto Entrate” voluto dall’Amministrazione del Sindaco Raimondo Cacciotto e portato avanti con determinazione dall’Assessore alle Finanze Enrico Daga. È in questa ottica che nella giornata di ieri si è tenuta una importantissima iniziativa formativa, a Cagliari, alla quale hanno partecipato il direttore della Secal, dott. Cristoforo Scanu ed i suoi più stretti collaboratori. L’occasione è stata fornita dall’Associazione Nazionale Ufficio Tributi Enti Locali – ANUTEL, ente del terzo settore con più di 4000 enti associati, nell’ambito della formazione specialistica che questa porta avanti su tutto il territorio nazionale.

Promotore e regista di questa giornata formativa è stato il dirigente del Comune di Alghero Dott. Piero Nurra, tra i più autorevoli esperti in campo nazionale nel settore delle entrate, componente del direttivo nazionale di Anutel e docente della scuola finanziaria e tributaria presso la stessa, il quale, con il supporto dei funzionari dell’Ufficio Tributi comunale, anch’essi presenti, è impegnato nell’attività di integrazione fra uffici comunali titolari dei diversi cespiti di entrata e la società Secal. “Ci impegniamo per un’amministrazione vicina alle persone e che sia equa e trasparente in ogni sua azione, e il sistema delle riscossioni deve rispondere a questi requisiti” afferma il Sindaco Raimondo Cacciotto, che specifica : “Siamo impegnati per valorizzare il ruolo delle partecipate in modo che ognuna di esse si senta protagonista del lavoro svolto a favore della città”.

L’obbiettivo del progetto entrate è infatti quello di integrare le competenze, affinare le conoscenze per avviare un ufficio entrate comunali che in collaborazione con la società partecipata possa gestire tutte le entrate dell’ente dal momento della loro generazione all’interno di ciascun ufficio, fino alla fase della riscossione nell’ambito della società Secal. “Il fine è quello di giungere all’interoperabilità fra Comune e società partecipata – spiega l’Assessore alle finanze Enrico Daga – la parola d’ordine dell’amministrazione comunale è infatti l’efficientamento del sistema di riscossione dal quale deriva la capacità dell’Ente di proporre equità fiscale e capacità di spendere adeguatamente le risorse provenienti dalle entrate, per colmare le diverse lacune che attanagliano il sistema economico e sociale della città. A questo va aggiunta una seria lotta all’evasione che solo un ufficio senza barriere tra comune e Secal può garantire.” Dopo l’impianto, la configurazione, le personalizzazioni del nuovo sistema informativo tributario, l’implementazione delle banche dati proprie e l’integrazione di queste con le banche dati di altri enti quali Agenzia entrate, Catasto, ACI, ecc., si è ora giunti alla fondamentale fase della formazione dei suoi operatori, che nella giornata di ieri ha compiuto un ulteriore e passo avanti, funzionale alla creazione di una società quanto più performante e rispondente alle esigenze della città, obiettivo perseguito dall’Amministrazione comunale fin dal primo giorno del suo insediamento. Alla giornata di ieri, in accordo tra ente e Secal, verranno organizzate ulteriori giornate e percorsi formativi nell’ottica di accrescere le competenze operative nel campo dei tributi comunali.

nelle foto: alcuni momenti della giornata formativa

Convocato il Consiglio, un solo atto dell’Amministrazione. Domani ennesima Commissione Sanità

ALGHERO – IL Consiglio Comunale è stato convocato, a Lo Quarter per giovedì 27 febbraio, alle ore 17:00. In totale 28 punti fissati all’ordine del giorno di cui solo uno, ed è la seconda volta che dall’Amministrazione Cacciotto non giungono in discussione atti e delibere di una certa rilevanza, a parte, come questo caso, la “Costituzione del Consorzio