Confcommercio e Fipe, critiche su gestione settore

ALGHERO – Confcommercio e Fipe puntano l’assessorato allo Sviluppo Economico di Alghero. In particolare, Massimo Cadeddu e Alessandro Pesapane, denunciano la presenza di troppi abusivi e l’attivazione di appuntamenti (come lo Show Cooking) senza alcuna programmazione e attinenza con le necessità della ripartenza delle attività locali. Tramite una lettera aperta al Sindaco Conoci manifestano tale disappunto.

Egregio Dottor Conoci,
con la stessa chiarezza che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti personali ed istituzionali, crediamo opportuno esprimerLe il più profondo rammarico per la situazione che si è venuta a creare nella nostra città, peraltro in un momento particolarmente delicato per il comparto della somministrazione che Confcommercio non ha mai smesso di rappresentare a tutti i livelli.
Infatti nel lamentare la mancata convocazione da parte del nostro assessorato di riferimento per discutere della possibile programmazione per l’estate, constatiamo che nelle aree più pregiate della città si svolgono attività di somministrazione su aree pubbliche (nella quasi totalità non autorizzate) che nella migliore delle ipotesi vano a solo vantaggio di chi le organizza.
Non è questo che Confcommercio si aspettava in un momento di “ripresa” nel quale sarebbe stato opportuno oltre che auspicabile il coinvolgimento degli operatori che finora hanno sofferto in silenzio e con grande dignità.
Le chiediamo, pertanto, di voler disporre immediati controlli sulle attività temporanee di somministrazione di alimenti e bevande che si svolgono con l’utilizzo del suolo pubblico e, al contempo, di voler convocare un urgente incontro allo scopo di programmare, con il coinvolgimento degli operatori cittadini, la restante parte della stagione turistica nella speranza che sia ancora lunga e proficua.
Certi dell’attenzione, ringraziamo anticipatamente e in attesa di urgente convocazione, Le porgiamo i più cordiali saluti.

“La Cantina”, enoteca di Santa Maria La Palma ad Alghero

ALGHERO – La Cantina Santa Maria La Palma investe su Alghero con un’importante novità: martedì 10 agosto l’azienda inaugurerà un nuovo locale polifunzionale, “La Cantina”, uno spazio che fungerà da enoteca, wine academy e locale per degustazioni e wine tasting, con l’obiettivo di promuovere cultura e conoscenza del vino nel centro della città di Alghero.
Il locale scelto per la nascita di questo spazio si trova in una zona molto centrale e facilmente raggiungibile: via XXIV Maggio n.4, a poca distanza dal Porto di Alghero, di fronte all’ingresso per il Piazzale della Pace.

“La Cantina” della Cantina Santa Maria La Palma sarà un locale con molteplici funzioni: un’area sarà dedicata a enoteca e punto vendita al dettaglio, per permettere l’acquisto di tutte le etichette dell’azienda; nello stesso ambiente sarà possibile realizzare degustazioni guidate, organizzate con sommelier e personale formato per far immergere gli interessati all’interno del mondo del vino di Alghero.
Un’altra area sarà dedicata alla Wine Academy, uno spazio dedicato all’educazione legata al vino: qui la Cantina Santa Maria La Palma organizzerà dei momenti di formazione dedicati a tutti gli amanti del vino e alle persone che lavorano nel settore Horeca, dal bar alla ristorazione. L’obiettivo dell’azienda è quello di collaborare sempre più strettamente con i propri partner commerciali come ristoranti e bar, supportando la formazione del personale.
«Il nostro nuovo locale “La Cantina” nasce per portare ad Alghero un nuovo tipo di esperienza legata al vino» evidenziano dall’azienda: «Più che un’enoteca della Cantina Santa Maria La Palma, “La Cantina” sarà un Wine Club: un’ambasciata dell’azienda nel cuore della nostra città ma soprattutto uno spazio per tutti gli amanti del vino, pensato per le persone che vogliono conoscere meglio questo mondo, siano essi semplici appassionati o lavoratori del settore della ristorazione e somministrazione di bevande. Ospiteremo wine tasting e percorsi di avvicinamento e conoscenza del vino aperti a tutti; in più proporremo dei momenti di formazione tecnica dedicati a chi lavora nel settore Horeca, per fare in modo che dipendenti e operatori conoscano sempre più dettagli del mondo del nostro vino, così da poter risultare ancora più informati e professionali nel lavoro».

In un momento storico così particolare la Cantina Santa Maria La Palma ha scelto di investire su Alghero, con l’obiettivo di dare nuovi servizi e opportunità alla città, in una visione che vuole Alghero sempre più “Città del vino”.
«La Cantina Santa Maria La Palma ha sempre reinvestito sul territorio», continuano dall’azienda. «Siamo una cooperativa fatta di coltivatori e persone di Alghero: quando si acquista un vino della nostra Cantina si finanzia il territorio algherese, dando lavoro ai nostri soci, dipendenti, collaboratori, fornitori e alle loro famiglie, con un indotto di centinaia di persone. Con l’apertura di questo spazio, oltre a generare nuovi posti di lavoro, vogliamo certificare sempre di più la nostra presenza e la nostra visione: far crescere il territorio nel quale viviamo. Dopo iniziative come l’Akènta Day, un grande regalo alla città sia come spettacolo che come visibilità, abbiamo pensato a lanciare un nuovo locale che sia allo stesso tempo enoteca, spazio per degustazioni e Wine Academy per dare nuovi servizi e opportunità alla nostra città. Grazie alla sua posizione, La Cantina sarà destinata a rappresentare un punto di riferimento per il flusso turistico e per i residenti e appassionati del mondo del vino. Vogliamo dare alle persone un motivo in più per innamorarsi del vino di Alghero, che siamo felici di poter raccontare e rappresentare». Per conoscere tutti i dettagli gli interessati possono seguire i canali di comunicazione dell’azienda, dal sito ufficiale www.santamarialapalma.it ai canali social: Facebook “Cantina Santa Maria La Palma” e Instagram @santamarialapalma. Per chi fosse interessato a prenotare una visita guidata Alghero Wine Experience o Alghero Wine Tasting è possibile chiamare i numeri 3404831827 e 0796010139.

Incendi, Banco di Sardegna: prestiti agevolati per 100milioni

SASSARI – In relazione ai pesantissimi danni causati dagli incendi che hanno colpito la Sardegna, con particolare gravità in numerosi comuni del Montiferru, della Planargia, della Marmilla e dell’Alto Campidano, il Banco di Sardegna scende in campo da subito con un’iniziativa di carattere straordinario denominata “Sardegna Fronte Comune – Incendi”, stanziando un plafond di 100 milioni di euro da destinare, con istruttorie di pochi giorni, a finanziamenti a breve termine a tasso e costi zero e/o sino a 10 anni ad un tasso dell’1% fino a due anni di preammortamento – per fronteggiare esigenze di liquidità immediata o interventi di ricostruzione o di riavvio attività. Per tutte le categorie contemplate viene altresì prevista – su richiesta – la sospensione delle rate, la cosiddetta moratoria, sui finanziamenti in essere.

Gli interventi di sostegno finanziario potranno essere richiesti già a partire da lunedì 2 agosto p.v. presso le 319 filiali del Banco sul Territorio e riguardano tutti i settori produttivi e tutte le categorie rappresentate – dai privati ai liberi professionisti, artigiani, commercianti, allevatori, coltivatori diretti e tutto il mondo della campagna, PMI, imprese di maggiori dimensioni e altri operatori economici. I richiedenti dovranno essere residenti nei territori colpiti dagli incendi e in tal senso specificatamente identificati dalla Regione.

Per ridurre al minimo i tempi di istruttoria e consentire una pronta ripartenza delle attività, verrà unicamente acquisita – per i già clienti – una semplice autocertificazione del danno subito e la richiesta del finanziamento per ripararlo. Nel caso di richiedenti non clienti, si dovrà in aggiunta procedere al censimento e alla raccolta della documentazione di base.

Il modulo di autocertificazione è disponibile presso ogni filiale o direttamente scaricabile dal sito internet del Banco, dove sono anche indicate in maggior dettaglio le caratteristiche dell’iniziativa in oggetto.

Per il comparto delle attività produttive sono contemplati: l’affidamento in conto corrente sino a 30.000 euro a tasso zero per 12 mesi rimborsabile alla scadenza o eventualmente da convertire entro la scadenza in prestito aziendale della durata massima di 60 mesi, al tasso dell’1%; finanziamenti chirografari fino a 50.000 euro – con durata massima di 120 mesi di cui 24 di preammortamento – a tasso zero per il periodo di preammortamento e 1% per gli anni successivi – senza spese di istruttoria e penali per estinzione anticipata. In presenza di imprese di maggiori dimensioni, sono previsti interventi di taglio diverso commisurato al fatturato.

Nei riguardi delle famiglie e dei liberi professionisti, sono stati previsti interventi sino a euro 20.000, nella forma di un affidamento in conto corrente a un anno, rimborsabile alla scadenza o trasformabile in un prestito personale a 60 mesi; anche in questo caso, tasso zero per il primo anno e nessuna spesa. Nel caso di trasformazione in prestito personale, il tasso sarà pari all’1%. Sono inoltre previsti finanziamenti fino a 30.000 euro per investimenti, per la durata massima di 120 mesi, sempre al tasso agevolato dell’1%, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di 24 mesi a tasso zero.

Distretto Rurale: incontri finiti, ora progettazione

ALGHERO – Ieri a Guardia Grande si è tenuto l’incontro di chiusura del primo ciclo di incontri per la costituzione del Distretto Rurale Alghero, uno degli strumenti più importanti e adeguati per lo sviluppo locale, in linea con la Legge Regionale 16/2014. La nuova metodologia di programmazione per sviluppo del territorio dal basso e in modo inclusivo, che facilità la costruzione di una rete tra il mondo agricolo e tutti i soggetti economici e sociali oltre che istituzionali del territorio, è arrivata alla fase di chiusura del primo ciclo di sei incontri di animazione territoriale. Ora il procedimento prevede il riconoscimento da parte della Regione de Distretto di Alghero, a cui seguirà un fase di realizzazione del progetto che ha la finalità di integrare l’agricoltura con le altre attività economiche, quali turismo, commercio, servizi. La concertazione ha visto il coinvolgimento delle rappresentanze economiche, sociali e istituzionali della comunità algherese, che sono le vere protagoniste di un percorso partecipato nel quale tutti sono sono stati chiamati a dare il proprio contributo.

Il Distretto Rurale sarà una vera agenzia di sviluppo caratterizzata da un’identità storica e territoriale omogenea derivante dall’integrazione tra attività agricole e altre attività locali, nonché la produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali. “Un passo importante che da oggi ci mette nelle condizioni di programmare lo sviluppo in un’area come la nostra con una caratterizzazione agricola forte – commenta il Sindaco Mario Conoci – L’iniziativa che ci vede impegnati – aggiunge – si configura come tratto qualificante del nostro programma che vuole sostenere le importanti attività agricole che fanno capo alla vite, all’olivo, alla coltivazione orticola ed a quella florovivaistica. Tutte attività che possono rappresentare, e già sta accadendo con risultati apprezzabili, un importante ambito di opportunità anche per l’imprenditoria giovanile algherese per la costituzione di nuove imprese in ambito agricolo e nei settori ad esso collegati”. All’incontro di ieri hanno preso parte l’Assessore alle Attività Produttive Giorgia Vaccaro, il Direttore del Parco di Porto Conte Mariano Mariani, i dirigenti del Comune di Alghero coinvolti nel procedimento. Presenti anche i Sindaci di Villanova Monteleone e Uri, Vincenzo Ligios e Lucia Cirroni e il rappresentante di Agris. Fondamentale il coinvolgimento dell’Agenzia Laore Sardegna per la necessaria assistenza tecnica relativa all’applicazione delle direttive, ma anche il coinvolgimento dell’Università di Sassari, nel solco di una rinnovata collaborazione con l’Amministrazione. “L’occasione è importante – afferma l’Assessore Vaccaro – inizia ora la fase della costituzione del Distretto con un progetto frutto della concertazione che unisce tutte le componenti attive: mondo agricolo, privati, il mondo economico locale, che insieme dovranno costruire un percorso concreto con strumenti finanziari adeguati”.

Discoteche contro il Governo: presi in giro

ROMA – Dopo l’approvazione delle nuove regole per l’accesso ai locali pubblici da parte del Consiglio dei ministri, scoppia la protesta delle discoteche. Le principali associazioni di categoria del comparto chiedono un incontro immediato al premier Mario Draghi, per comprendere in dettaglio le ragioni che lo hanno spinto a prorogare ulteriormente la chiusura dei locali da ballo. “Pretendiamo risposte e che siano risposte serie – sottolinea Maurizio Pasca, presidente di Silb, il Sindacato dei Locali da Ballo legato a Fipe-Confcommercio -. L’ultimo decreto dimostra che esiste un vero e proprio pregiudizio da parte di questo governo nei confronti delle discoteche: dal 6 agosto i possessori di green pass potranno ballare ovunque tranne nei locali nati per questo scopo. Di fatto, con questa nuova misura, il governo incentiva l’abusivismo e di questo se ne assumerà le responsabilità, anche dal punto di vista legale. È nostra intenzione tutelare i nostri interessi nelle sedi appropriate”.

“La disposta chiusura delle discoteche – aggiunge Luciano Zanchi, presidente di Assointrattenimento- Federturismo Confindustria – è discriminante ed inammissibile: per le aziende del settore si tratta della definitiva perdita della patrimonialità, iniziando dall’azzeramento dell’avviamento, alla perdita di valore degli investimenti anche a lungo termine operati negli anni precedenti all’arrivo del Covid-19, alla definitiva perdita delle professionalità aziendali e della capacità operativa e commerciale di un intero comparto economico.

Ora è necessaria una convocazione immediata delle Associazioni di categoria nazionali ed un risarcimento altrettanto immediato agli operatori del settore. Risarcimento che deve essere rapido, serio e congruo a differenza di quelli fino ad oggi erogati.”Si ritiene inoltre necessario – insiste Zanchi – un controllo capillare in relazione alle attività abusive di pubblico spettacolo organizzate ormai in tutta Italia da imprenditori scorretti. Per questo chiediamo l’intervento del ministero dell’interno e di tutte le prefetture delle città italiane: devono farsi carico del controllo e del rispetto delle norme e della legalità nel territorio nazionale.

“Cosa pensate che faranno i milioni di ragazzi che abitualmente frequentano i nostri locali – sottolinea Pasca – Si riverseranno nei concerti, nei festival, andranno a ballare alle sagre paesane, nei centri sociali, ma soprattutto ai rave illegali. Proprio un bel modo per garantire la sicurezza loro e di tutti quanti. Noi siamo stati i primi, ad aprile, a chiedere l’introduzione del green pass per ballare all’aperto. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta, salvo vedere a distanza di tre mesi, che siamo gli unici rimasti esclusi. Tutto ciò è ridicolo e inaccettabile”. “Il presidente Draghi – conclude Zanchi – ha annunciato 20 milioni di ristori per le discoteche. Sono briciole, una presa in giro. In Italia ci sono 3mila discoteche chiuse da 18 mesi. Imprese che pagano in media 140mila euro di affitto l’anno. Questa elemosina si tradurrà in un contributo forfettario da 7mila euro ciascuno. Non vogliamo più sentir parlare di ristori: siamo chiusi per decreto da due anni e pretendiamo un vero e proprio risarcimento da parte di chi ha deciso che siamo pericolosi”.

Al grido di allarme del Presidente nazionale Pasca, si unisce anche quello del Presidente provinciale di Sassari di SILB – Confcommercio Nord Sardegna, Piero Muresu. La situazione in atto è talmente assurda che quasi si stenta a crederci, afferma Muresu. Sostanzialmente lo Stato blocca le discoteche dove ci sarebbe la garanzia di uno scrupoloso controllo della certificazione verde Covid19, tale da assicurare che TUTTI i clienti che accedono al locale siano vaccinati o negativi al Covid, mentre non interviene – e i fatti di cronaca ce lo dimostrano ampiamente – nelle numerose situazioni caratterizzate da assembramenti con balli che avvengono in locali non autorizzati, spiagge, strade, rave party o in case private trasformate in sale da ballo estemporanee.

Muresu aggiunge inoltre che i “ristori” previsti nel Decreto Legge in fase di pubblicazione, suddivisi per il numero delle imprese potenzialmente beneficiarie, di fatto rendono pressochè nullo l’impatto di questo sussidio in favore delle discoteche. Occorre ben altro, conclude il Presidente di SILB – Confcommercio Nord Sardegna: consentire alle discoteche di lavorare con i clienti muniti di green pass oppure garantire la sopravvivenza del comparto nel periodo di chiusura forzosa, attraverso misure di sostegno adeguate alla devastante situazione in atto.

Comune, Università e Nobento alleate nella crescita

ALGHERO – La formazione come impulso per la competitività delle aziende è un’ azione che vede l’Università di Sassari in campo per crescita del territorio con progetti di sviluppo ambiziosi finalizzati al sostegno delle competenze locali. Il Sindaco di Alghero Mario Conoci su questo tema si è fatto promotore dell’incontro tra il Rettore dell’Università di Sassari, Prof. Gavino Mariotti, e Andrea Alessandrini, amministratore delegato della Nobento Spa. L’azienda di San Marco che attualmente ha oltre 200 dipendenti ha intrapreso un percorso di crescita che mira ad arrivare a 500 posti di lavoro con un piano quinquennale. Ricerca e sviluppo, economia, design, progettazione, ingegneria gestionale, sono gli ambiti nei quali l’Università affiancherà l’azienda leader nel serramenti per la formazione delle competenze indispensabili al suo sviluppo. Nobento continua il percorso di integrazione territoriale, già concretizzato con Nobento Lab, i tirocini aziendali in collaborazione con gli istituti scolastici della città.

“Un percorso che grazie alla collaborazione con l’Università di Sassari può far compiere passi avanti importanti sul fronte della crescita e della competitività. Il Magnifico Rettore Prof. Gavino Mariotti sta attuando quel senso di vicinanza alla comunità con cui ha improntato la sinergia con la città di Alghero”, commenta il Sindaco Mario Conoci. Il nuovo corso dei rapporti con l’Università è uno degli elementi che l’Amministrazione comunale sta mettendo a frutto “per definire – aggiunge – strategie di sviluppo con un orizzonte che deve toccare il turismo, i trasporti, i temi della sostenibilità ambientale, la programmazione”. L’azienda italiana nel settore della produzione di serramenti ad elevata prestazione, specializzata sull’innovazione di prodotto, di processo, organizzativa e manageriale, si è caratterizzata per il forte radicamento territoriale, svolgendo un ruolo importante rapportandosi costantemente con l’Amministrazione su tematiche riguardanti il tessuto sociale e culturale della città.

Nuovi posti di lavoro in Sardegna, parla Solinas

CALGIARI – Con la crisi sanitaria la società ha dovuto affrontare un periodo molto complesso, dal quale non si è ancora usciti. Sebbene il futuro rappresenti tutt’ora un’incognita, l’Italia sta dimostrando tanta caparbietà e voglia di rialzarsi, anche per quel che riguarda il lavoro e le chance professionali. Ne è testimone la Sardegna, come si evince dalle dichiarazioni di Solinas.

Le nuove prospettive lavorative in Sardegna

Il presidente della Regione si è espresso di recente riguardo alle nuove nuove assunzioni previste in Sardegna; stando alle sue parole, questo sarà possibile grazie a due dei fattori attualmente più in voga a livello professionale e sociale, ovvero il digitale e la green economy. Il web e la transizione ecologica, infatti, hanno il merito di aprire molte porte ai giovani e ai meno giovani, e ovviamente la Sardegna non farà eccezione. L’obiettivo, che a dire il vero riguarda non soltanto l’Isola ma l’intera nazione, è il seguente: sfruttare queste onde per combattere una crisi economica che ha coinvolto in modo molto negativo il mondo del lavoro, causando chiusure di aziende e licenziamenti in tutta la Penisola. La voglia di ripartire è molta, sia per chi ha visto la propria attività fermarsi bruscamente che per chi ha appena finito gli studi e necessita di mettersi in gioco attraverso una prima esperienza lavorativa.

Trovare lavoro: dal curriculum professionale al colloquio

Per trovare lavoro bisogna concentrarsi, oltre che sulla qualità della formazione, anche sulla preparazione di un curriculum adeguato e delle proprie performance ai colloqui.
A questo proposito, per tutti coloro che fossero alla ricerca di un primo impiego, è possibile far riferimento ad alcuni approfondimenti utili su come cercare lavoro, come quello realizzato da Epicode ad esempio, che spiega come passare gradualmente dal mondo della formazione all’attività professionale, iniziando a costruire le basi per un futuro soddisfacente.

Per quel che riguarda il CV, si consiglia di utilizzare dei template moderni e dinamici, facilmente reperibili online sui siti di settore. Le informazioni chiave, come le esperienze lavorative, dovrebbero avere la precedenza su tutto il resto, privilegiando quelle più recenti e attinenti alla posizione per la quale ci si sta candidando. È importante non mentire mai in un CV, perché poi le bugie emergerebbero immediatamente durante le discussioni con i valutatori.
E il colloquio? È ovviamente fondamentale presentarsi in orario (meglio se in anticipo di qualche minuto), e con un look adeguato alla circostanza. È bene prepararsi per le eventuali domande che i selezionatori rivolgeranno al candidato, studiando anche la storia dell’azienda e la sua mission, per dimostrare cura nei dettagli. Infine, anche se la comunicazione non verbale non può essere del tutto controllata, bisogna fare attenzione a quei gesti che potrebbero comunicare stati come l’insicurezza.

E’ scomparso Fois, leader dell’olio e grande imprenditore

ALGHERO – E’ venuto a mancare, ieri, Giuseppe Fois. L’imprenditore, a capo dell’eccellenza italiana dell’olio, Accademia Olearia con base ad Alghero, è scomparso all’età di 73 anni. L’azienda è nata nel 2000 e insieme ai figli Alessandro e Antonello è diventata una realtà di carattere nazionale e oltre. Questo grazie alle pluripremiate produzioni anche nell’ambito vitivinicolo. Alla famiglia Fois vanno le condoglianze di Algheronews.

Fondo Resisto riapre per le imprese turistiche

CAGLIAR1- “La Giunta Solinas spende tutte le risorse disponibili per fronteggiare gli effetti della pandemia. Abbiamo riaperto i termini dell’Avviso pubblico a sportello (R)ESISTO per le grandi imprese della filiera turistica operanti in Sardegna. Dal 5 luglio potrà essere presentata la domanda di aiuto telematica (DAT)”. Lo annuncia l’assessore del lavoro Alessandra Zedda.

La dotazione finanziaria ancora disponibile, destinata alla Linea Grandi imprese della filiera turistica, in possesso dei requisiti dell’Avviso (Sezione D “Linea Grandi imprese della filiera turistica”) è pari a Euro 791.190,00, a valere sul POR FSE Sardegna 2014-2020. La presentazione della DAT, dovrà essere effettuata esclusivamente utilizzando l’apposito applicativo reso disponibile dalla Regione Sardegna all’interno del Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) al seguente indirizzo: www.sardegnalavoro.it.

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 5 luglio 2021 e fino alle ore 23:59 del 12 luglio 2021, farà fede la data di invio telematico certificata dal SIL. L’ordine cronologico di invio telematico delle domande costituisce l’unico elemento di priorità nell’assegnazione dell’aiuto, nei limiti delle risorse complessivamente disponibili. L’avviso e gli allegati sono consultabili ai seguenti Link di riferimento:

http://www.sardegnalavoro.it/agenda/avvisiagenda/avvisi-avvisiagenda/?p=124468

https://www.regione.sardegna.it/j/v/2644?s=1&v=9&c=389&c1=1385&id=90986

http://www.sardegnaprogrammazione.it/index.php?xsl=1402&tipodoc=1,3&catrif=7949&s=35&v=9&c=7559&id=90986&va=&b=

Le richieste di chiarimenti sulle disposizioni del bando potranno essere presentate esclusivamente mediante e-mail al seguente indirizzo: lav.impreseL22art14avvisoresisto@regione.sardegna.it. Alle richieste di chiarimento verrà data risposta in forma anonima attraverso appositi “chiarimenti” sui siti web:

www.regione.sardegna.it

www.sardegnalavoro.it

www.sardegnaprogrammazione.it

nella pagina relativa all’avviso pubblico in oggetto, al fine di garantire trasparenza e pari condizioni tra i concorrenti

“Profonda crisi, la Regione Sardegna si svegli”

CAGLIARI – Il Consiglio Direttivo della UILTEC Sardegna, riunito al T-HOTEL a Cagliari con la partecipazione del Segretario Nazionale Paolo PIRANI, denuncia il profondo stato di crisi del sistema industriale Sardo. La crisi è stata acuita da un anno e mezzo di pandemia che ha contribuito ad affossare un sistema produttivo già debole. Da sud, nel polo industriale di Cagliari con la crisi del sistema di raffinazione Saras e l’ENI che scappa a gambe levate, passando per il Sulcis dove non si intravvede ancora uno spiraglio dei progetti di transizione energetica e la ripartenza di Eurallumina, per arrivare al polo industriale di Porto Torres dove il progetto Matrica è impantanato in liti giudiziarie tra le società promotrici.

In questo contesto assistiamo all’immobilismo di una Giunta regionale paralizzata senza un programma di sviluppo che stabilisca le linee strategiche di sviluppo e ripresa per i prossimi anni, impegnata con liti interne e con una politica di piccolo cabotaggio. La UILTEC Sardegna ritiene che la Sardegna abbia bisogno di altro per uscire da questa crisi e cogliere alcune opportunità che sono date dai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Per questo chiediamo alla Giunta regionale di aprire un tavolo col Governo che finalmente dia gambe a ai progetti fermi da anni, come l’approvvigionamento energetico a costi competitivi (metanizzazione), il progetto della chimica verde a Porto Torres (matrica) e la ripartenza del Sulcis con l’autorizzazione dei progetti di Eurallumina.

La UILTEC Sardegna chiede inoltre alla Regione e alla Giunta in particolare, l’assunzione delle responsabilità che gli competono e l’avvio di progetti, programmi e governance efficienti e autonome per le società e le consociate. Le società della Regione Sardegna, quali, Abbanoa, Igea, Carbosulcis, Sotacarbo e Insar, fondamentali per gli investimenti che sono in grado di effettuare, non possono rimanere congelate perché non si riesce a nominare gli amministratori o i sindaci revisori per veti incrociati tra le forze politiche.