“Alghero allo sbando e senza regia, azzerare tutto”

ALGHERO – “Anche oggi la disomogenea coalizione del sindaco Cacciotto ha certificato la sua debolezza. La mancanza del numero legale nella Commissione -che deve essere garantito dalla maggioranza- che avrebbe dovuto approvare l’importante regolamento sulle pari opportunità, testimonia l’implosione di una maggioranza priva di guida e di un progetto per l’Alghero dei prossimi anni. Crediamo sia indispensabile che il sindaco Cacciotto interpreti il suo ruolo di guida, e dia indirizzi precisi ad una maggioranza evidentemente stramata e stremata per la presa di coscienza della sua destrutturazione. Le famiglie e le imprese riteniamo non possano tollerare oltre questo clima di incertezza e di confusione in cui l’amministrazione Cacciotto ha letteralmente “precipitato” Alghero. Noi siamo disponibili a collaborare sui grandi temi che interessano il territorio, a partire dalla Città Metropolitana e dalla sanità, ma in questa situazione di caos è impossibile dare un minimo di contributo. Riteniamo che Cacciotto debba fermare le lancette dell’orologio, azzerare la Giunta e rivedere completamente gli assetti che evidentemente oggi sono inadeguati ripartendo dalla casella di partenza”

Capogruppo di Forza Italia Marco Tedde

“Alghero, salta la Commissione: è crisi politica nel Centrosinistra”

ALGHERO – Continuano le difficoltà a cui deve far fronte il sindaco Cacciotto e la sua maggioranza. Dopo le forti polemiche e la pessima pubblicità per Alghero derivante dagli articoli in prima pagina sulle lacune nell’offerta e domanda turistica, ora “scoppia il bubbone” politico.  “Oggi è mancato il numero legale per i lavori della Commissione I – Regolamenti, che avrebbe dovuto discutere e portare avanti l’iter sul regolamento della Commissione Pari Opportunità. Un fatto grave, che certifica ormai la paralisi della maggioranza”, cosi Fratelli d’Italia che rende noto quanto avvenuto questa mattina che, di fatto, certifica l’apertura di una crisi nella maggioranza di Centrosinistra. Assenti, questa mattina, i consiglieri Mulas (Psd’Az) e Colledanchise (Orizzonte Comune), oltre che anche gli altri componenti di opposizione.
“La responsabilità è tutta da ascrivere a chi governa la città: un centrosinistra incapace di garantire perfino la presenza dei propri consiglieri nelle sedi istituzionali. È il segno evidente di una maggioranza che non c’è più, che non ha una direzione e che lascia le istituzioni bloccate. Il sindaco non governa più la sua maggioranza, e lo spettacolo è sotto gli occhi di tutti: i gruppi consiliari che escono a giorni alterni sulla stampa per criticare il suo stesso operato, lo scontro interno sulla sanità, i dubbi sollevati sui concorsi e sul personale, sulle nomine dirigenziali, fino all’addio del Segretario generale e alle divisioni esplose sulla programmazione degli eventi, con la sinistra radicale e i 5 Stelle che arrivano ad attaccare la giunta e persino i loro stessi rappresentanti nel CdA della Fondazione Alghero”.
“Alghero non merita questa instabilità permanente. Fratelli d’Italia continuerà a denunciare ogni mancanza e ogni paralisi, perché la città ha bisogno di serietà, di programmazione e di un’amministrazione che governi davvero”.

“Maggioranza Cacciotto, Alghero allo sbando: l’avevamo previsto”

ALGHERO – “E’ fin troppo semplice ricordare “l’avevamo detto”. Ma il caos in cui si dibattono la Giunta Cacciotto e la composita maggioranza va molto al di là d ogni più grigia aspettativa. Con le ali moderate della maggioranza che intervengono a gamba tesa e a ragion veduta sulla gestione della sanità e sulla postura “strutturalmente abulica” del sindaco. All’interno del dibattito accusatorio cittadino sulla assenza di strategia turistica integrata, e sull’offerta di eventi priva di un minimo di qualità, si inseriscono i gruppi di maggioranza espressi dalla sinistra cittadina, che muovono accuse giuste nei confronti di Cacciotto e dell’Amministrazione. Accuse coraggiose, posto che fra loro vi sono coloro che hanno proposto i vertici della Fondazione che hanno finanziato e patrocinato gli eventi che hanno trasformato la Passeggiata Barcellona in un luogo caotico. Un vero e proprio “suk” marocchino, che oggi si caratterizza per la “confusione e il pesante imbrattamento della pavimentazione”, come hanno sottolineato pubblicamente importanti operatori turistici algheresi. E’ evidente che una coalizione che nel suo programma elettorale relega il turismo in un cantuccio, dedicandogli una laconica affermazione quale “promuovere attivamente il territorio di Alghero come destinazione turistica” non poteva fare di meglio. Da ciò scaturiscono decisioni politiche che paiono piuttosto “indecisioni” di una Giunta priva di amalgama, e la scarsa capacità di rendere attraente, o quantomeno decorosa Alghero. Una Giunta che basa la sua azione sulla propaganda più sfrenata, mettendo il “cappello” sopra opere delle precedenti amministrazioni per nascondere l’incapacità di progettare la Alghero dei prossimi decenni. Caratterizzata da assessori alle “varie ed eventuali” che paiono usciti da “Zelig”, che creano confusione e propongono improbabili spendite di risorse pubbliche. Con una gestione della igiene pubblica, della posidonia sulle spiagge e del decoro urbano approssimativa. Il turismo ha necessità di un minimo di governance che oggi è assente. Bisogna strutturare un’offerta capace di sviluppare le potenzialità di Alghero, basando le politiche turistiche sulla programmazione. E non sulla improvvisazione che oggi caratterizza la destinazione Alghero. Lavorando per ampliare la qualità dei servizi e degli eventi. Attirando flussi turistici tutto l’anno, creando grandi eventi annuali, anche eno gastronomici, basati sulla nostra identità e sulla nostra cultura in collaborazione con le energie positive delle Borgate e dei nostri operatori turistici che hanno molte “frecce” nel loro arco che attendono di poter scoccare. Valorizzando le nostre produzioni agricole che hanno raggiunto livelli di eccellenza, mettendo in vetrina la nostra storia e la nostra singolarità. Alghero è un “unicum” che ha però necessità di idee e di una programmazione chiara per esprimere le sue immense potenzialità e per creare sviluppo. Oggi manca una “rotta”, un minimo di “spartito politico – amministrativo”, ma manca anche il “direttore d’orchestra” che deve indirizzare gli amministratori e le forze politiche ed economiche che devono interpretare lo “spartito”. Crediamo che Cacciotto una volta per tutte debba assumere il suo ruolo di guida politica. Altri sei mesi di attendismo getterebbero la città nella confusione più totale”.

Forza Italia Alghero

Sanità, Piccone a Mulas e Noi Riformiamo Alghero: “Le risposte stanno arrivando”

ALGHERO – Non solo turismo, eventi, viabilità, rifiuti, ma anche sanità. La solita Sanità. Decenni di promesse, ma pochi passi avanti, per un territorio così importante in termini di domanda di servizi, sono stati fatti. In particolare, come segnalato in queste ore, ancora una volta, dal consigliere comunale del Partito Sardo d’Azione Christian Mulas, riguardo l’agognato “nuovo ospedale” o almeno rispetto all’altrettanto atteso ampliamento del Civile.
L’ennesimo scossone interno alla “maggioranza Cacciotto” vede la replica da parte della consigliera di 5 Stelle Giusy Piccone. “La sanità è un tema sul quale ogni amministratore responsabile è chiamato a vigilare e a contribuire in maniera concreta, affinché si raggiungano risultati significativi a beneficio dell’intera comunità. Pur non rientrando direttamente nelle competenze del Comune, il benessere dei cittadini rappresenta la priorità assoluta per l’Amministrazione, perché – come si dice – la salute viene prima di tutto. E non esiste verità più sacrosanta di questa.
Ridurre i progressi compiuti e i progetti in corso a semplici slogan o frasi da talk show significa vanificare il lavoro che, con impegno, determinazione e collaborazione tra le istituzioni, si sta portando avanti. Il modus operandi dell’Amministrazione Cacciotto è chiaro fin dall’inizio: lavorare senza sosta, nelle sedi opportune, per rendere Alghero la città che i suoi cittadini meritano, in termini di servizi, decoro e qualità della vita. Non propaganda, ma trasparenza e puntualità nel comunicare risultati concreti.
Cadere nel tranello della visibilità è facile e persino allettante, ma qualche minuto di gloria non serve a risolvere i problemi. Le criticità si affrontano con il lavoro quotidiano, con la volontà di dialogare in un clima di collaborazione reciproca e, soprattutto, con il rispetto dei ruoli”.
“Oggi, purtroppo, il livello del dibattito politico cittadino non contribuisce in alcun modo a migliorare i servizi sanitari. Al contrario, mostra frammentarietà laddove sarebbe necessario presentarsi uniti e compatti per avanzare richieste legittime. Nonostante ciò, le risposte alle nostre sollecitazioni stanno arrivando grazie all’impegno della Regione e del commissario Tauro, seppure a livello nazionale si preferisca destinare ingenti risorse al riarmo, anziché investire nel potenziamento di scuole e ospedali.
È notizia di pochi giorni fa che a settembre entreranno in servizio due nuovi medici di base ad Alghero, oltre a quello già arrivato ad agosto, e a ottobre partiranno i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso del Civile”.
“Sono previste anche tre nuove assunzioni di cardiologi per ripristinare il servizio H24, mentre al Marino si procederà con ristrutturazioni e con il potenziamento del polo riabilitativo. Sullo STEN si lavora a un progetto condiviso che potrebbe concretizzarsi già a settembre. È stato inoltre effettuato un sopralluogo nella sede destinata a ospitare il futuro Centro Diurno per persone con disabilità, segno di un impegno concreto per nuovi servizi alla comunità. Dalla ASL fanno infine sapere che si sta lavorando attivamente per la ricerca di nuovi pediatri”.
“Con la stessa determinazione che ha guidato ogni azione finora, l’Amministrazione continuerà a vigilare e a collaborare con le istituzioni e gli operatori del settore, con spirito di servizio e senso del dovere. C’è ancora tanto da fare, e lo faremo, passo dopo passo”.

“Sanità, nuovo ospedale e servizi: Alghero presa in giro da chi governa la Regione”

ALGHERO – “È inaccettabile e vergognoso che, nel 2025, una città come Alghero  la seconda della provincia di Sassari, con oltre 80.000 abitanti considerando l’intero hinterland e un bacino turistico internazionale che, in estate, supera ampiamente le 150.000 presenze  venga completamente ignorata sul tema della sanità.
Ad oggi, non si parla né di un nuovo ospedale né dell’ampliamento dell’attuale struttura del Civile. È evidente: Alghero e gli algheresi, per questa Regione, non hanno dignità.
La responsabilità politica è chiara: da quando governa la Presidente Todde, sul nuovo ospedale di Alghero è calato il silenzio. Le promesse sono scomparse, svanite, archiviate. Nel frattempo, a San Gavino Monreale, un paese di appena 8.000 abitanti, si sta per inaugurare un nuovo ospedale da 215 posti letto, su un’area di 15.000 mq, realizzato da Fincantieri. Lì si costruisce il futuro, qui si resta nel silenzio e nel disinteresse e nell’abbandono totale.
Eppure i numeri parlano chiaro:
L’ospedale Civile di Alghero registra quasi 40.000 accessi annui al pronto soccorso.
Migliaia di interventi chirurgici vengono eseguiti ogni anno.
Solo il reparto di Ortopedia ha effettuato oltre 1.200 interventi importanti in dodici mesi.
Centinaia di operazioni in OtorinolaringoiatriaUrologia, chirurgia,migliaia di consulenze quotidiane.
Un servizio essenziale non solo per Alghero, ma per tutto il territorio del nord-ovest della Sardegna, che in inverno conta più di 80.000 presenze e in estate accoglie decine di migliaia di turisti. Eppure, tutto questo oggi sembra non valere nulla.
Come non ricordare le promesse pubbliche della Presidente Todde sul nuovo ospedale? Oggi, invece, non si parla nemmeno più dell’ampliamento previsto vicino al Civile.
Ci ritroviamo ad assistere all’ennesimo incontro vetrina tra commissario ASL e sindaco, dove si annuncia quasi fosse una svolta  l’arrivo di due mediciNon vorrei che ancora una volta la pezza sia piu corta del buco, signor Commissario.
Nel frattempo, la realtà è questa:
Il tunnel che porta alla Pediatria è ancora chiuso.
I servizi di Pediatria e Cardiologia terminano alle 20.00.
Il reparto nascite è chiuso.
E ora si decide di togliere l’Ospedale Marino all’Università per riportarlo in ASL, un passo che rischia di affossarlo definitivamente.
Mi rivolgo al nostro unico referente regionale algherese, l’onorevole Di Nolfo. Insieme abbiamo lottato per la sanità algherese. Oggi quella sanità è al collasso. Abbiamo bisogno di risposte concrete, non di altri incontri di facciata.
Basta proclami. Basta passerelle da copertina. Basta scaricare le colpe su chi c’era prima.
Chi governa oggi ha l’onere, il dovere e la responsabilità di risolvere i problemi. Avete vinto le elezioni: ora dimostrate di essere in grado di mantenere ciò che avete promesso”.

 

Christian Mulas, presidente commissione sanità dell’Amministrazione Cacciotto

“Turismo ed eventi, Maggioranza Cacciotto come un’Armata Brancaleone: è caos”

ALGHERO – “La sinistra algherese continua a dimostrare tutta la propria incoerenza politica, muovendosi senza una linea chiara e cambiando posizione a seconda delle convenienze. È paradossale – afferma Michele Pais, consigliere comunale della Lega – che da un lato sostengano l’amministrazione cittadina, e dall’altro critichino le iniziative turistiche promosse durante l’estate, etichettandole come eventi di bassa qualità. Una contraddizione evidente che disorienta cittadini e operatori del settore”.

Secondo Pais, “non basta prendere le distanze a parole per scaricare responsabilità che sono proprie. Se la sinistra è parte integrante della maggioranza, allora deve assumersi anche l’onere politico delle scelte amministrative e smetterla di recitare la parte della finta opposizione”.

Il consigliere leghista sottolinea come questa ambiguità finisca per indebolire l’intera azione politica della città: “Non si può governare e al tempo stesso attaccare le stesse decisioni che si contribuisce a determinare. È un comportamento che ricorda un’Armata Brancaleone: tutti insieme, ma senza una direzione comune. Su nessun tema hanno una posizione unitaria e questo si riflette negativamente sulla credibilità della maggioranza”.

Pais conclude con un appello alla chiarezza politica: “I cittadini meritano coerenza e trasparenza. Se la sinistra vuole distinguersi, lo faccia con coraggio assumendosi le proprie responsabilità, senza giochi di ruolo che non ingannano nessuno”.

“Sanità, 18 mesi di fallimenti della Sinistra, plauso a Mulas e Noi Riformiamo Alghero”

ALGHERO – «Grazie alla richiesta protocollata dai gruppi di centrodestra – insieme ad altre forze – lo scorso 7 agosto, durante la prossima Conferenza Capigruppo verrà calendarizzato un Consiglio Comunale aperto sulla sanità. È un passaggio che riteniamo necessario».
Così in una nota congiunta i capigruppo di Prima Alghero, UDC–Patto per Alghero, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, che rivendicano l’importanza di questo atto formale: «Certo ci chiediamo se la sinistra avrebbe trovato in autonomia il coraggio di affrontare pubblicamente il tema. Un tema che non è di parte, ma riguarda tutti: la sanità è un bene comune e un diritto essenziale per il territorio».
Il centrodestra richiama l’attenzione sul contesto: «In 18 mesi di giunta Todde non si è visto alcun miglioramento, anzi: la situazione sanitaria del nord-ovest è peggiorata sotto ogni profilo. E in questo silenzio generale, non si vede e non si sente più il consigliere regionale algherese Valdo Di Nolfo, troppo impegnato in dichiarazioni demagogiche e surreali sulla sicurezza, lontane dai bisogni dei cittadini, oltre che dal buon senso».
Un ringraziamento arriva invece ai consiglieri di maggioranza che hanno mostrato sensibilità sul tema: «Apprezziamo le posizioni espresse dal consigliere Mulas e dal gruppo di Noi Riformiamo Alghero, che hanno dimostrato attenzione e disponibilità. È la prova che il confronto sulla sanità può e deve unire, perché riguarda la vita e la sicurezza dei cittadini».
Il centrodestra conclude: «Il Consiglio comunale aperto sia finalmente l’occasione per dare risposte concrete, dalla riapertura del punto nascita all’attivazione dello STEN neonatale e al rafforzamento della rete territoriale. La città non può più attendere. Siamo pronti ad un consiglio comunale davanti al palazzo del Consiglio Regionale, per denunciare lo stato di emergenza e ottenere impegni concreti e immediati da parte della Regione».

Canalone, tombini e caditoie: sveglia della Lega alla Giunta Cacciotto

ALGHERO – “Marco Lombardi (referente regionale di Mioitalia), chiede agli assessorati comunali all’ambiente e alle manutenzioni, rappresentati rispettivamente dagli assessori Raniero Selva e Francesco Marinaro, di anticipare i tempi per tutelare i commercianti. “Siano anni che tutti i commercianti di Alghero subiscono la lentezza e la poca attenzione, nel pianificare anche la semplice pulizia delle caditoie e dei canali pieni di spazzatura e intasati, che fanno da tappo e non aiutano a defluire le acque piovane. Tutto questo – prosegue Lombardi – porta al blocco della circolazione e delle attività aperte tutto l’anno, comprese le startup che dovrebbero garantire sempre un servizio efficiente per una città che si vuole riprendere e ritornare ad essere una delle mete più gradite dai turisti. Mi auguro – sottolinea il referente regionale di Mioitalia – che quest’anno ci si possa ritrovare con le attività che non debbano più fare i conti dei danni subiti dai continui allagamenti con acqua mista a detriti e, a volte, reflui fognari che dalla parte alta della città si riversano nella zona del porto sino ad arrivare a Fertilia, e che puoi percorrere tranquillamente con le canoe!
Queste manutenzioni lente e poco efficaci da parte di chi di competenza dovrebbe evitarle, portano solo problemi a tutte le attività economiche. Spero – conclude Marco Lombardi – che si inizi seriamente a prendere seriamente queste situazioni che ormai si verifica da troppi anni! Ricordo che le famose “4 stagioni” le trovate solo in pizzeria…ormai si vive in un clima “tropicale” e si dovrebbe ragionare in questo senso.

Iniziativa Alghero: “Alghero merita decoro, eco-box da eliminare”

ALGHERO – “Iniziativa Alghero prosegue nel lavoro di analisi delle problematiche che interessano la nostra città, con l’obbiettivo di proporre, di volta per volta, soluzioni concrete per migliorarne le condizioni e la qualità della vita.

Il nostro Centro storico, luogo storico-identitario che ha rappresentato e dovrebbe ancora rappresentare le nostre peculiarità, eccellenze ed il nostro miglior biglietto da visita oggi presenta diverse criticità.

Negli ultimi anni, il volto del nostro Centro Storico è cambiato profondamente. L’aumento delle attività commerciali di somministrazione e dalle strutture extra-alberghiere hanno portato vivacità, ma anche nuove sfide, prima fra tutte: la gestione dei rifiuti.

Un problema che crea molti disagi e rende il nostro Centro Storico impresentabile è la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. Nello specifico, gli eco box delle attività commerciali sono diventati dei ricettacoli di rifiuti fino a palesarsi delle indecenti mini-discariche. Questo accade in particolare nei mesi di massima affluenza turistica quando, per inciviltà, mancanza di adeguata comunicazione da parte dell’Amministrazione Comunale e lacune del servizio, tali strutture diventano degli ammassi di immondizia. A ciò si aggiunge la scelta infelice delle collocazioni, spesso a ridosso di monumenti ed aree di pregio, che finisce per danneggiare gravemente l’immagine della nostra città.

Questi eco box, che dovevano essere la svolta ecologica, sono diventati invece l’attrazione principale di certi angoli della città antica.

Il nostro Centro Storico, per storia, tradizione e valore architettonico, merita un’attenzione particolare e una tutela coerente con il suo valore.

Nel periodo estivo la significativa presenza turistica che si aggiunge ai residenti, rende indispensabile e urgente tutelare adeguatamente il patrimonio architettonico e culturale e garantire un adeguato decoro.

Al solo fine di preservare le caratteristiche della parte vecchia della città, pur nel rispetto del principio della libertà d’impresa, riteniamo che gli “eco box” hanno mostrato tutti i loro limiti e che quell’esperienza deve necessariamente essere superata.

Dopo un’attenta analisi delle migliori pratiche adottate in altre realtà italiane ed europee, Iniziativa Alghero propone di sperimentare un nuovo sistema di raccolta nel Centro Storico attraverso: isole ecologiche interrate, videosorvegliate, con tessera per l’accesso ed il conferimento dei rifiuti.

La nostra proposta, che riguarda la città murata, prevede la creazione di due – tre isole ecologiche interrate riservate alle attività commerciali e la conseguente eliminazione di tutti gli eco box.

Riteniamo che questa soluzione possa rappresentare una svolta per il decoro del nostro Centro Storico e possa prevenire fenomeni di diffuso degrado. Inoltre, se tale sperimentazione darà risultati positivi, sarà possibile estendere il modello ad altre zone della città.

Il nostro impegno non si ferma: Iniziativa Alghero sarà sempre in prima linea per una città più pulita, sostenibile e a misura di cittadino”.

Il Presidente Iniziativa Alghero, Avv. Francesco Sasso

 

Nella foto un esempio di “isola ecologica” che potrebbe essere sistemata ad Alghero

Sanità Nord Ovest al collasso, Centrodestra: “Alghero senza risposte, subito un Consiglio”

ALGHERO – Una richiesta formale di convocazione straordinaria del Consiglio comunale di Alghero, da tenersi a Cagliari sotto il palazzo del Consiglio regionale, per portare direttamente all’attenzione della Regione lo stato di grave crisi della sanità algherese e di tutto il territorio del nord ovest.
La sollecitazione è arrivata dai consiglieri comunali Michele Pais (Lega), Marco Tedde (Forza Italia), Alessandro Cocco (Fratelli d’Italia), Lelle Salvatore (Udc), Massimiliano Fadda (Prima Alghero), condivisa e sostenuta anche dai segretari cittadini Giuliano Tavera del Partito Sardo d’Azione e Antonello Muroni dei Riformatori Sardi.

“La sanità algherese è al limite della sostenibilità, con reparti a rischio chiusura come il Pronto soccorso, tenuto in piedi solo grazie a turni massacranti di medici e operatori sanitari, e alcuni altri come il punto nascita, pediatria, cardiologia e rianimazione risultano ancora non- operativi per assenza del personale che era stato garantito da oltre un anno.
Ma anche a Sassari, hub di riferimento, reparti come Neurochirurgia, Patologia Medica, Geriatria e Clinica Medica versano in una condizione di sostanziale collasso – denunciano i rappresentanti politici –. La regressione dei servizi sanitari del territorio è sotto gli occhi di tutti, nonostante chi ha vinto le elezioni avesse fondato la sua campagna proprio sul miglioramento della sanità, che invece è peggiorata”.

Tra le principali preoccupazioni, anche lo stato di incertezza che riguarda il futuro dell’Ospedale Marino di Alghero, legato a un ipotetico passaggio dall’AOU di Sassari alla ASL di Sassari che, ad oggi, non è stato chiarito.
“La mancanza di una visione chiara e di decisioni concrete rischia di indebolire ulteriormente la struttura – sottolineano i firmatari –. Per questo chiediamo che la Regione dica con chiarezza quale sarà il futuro del Marino e che garantisca continuità e potenziamento dei servizi, una scelta mai condivisa in Consiglio comunale di Alghero ma imposta per diktat politico della sinistra”.

Gli esponenti del centrodestra e sardista, evidenziano inoltre l’importanza di una vertenza unitaria che coinvolga il Comune di Sassari e l’intero perimetro della neo Città Metropolitana:
“La crisi della sanità non riguarda solo Alghero ma tutto il nord-ovest della Sardegna, con Sassari in testa e gli altri 64 centri che la compongono. Serve una battaglia comune per difendere il diritto alla salute dei cittadini, al di là degli steccati di appartenenza politica”.

“Con questa iniziativa, il Consiglio comunale straordinario – che si svolgerà a Cagliari, davanti al Consiglio regionale e auspicabilmente condotto come Città Metropolitana di Sassari – si propone di denunciare pubblicamente lo stato di emergenza sanitaria e di chiedere con forza impegni concreti e immediati alla Regione. A distanza di oltre un anno, infatti, tutte le promesse sono state disattese. Ora servono prese di posizione e mobilitazione”,  concludono.