Commissione Urbanistica “salvata” (ancora) da Forza Italia: “Vicini alle imprese”

ALGHERO – “Ancora una volta con senso di responsabilità e piena consapevolezza del ruolo che la funzione consiliare richiede, le consigliere comunali di Forza Italia Nina Ansini e Giovanna Caria ieri mattina hanno garantito ieri la funzionalità della Commissione Urbanistica, assumendo la prima la vicepresidenza in assenza del presidente, permettendo così la prosecuzione dei lavori e l’adozione degli atti previsti all’ordine del giorno.”

In particolare, la commissione era chiamata ad esprimersi su un’importante pratica relativa all’autorizzazione per l’ampliamento di una tettoia-frantoio, la sostituzione ed ampliamento copertura in cemento-amianto, l’impianto fotovoltaico il cambio di destinazione d’uso del locale da deposito ad azienda in località Catalan. Pratica poi votata favorevolmente in aula consiliare ne pomeriggio in modo compatto dal Gruppo di Forza Italia.

“Con coerenza confermiamo che la presenza in aula e la partecipazione attiva alle commissioni – affermano le consigliere – rappresentino una forma concreta di rispetto nei confronti dei cittadini e degli operatori economici. L’efficienza amministrativa passa anche da questi momenti, in cui si rende possibile dare continuità agli investimenti e certezze a chi, con fatica e visione, sceglie di costruire e produrre valore sul nostro territorio.”

“Il nostro impegno – concludono Ansini e Caria – continuerà ad essere orientato al merito delle questioni, senza pregiudizi né posizionamenti predefiniti. Specie allorché si discutono delibere che possono incidere positivamente sulla crescita e lo sviluppo economici di Alghero e del territorio e sulla creazione di occupazione stabile. Per Forza Italia il buon senso, il rispetto delle istituzioni e la tutela dell’iniziativa privata sono e restano punti fermi. Siamo vicini alle imprese e alle famiglie.”

Critiche evento lirica, Daga: “Soliti 3 frustrati che avveleno il dibattito politico”

Carmina Burana ad Alghero è un evento culturale dirompente. E quando la cultura entra in scena con la sua potenza, la politica meschina esce allo scoperto.

La location non l’ho scelta io, e lo sanno tutti: l’ha voluta con convinzione l’Ente De Carolis. Perché tra le barche e la muraglia antica, la musica classica ritrova il suo senso più profondo: quello di scuotere, emozionare, trascendere. È lì che Alghero si fa palcoscenico d’Europa, e non cortile per beghe di quartiere.

Per amor di verità: l’evento sarà martedì 1 luglio, e il Café Latino, come ogni martedì, è chiuso. È il giorno di riposo settimanale. Chi insinua il contrario, mente sapendo di mentire.
E a chi finge di non saperlo, va ricordato che in quella stessa location si tiene abitualmente la premiazione del Campionato del Mondo di Rally, gli Swan Sardinia Challenge, li è nato il Gran Prix del Corallo, oltre che il Capodanno così come lo conosciamo, solo per citare alcune iniziative note.
Parliamo di una delle cornici più iconiche del Mediterraneo, che qualcuno vorrebbe simbolicamente bombardare, solo perché lì si trova l’unico caffè del Nord Sardegna citato dalla prestigiosa guida del Gambero Rosso, gestito con dedizione da oltre 35 anni dalla mia famiglia.

Il vero problema è che tre persone – sempre le stesse – hanno deciso di inquinare il dibattito pubblico, trascinando tutto nel fango dello scontro personale. Chi si firma è un prestanome – per il quale stendiamo un velo pietoso. I mandanti sono altri. E sono quelli che, pur di fermare chi lavora, saboterebbero anche le imprese e i lavoratori di questa città.
Ringrazio comunque Fratelli d’Italia, evidentemente per i quali sono divenuto un incubo o forse il loro unico obiettivo; spero solo politico e non frutto di un frettoloso, non corrisposto, innamoramento.
Non tralasciano, infatti, alcuna occasione per spendere il mio nome nel tentativo di criticare ogni e qualsiasi meritevole iniziativa compiuta dalla Municipalità.
Di ciò, da una parte, li ringrazio.

La verità è un’altra, semplice: non sono io a usare la politica per la mia carriera, sono loro che vivono di ambizioni frustrate, dando fuoco a tutto pur di contare qualcosa. Con l’arroganza di chi non ha mai costruito nulla e oggi vorrebbe insegnare tutto.

Io continuo a lavorare per una città più viva, più colta, più giusta. E se per farlo bisogna sfidare i professionisti del veleno, lo farò ogni giorno. Perché Alghero corre, senza guardarsi indietro”.

Enrico Daga, assessore alla programmazione, bilancio, patrimonio e segretario cittadino del PD

Campo boe, Riformatori e Psd’Az: “Scelte e affidamenti diretti, bisogna fare piena luce”

ALGHERO – «Da mesi si discute ad Alghero dell’istituzione di nuovi campi boe. Non intendiamo entrare nel merito della scelta in sé, su cui si potrebbero aprire legittimamente molteplici riflessioni. Intendiamo invece accendere i riflettori sulla trasparenza dell’iter amministrativo e sulla reale finalità dell’iniziativa.»

Inizia così la nota stampa congiunta delle segreterie cittadine del PSd’Az e dei Riformatori che si domandano: «Il servizio di controllo, manutenzione e accoglienza dei nuovi campi boe sarà affidato attraverso un bando pubblico, aperto a tutti gli operatori del settore, o si procederà con affidamenti diretti, come già avvenuto con la Determinazione n. 346 del 01/07/2022 del Parco di Porto Conte per i campi boe all’interno dell’Area Marina Protetta? E, per quanto riguarda il posizionamento in corso in questi giorni, è stata promossa una gara d’appalto?»

Un’interrogativo più che legittimo, utile a dare una risposta chiara a molti cittadini e operatori.

«Riteniamo – proseguono – che la tutela dell’ambiente non possa diventare il paravento di operazioni che rischiano di favorire alcuni a discapito di altri. È fondamentale garantire procedure trasparenti, che assicurino pari opportunità a tutti gli operatori economici e che non alimentino il sospetto di vantaggi riservati a soggetti selezionati. Il dubbio che emerge, e che merita un chiarimento, è il seguente: siamo di fronte a un progetto pubblico nato per proteggere la posidonia o a un intervento che, di fatto, assegna aree di pregio a gestori privati con risorse pubbliche e rischio imprenditoriale pressoché nullo?»

«In uno scenario corretto, un’impresa interessata ad allestire un campo boe commissiona il progetto ad uno studio tecnico, presenta una richiesta di concessione e, se approvata, realizza il tutto a proprie spese, assumendosi oneri e rischi. Qui, invece, sembra che l’investimento sia sostenuto da fondi pubblici, mentre i benefici economici della gestione e dei servizi ricadrebbero su soggetti privati, potenzialmente anche senza gara. E, presumibilmente, anche le spese di manutenzione sarebbero a carico dell’ente pubblico, azzerando di fatto ogni rischio d’impresa. Una dinamica che, se confermata, rappresenterebbe un paradosso inaccettabile in un sistema di libero mercato.»

«Il sospetto da chiarire, inoltre, è che siano state selezionate le aree di maggior pregio, quali il Rosso, il Lazzaretto e l’Olandese, rendendole zone di ormeggio a pagamento. Non si capisce, infatti, perché altri tratti di costa meno pregiati ma ugualmente interessati dalla presenza di posidonia e soggetti ad ancoraggi intensivi durante la stagione estiva non siano stati nemmeno presi in considerazione. Forse esistono praterie di serie A e di serie B?»

«A nostro avviso – concludono i Riformatori e i Sardisti – è necessario fare piena luce sugli interrogativi esposti affinché sia garantita la massima trasparenza e siano tutelati i principi di libera concorrenza e di interesse pubblico. Non devono esserci dubbi sul fatto che le risorse pubbliche debbano essere impiegate per il bene comune, non debbano creare rendite di posizione e soprattutto non debbano essere sprecate. A tal proposito, che fine faranno le boe in esubero data la diminuzione del numero di installazioni rispetto al progetto originario?»

“Alghero, 60mila euro per il concerto di lirica: è egemonia personale, non culturale”

ALGHERO – Se la maestria dei professionisti dell’Ente De Carolis e la bellezza dei Carmina Burana non possono essere messi in discussione, ben più discutibile è la scelta politica dietro l’evento del 1 luglio previsto presso la banchina Dogana.

A seguito della verifica di alcuni autti, abbiamo fondati motivi per ritenere che la scelta di portare lo spettacolo alla banchina Dogana, con un contributo pubblico di 60.000 euro (30.000 dal Comune, 30.000 dalla Fondazione), sia stato l’esito di una decisione dell’assessore Daga e della sua cerchia, senza alcuna condivisione dell’assessorato competente che, ancora una volta, si trova ostaggio del segretario PD. Non è la prima volta che accade.

Già in passato, Daga ha dimostrato un forte attaccamento alla banchina Dogana, sotto i bastioni Magellano, luoghi a lui cari per svariati motivi, polemizzando pubblicamente contro la scelta dell’amministrazione Conoci di spostare il concertone di Capodanno presso il Piazzale della Pace, più sicuro, più ampio, più adatto.

Ora ci risiamo. Con l’alibi della “grande musica”, si torna a spendere risorse su un’area logisticamente complessa e costosissima da allestire e presidiare, mentre in Piazza de lo Quarter, che la Fondazione sta già attrezzando per la stagione estiva, ci sarebbero ben 700 posti disponibili.

Il contributo concesso è alto, specie per una singola serata, che peraltro non è nemmeno una produzione esclusiva: lo stesso spettacolo andrà in scena a Sassari due giorni prima, con l’evidente rischio di comprometterne la riuscita. Sassari, nel frattempo sta ricostruendo un circuito culturale e musicale che in passato passava da Alghero, e oggi ci fa concorrenza diretta, insieme a Olbia e ad altri centri che programmano con visione.

Bene la lirica quindi, certo. Ma non è una novità. Anche il centrodestra, negli ultimi due anni, ha portato in città produzioni prestigiose grazie alla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, con costi ben più contenuti e senza scelte personalistiche.

Qui invece si spaccia per “patto culturale” quello che appare a tutti gli effetti come un’operazione costruita per alimentare un’egemonia personale, che oggi si esercita dentro e fuori le proprie deleghe, fin dentro la Fondazione Alghero.

Altro che trasparenza, altro che visione: se questa è la cultura “che osa”, ci chiediamo a vantaggio di chi”.

Pino Cardi
Coordinatore cittadino – Fratelli d’Italia Alghero

“Commissariato di Polizia, grave carenza personale: sicurezza a rischio”

ALGHERO – “Dopo aver depositato una formale interrogazione per denunciare la grave carenza di agenti di Polizia presso il Commissariato di Alghero, mi trovo, ancora una volta, costretto a intervenire pubblicamente. Lo faccio da consigliere comunale, ma prima ancora da cittadino, perché il silenzio e l’inazione davanti a una questione così seria sono inaccettabili.

Ad oggi, il numero effettivo degli agenti operativi si aggira intorno alle 30 unità, comprensive anche del personale impegnato negli uffici e nei servizi amministrativi. È evidente che una tale dotazione è del tutto insufficiente per garantire un controllo capillare del territorio e un servizio efficiente alla cittadinanza.

La Polizia di Stato ad Alghero è chiamata a coprire numerosi fronti:

Ordine pubblico per eventi e manifestazioni
Servizi amministrativi come passaporti, porti d’arma, licenze
Interventi di emergenza e controllo del territorio
E non solo per la città di Alghero, ma anche per i comuni limitrofi come Ittiri, Putifigari, Olmedo, Villanova Monteleone e Pozzomaggiore, che non dispongono del supporto dei Carabinieri per queste pratiche.

Il risultato? Una volante che riesce a uscire due volte al giorno, invece delle quattro previste, e quasi mai nelle ore notturne. Nel frattempo, aumentano a dismisura gli episodi di microcriminalità: auto aperte nei pressi delle spiagge, turisti derubati dei loro beni, cittadini sempre più insicuri. È questa l’immagine che vogliamo dare di Alghero?

A peggiorare ulteriormente la situazione, c’è il tema della videosorveglianza comunale, che molto spesso non funziona oppure è totalmente inaccessibile a chi ne avrebbe bisogno: solo la Polizia Locale ha accesso alle telecamere, ma il servizio finisce alle 20.00. Dopo quell’ora, in caso di crimini, è praticamente impossibile risalire ai responsabili. Serve un cambio di passo: le forze di Polizia devono essere abilitate ad accedere direttamente ai sistemi di videosorveglianza.

Chiedo pubblicamente che il Sindaco, l’Amministrazione e i rappresentanti istituzionali locali si facciano portavoce di questa emergenza presso il Ministero dell’Interno e la Prefettura.
Non possiamo continuare a far finta di niente mentre il territorio perde sicurezza, efficienza e credibilità. Serve personale, servono strumenti, e serve rispetto per una città che merita di più”.

Christian Mulas Presidente della V Commissione Consiliare

“Cittadella Sportiva, ancora propaganda dalla Giunta targata Avs – Pd”

ALGHERO – La riapertura annuale della piscina scoperta offre il destro alla Giunta Cacciotto per fare i soliti annunci propagandistici, ma smentiti dai fatti. Oggi la novità è che con alcuni interventi “previsti negli impianti del tennis, del baseball e del rugby e nel campo di calcio Pino Cuccureddu, l’area di Maria Pia è oggetto di una pianificazione mirata a porre la basi per la creazione della cittadella sportiva”. Dichiarazioni roboanti, che evocano la “creazione” della cittadella sportiva attraverso un’opera di pianificazione. Cioè a dire, attraverso un processo che anticipa azioni future, definendo strategie e risorse per concretizzarle. Dimenticando che queste strutture già esistono e vengono utilizzate da tanti anni. E’ evidente che la “cittadella sportiva” è la solita suggestione enfatica, basata sul nulla e priva di concretezza. Rimaniamo in attesa di un minimo di serietà da parte della Giunta a trazione AVS – PD. Lo ha dichiarato il Gruppo consiliare di Forza Italia

“Sassari, è emergenza sicurezza: fenomeno annunciato”

SASSARI – “La pubblicazione a due pagine e richiamo in prima de La Nuova Sardegna sul tema della sicurezza testimonia la particolare evidenza che questo problema riveste nelle nostre città e occorre dare atto che la stampa locale ha da sempre e a più riprese raccontato questo disagio partendo proprio dal Centro Storico di Sassari.
Prendendo spunto da questa indagine la Segreteria Provinciale e Cittadina di Forza Italia di Sassari ritengono necessario aprire un confronto che tenga alta l’attenzione dialettica su una problematica che abbraccia non solo i fenomeni di criminalità comune e organizzata, ma anche quelle particolari manifestazioni di devianza sociale le cui origini ci devono far riflettere, ponendo al centro il ruolo certo delle Istituzioni, ma anche delle famiglie e della Scuola.
Gli episodi di malamovida, l’estensione del fenomeno gang e baby gang, uniti a quello che invece si configurarsi come un controllo territoriale criminale e organizzato da parte di soggetti extracomunitari, producono inquietudine nella Comunità, generano quella sfiducia che contribuisce alla chiusura delle attività commerciali, rendendo le aree meno appetibili per investitori e consumatori.
Individuare nelle sole iniziative di cultura, musica e intrattenimento la soluzione cui dovrebbe conseguire il rilancio del Centro Storico appare velleitario e di sicuro insufficiente; occorre fin d’ora assicurare le condizioni di sicurezza per tutti, residenti e visitatori, e solo dopo o al più contemporaneamente, promuovere tutte quelle attività che riportano i sassaresi, e non solo, nelle piazzette, nelle viuzze, negli angoli più caratteristici della Città antica.
Promuovere dunque un presidio costante delle Forze dell’Ordine come segnale coraggioso di una vera svolta di pensiero sui temi della sicurezza, pur consapevoli che l’obbiettivo sia di non facile realizzazione per la penuria di organici nelle Forze di Polizia e l’atavica avversione culturale di coloro che lo scambiano ancora come il simbolo di una politica di militarizzazione.

Serve pensare e investire inoltre in un moderno sistema di videosorveglianza, strumento di controllo e soprattutto efficace deterrente. Ora ci chiediamo: cosa sta facendo l’attuale amministrazione per adottare un sistema performante, innovativo, allineato con le soluzioni e gli standard applicativi di recente generazione? Lo ritiene una priorità o meno? Quali e quante risorse intende investire per assicurare un comparto fondamentale del nostro tessuto urbano?
Poichè ad oggi non ci sembra di intravvedere all’orizzonte nessuna proposta in merito, esprimiamo la preoccupazione rispetto a quelle che rischiano di essere parole di circostanza, figlie di una politica che ha da sempre sottovalutato prima le dinamiche sociali conseguite all’insufficiente controllo del fenomeno migratorio illegale, e poi quelle ancora più recenti, relative ai fenomeni di devianza giovanile.
Oggi si scopre tutto ciò quasi non si trattasse di un fenomeno annunciato. Occorre invertire subito la rotta se non si vorrà assistere presto all’ennesimo fallimento da trasmettere alle nuove generazioni. Serve un segnale forte, da parte delle Istituzioni, per la sicurezza di tutti e contro degrado ed illegalità, fenomeni che scoraggiano attività imprenditoriali e commerciali a continuare a investire nel Centro Storico”.

Forza Italia Sassari

Nuova caserma dei Vigili del Fuoco, sovralluogo della Lega: passi avanti

ALGHERO – Ieri mattina «Si è compiuto un passo decisivo per la realizzazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Alghero». Lo annuncia Michele Pais, consigliere comunale della Lega, dando notizia del sopralluogo effettuato nel terreno individuato in località La Scaletta (nelle adiacenze del Green Hotel) da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Sassari insieme alla società di ingegneria incaricata della progettazione.

«Il contratto prevede che entro 72/(max)120 giorni dalla consegna delle attività – spiega Pais – dovrà essere esitato il progetto esecutivo, che successivamente sarà messo a gara per l’affidamento dei lavori. Parliamo di un’opera interamente finanziata con 5 milioni di euro, grazie all’intervento risolutivo del Ministro Matteo Salvini, che si è speso personalmente per sbloccare una situazione ferma da troppo tempo».

Pais ha voluto esprimere un ringraziamento sentito «al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, ingegner Antonio Giordano, e alla sua vice, ingegner Francesca Matta, per la professionalità e la costante attenzione al territorio. Un grazie va anche al Provveditorato alle Opere Pubbliche guidato dall’ingegner Federico Vittorio Rapisarda, la cui struttura regionale con l’Ing. Murgia ha la responsabilità dell’esecuzione dell’opera e sta garantendo il massimo impegno per rispettare tempi e qualità dell’intervento».
«Finalmente – prosegue Pais – si dà concretezza a un progetto fondamentale per la sicurezza del territorio e atteso da tutta la comunità algherese. Un presidio indispensabile, quello dei Vigili del Fuoco, che merita una sede moderna, funzionale e adeguata alle esigenze operative di oggi».
Il consigliere della Lega ha voluto inoltre riconoscere il contributo del lavoro istituzionale portato avanti nel tempo: «Un ringraziamento va a tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni: il percorso per dotare Alghero di una nuova caserma è iniziato nel 2010 grazie all’allora responsabile arch. Alberto Marrone, ma tra ostacoli burocratici e carenza di fondi non si era mai riusciti ad arrivare al risultato. Oggi, finalmente, ci siamo. Sono certo che il Sindaco Cacciotto contribuirà attivamente».
Pais conclude con un appello all’attuale amministrazione: «È tuttavia fondamentale che, in attesa della nuova caserma, il Comune intervenga con urgenza per mettere in sicurezza l’attuale immobile sede del distaccamento di Alghero in via Napoli, che presenta da tempo diverse criticità strutturali non più tollerabili»

Governo Meloni, focus sul turismo: Fratelli d’Italia Alghero presente

ALGHERO – Fratelli d’Italia Alghero sarà presente all’iniziativa pubblica in programma venerdì 20 giugno presso il Delta Hotels di Olbia organizzata dal Responsabile regionale del Dipartimento Turismo di FdI, Marco Di Gangi.

Quella di venerdì sarà l’occasione per fare il punto sui risultati concreti ottenuti dal Governo Meloni nel settore del turismo, in Sardegna e in tutta Italia, proprio insieme al Ministro Santanché e all’On. Gianluca Caramanna.

L’incontro vedrà la partecipazione di esponenti del Governo, parlamentari, rappresentanti delle imprese e delle categorie economiche, in un confronto aperto sulle politiche messe in campo per rilanciare uno dei settori strategici della nostra economia nazionale e regionale.

“Sarà un’occasione per restituire voce ai territori e agli operatori del turismo – dichiara Marco Di Gangi – valorizzando una strategia che ha puntato su identità, impresa e innovazione. In Sardegna questi indirizzi cominciano a dare frutti concreti, specie sul fronte della destagionalizzazione e della qualità dell’offerta. Ora serve un salto di qualità nella programmazione locale, costruendo reti tra istituzioni, imprese e corpi intermedi.”

L’ingresso all’evento è libero. Fratelli d’Italia Alghero invita tutti i cittadini a partecipare.

Campo boe, Pais “schiaffeggia” il Parco di Porto Conte: “Morte del diportismo”

ALGHERO – «Quanto riportato nel documento in oggetto non sta né in cielo né in terra. Si tratta di dichiarazioni prive di qualunque fondamento giuridico e tecnico, che lasciano esterrefatti per superficialità e pericolosità delle conseguenze». Così Michele Pais, consigliere comunale della Lega, interviene duramente in merito al progetto del campo boe previsto in tutta la rada di Alghero.

«Siamo di fronte – prosegue Pais – a una forzatura inaccettabile che tenta di vincolare la Capitaneria di Porto in un ruolo meramente esecutivo, come se questa fosse obbligata ad avallare decisioni già prese altrove. Un’impostazione che appare quanto meno impropria, se non offensiva e lesiva delle prerogative istituzionali dell’Autorità Marittima».

Secondo il consigliere leghista, il progetto presenta anche profili di evidente discriminazione: «È a dir poco sconcertante – attacca Pais – che si ipotizzi un trattamento differenziato per i residenti di Alghero, esentati dal pagamento e chi magari abitando a Sassari o nell’hinterland e che sempre ormeggiano le loro barche nel porto di Alghero, siamo costretti a pagare un “dazio”.
Una disparità che crea fratture e malumori, in totale contrasto con lo spirito di equità che dovrebbe guidare qualsiasi iniziativa pubblica, soprattutto in ottica di città metropolitana. Ma come si fa solamente a pensare simili abomini».

Ma la critica più forte riguarda la natura stessa dell’intervento: «Questo campo boe non lo vuole nessuno, e soprattutto è dannoso. Non esiste alcuno studio scientifico serio che ne giustifichi la realizzazione. Siamo di fronte a un progetto costruito solo per drenare fondi dell’Unione Europea, senza tenere conto delle ricadute drammatiche sul comparto nautico locale. Una scelta miope che rischia di mettere in ginocchio l’economia del diportismo e di allontanare definitivamente la nautica da Alghero».

Pais conclude con un appello accorato: «Faremo tutto quanto è in nostro potere per fermare questa follia, nelle istituzioni e fuori con manifestazioni di popolo. Non si può imporre un progetto calato dall’alto, privo di logica, dannoso per l’ambiente e per l’economia, e per giunta discriminatorio. Il campo boe va bloccato subito, senza fare ricorso a ridicoli escamotage».